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Intervista a Renzi su Skuola.net

Gli Stati Uniti d'Europa sono l'unica salvezza per i più giovani. Perché l'Europa o si mette insieme o non conterà niente. C'è un tema oggettivo di perdita di ruolo e di potere, dire Stati Uniti d'Europa significa esprimere un concetto bellissimo, un sogno, un ideale”. Così Matteo Renzi, intervistato da Skuola.net,  motiva alle nuove generazioni l’importanza di andare a votare alle prossime elezioni europee.

Il leader di Italia Viva è intervenuto a “PolitiGame - Quando la politica diventa un gioco da ragazzi”, il nuovo format ideato dal portale studentesco, in collaborazione con Binario F - il community hub di Meta dedicato alle competenze digitali -  per far avvicinare le ragazze e i ragazzi all’appuntamento dell’8 e 9 giugno.

L'Europa - prosegue Renzi - non dovrebbe avere più poteri sui singoli Stati, dovrebbe   avere più potere nel mondo. È l'alternativa alla Cina, alla Russia, ai paesi arabi, ai paesi americani. Dunque la scommessa è l’elezione diretta del Presidente della Commissione e il superamento del diritto di veto”. Perché, a sua detta, “in una grande comunità internazionale in cui l'Europa conta di più anche l'Italia conta di più”.

Per riuscire a portare questa idea a Strasburgo, ha perciò deciso di candidarsi e, in caso di elezione, di andare al Parlamento Europeo: Sono l'unico che poi ci va davvero rimarcando la differenza con “Meloni, Salvini e Tajani”.

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Difesa comune: servono esercito europeo, sviluppo tecnologico e più diplomazia estera

La concretizzazione di questa idea, per l’ex premier, passa inevitabilmente per la difesa comune: “È il grande tema dell'Unione Europea”, dice. Un concetto che, per lui, “significa tre cose. Uno, esercito europeo. Due, tecnologie della difesa, visto che dalla tecnologia legata al militare nascono applicazioni civili come  Internet. Tre, diplomazia e politica estera, perché se noi vogliamo davvero costruire la pace, come dicevano i latini, dobbiamo preparare la guerra, ‘si vis pacem para bellum’”. Per il leader di Italia Viva “l'aumento di spesa militare costituisce un investimento in ricerca e sviluppo.

Ambiente: meno ideologia più tecnologia, sì al nucleare e no alle emissioni delocalizzate in India o Cina

Un approccio simile può essere applicato anche alla questione ambientale: “Ai ragazzi - sottolinea Renzi - suggerisco meno ideologia e più tecnologia. La difesa dell'ambiente è un principio giustissimo, sacrosanto. L'Unione Europea sta però esagerando nell'ideologismo”. Il Pianeta, piuttosto, si salva “con l'innovazione, col nucleare di nuova generazione, con tutto ciò che va nella direzione di ridurre lo spreco energetico”.

Matteo Renzi

Il ‘Green Deal’ voluto da Ursula Von der Leyen, ricorda il presidente di Italia Viva, “dà dei parametri molto alti affinché le aziende possano continuare a produrre. Qualche azienda non ce la fa e quindi fallisce. Quelle quote di mercato sapete chi le prende? I cinesi o gli indiani, che hanno dei parametri ambientali molto più bassi”. Per questo, secondo Renzi, “con il ‘Green Deal’ l'Europa è diventata più povera, l'India e la Cina sono diventate più ricche e il Pianeta è messo peggio di prima

Emigranti: il problema è la fuga dei cervelli, un investimento in capitale umano ed economico perso per sempre

Diverso è l’approccio proposto dall’ex Presidente del Consiglio anche su un altro tema caldo: i migranti. Il problema principale del nostro Paese, secondo Renzi, non è l’immigrazione ma l'emigrazione dei giovani: “Quando vi dicono che il problema è l'immigrazione, che va gestito e affrontato - dice - vi stanno raccontando soltanto una parte della questione. I ragazzi che se ne vanno dal sud verso il nord e verso l'estero sono la più grande ferita che ha questo Paese”. Se non altro perché,lo Stato spende per ogni studente, dalla scuola materna all'università, 220-250 mila euro. Se io prendo e me ne vado poi a lavorare in America e non torno, tu hai banalmente perso un pezzo di identità e di popolo ma hai anche perso un po' di soldi”.

Immigrati: legge e ordine insieme a integrazione e lavoro

Sui flussi in entrata, invece, evidenzia la necessità di “legge e ordine”. Queste persone, anziché metterle nei centri di rimpatrio, le metti nei centri per l'impiego e le fai lavorare; se lavorano sono ben accetti in questo paese, se non lavorano vanno a casa, questo è il meccanismo. Il primo punto è, quindi, sicurezza. Poi c'è un secondo punto di cui non parla nessuno, che è la cultura”. Tu hai bisogno, prosegue, che questi migrantiimparino l'italiano e stiano alle nostre regole, che stiano dentro la vita sociale del Paese. Se vuoi stare in Italia, devi apprezzare e rispettare le radici italiane, così come se vuoi stare in Europa devi rispettare le bellissime radici che ci sono in Europa”.

Lavoro: per chi si laurea con profitto ci vorrebbe un “salario di ingresso” minimo ma senza aumentare le tasse al ceto medio per finanziare la misura

Al problema dell’emigrazione dei nostri ragazzi si lega, ovviamente, quello del lavoro. Ma Renzi, in questo caso, preferisce allargare l’orizzonte: “Noi dobbiamo pagare di più il lavoro, per due motivi: la gente non ce la fa più arrivare alla fine del mese. Ma non per questo, per l’ex premier, ci si può affidare ciecamente al salario minimo: “Sono favorevole - premette - ma se per finanziarlo devo far pagare il ceto medio, come prevedeva la proposta di legge firmata da Conte e Schlein si è fatto il capolavoro”. Come se ne esce? Una delle possibili soluzioni è “il salario di ingresso. Ti sei laureato? Sei uscito bene dall'università? Bene, non puoi prendere 800 euro come primo stipendio.

Diritti civili: l’Europa deve essere uno stato di diritto, ma c’è bisogno anche dei doveri

All’appello, tra le 5 priorità, tra quelle di competenze comunitaria, su cui secondo la GenZ l’Unione Europea si dovrebbe concentrare maggiormente manca il capitolo diritti civili. Su questo Renzi ricorda che “tutti fanno i convegni, io sulle unioni civili ho fatto la legge. Ma nei diritti civili ci metto dentro anche il ‘dopo di noi’, la legge sul terzo settore, la legge contro lo spreco alimentare, la legge sull'autismo, la legge sulla cooperazione internazionale, la legge contro il caporalato. Allo stesso tempo, però, “c'è bisogno anche dei doveri. La logica dell’io pretendo è una logica sbagliata”.

Matteo Renzi

 

Il Renzi studente: diplomato con 60/60 al liceo ma rimandato in scienze, “penso di essere stato l’unico a riuscirci al Classico”

Ma il format “PolitiGame” prevede anche degli spazi meno istituzionali. Come quelli che puntano a rispolverare il passato scolastico dei leader politici. Ad esempio, che tipo di studente era il giovane Renzi? “Mezzo e mezzo, nel senso che sono uscito bene dal liceo, con 60-60esimi. Però, prima, sono anche stato rimandato a scienze, al quarto anno. Penso di essere stato l’unico al Classico. La materia preferita? “Storia, ma oggi che ho una certa età avrei voluto studiare meglio il Greco”. La colonna sonora della sua Maturità? “Un grandissimo album degli 883, del ‘93, ‘Nord Sud Ovest Est’, quello dove c’era anche ‘Come mai’”.

Renzi che è stato anche rappresentante d’istituto: “L’ho fatto per due anni, in seconda e terza liceo. La prima volta sono passato normale, l'anno dopo invece fui il più votato”

Il meme di Renzi prende di mira…se stesso

In chiusura, due momenti “giocosi”, che strizzano l’occhio alla GenZ. Il primo prevede la creazione di un meme istantaneo, tipo “Le migliori frasi di Osho”. Ma Renzi, anziché “colpire” uno dei suoi avversari politici, decide di ironizzare su se stesso, utilizzando una sua immagine in perfetto stile “first reaction shock”, con sotto la frase “Quando a scuola chiedevi alla prof di inglese di andare al bagno e lei rispondeva “in english, please””.

Il secondo momento conclusivo è il “vocale” agli studenti. Qui l’ex premier opta per un discorso motivazionale: Vi auguro di saper sognare. Io ho fatto il Presidente del Consiglio partendo da niente, continuo a sognare quotidianamente. Significa che ciascuno di voi può realizzare i sogni più belli; una cosa straordinaria in un mondo in cui tutti dicono che l'ascensore sociale si è rotto. Non è vero, non lasciate il futuro ai cinici e ai delusi.

Data pubblicazione 30 Maggio 2024, Ore 8:30
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