
“No alla difesa comune europea. Vista anche la voglia di guerra che hanno alcuni leader europei, in Francia e in Germania soprattutto. Va bene la difesa dei confini, dell'industria europea, dell'Erasmus, dei confini aperti, della libertà di circolazione per i ragazzi. Ma un esercito europeo comune no, teniamoci la nostra sovranità anche da questo punto di vista”. È un Matteo Salvini che va in controtendenza rispetto alla gran parte del panorama politico italiano quello che parla agli studenti di Skuola.net.
L’occasione è un nuovo appuntamento con “PolitiGame - Quando la politica diventa un gioco da ragazzi”, il format ideato dal portale di riferimento dei giovani in collaborazione con Binario F - il community hub di Meta dedicato alle competenze digitali - per far avvicinare le ragazze e i ragazzi alle Europee dell’8 e 9 giugno.
-
Conte, AI e robotica: “Impatto devastante sul lavoro, la politica deve pensarci”
- Europee 2024, Meloni ai giovani: in Europa per difesa e gestione migranti. Ambiente e occupazione vanno tutelati insieme
Difesa comune: la pace prima di tutto, parlare di guerra con potenze nucleari ai confini non è intelligente. No al debito europeo per comprare nuove armi
Il tema fondamentale di questa campagna elettorale, per Salvini, è infatti quello della pace: “Negli ultimi giorni francesi e tedeschi hanno deciso che dobbiamo bombardare la Russia, io non sono in guerra con nessuno e l'Europa non è Francia e Germania, l'Europa vorrei che fossi anch'io”.
Anche perché, secondo Salvini, l’Italia “conta ad oggi troppo poco in Europa e infatti la Lega si propone di “portare più Italia in Europa e meno burocrazia europea in Italia”.
Una posizione, la sua, che non rifugge il principio della difesa: “La deterrenza - prosegue il leader della Lega - è fondamentale, gli eserciti servono. Ma fare debito comune europeo per comprare nuove armi mi pare una fesseria”. Semplicemente vuole che non sia inserito nell’attuale assetto comunitario: “Noi per occuparci di sicurezza nazionale, di difesa dei confini europei - sottolinea Salvini - abbiamo candidato un generale (Vannacci, ndr) che ha fatto il comandante dei parà della Folgore, che ha combattuto in Iraq e in Afghanistan contro i terroristi islamici, quindi sa di che cosa parla e sa che parlare di guerra nel 2024 con delle potenze nucleari ai confini non è una cosa intelligente”.
Ambiente: la difesa del Pianeta non diventi integralismo. Un ambientalista serio dovrebbe dire sì al nucleare e no all’imposizione dell’auto elettrica
Anche sulla strategia europea per la salvaguardia dell’Ambiente, l’attuale vice premier appare piuttosto scettico. Da un lato, infatti, ribadisce come questa sia “una delle mie priorità come Ministro dei Trasporti, lo stesso ponte sullo Stretto toglie un sacco di inquinamento dall'acqua, dall'aria”. Così come “stiamo poi investendo alcuni miliardi di euro sui treni a idrogeno o sulle colonnine di ricarica”. Allo stesso tempo, però, per Salvini la questione ambientale “non diventi integralismo e ideologia ma si fondi sui dati”.
Va letto in tal senso l’attacco alla conversione energetica decisa dalla UE, che impone lo stop alla produzione di veicoli con motore a scoppio a partire dal 2035: “L'auto elettrica oggi - sostiene il numero uno del Carroccio - dalla produzione alla strada costa di più e inquina di più”. Per questo, secondo lui, “un ambientalista serio dovrebbe dire sì anche al nucleare, che è la forma di energia più pulita, più sicura e più green che ci sia in questo momento”.
Ponte sullo Stretto: un’opera utile soprattutto per i più giovani. Il primo veicolo lo attraverserà nel 2032
A proposito del citato ponte, da Ministro dei Trasporti, “promette” agli studenti che i cantieri apriranno “entro il 2024” e che i tecnici stimano la durata dei lavori “in sette anni, quindi per il 2032 la prima moto, il primo treno, la prima auto attraverseranno lo Stretto in pochi minuti”. Un’opera che, a sua detta, sarà utile specialmente ai giovani: “Sarà una rivoluzione - assicura - perché soprattutto in terre affamate di lavoro come Sicilia e Calabria immagino che molti ragazzi magari arrivino al diploma o all'università e poi debbano scegliere in quale città trasferirsi perché il lavoro manca: questa infrastruttura come tante altre porterà tanti posti di lavoro per loro”.
Lavoro: per creare più occupazione va estesa la flat tax a tutti i lavoratori
Tornando ai temi europei, proprio rispetto al capitolo Lavoro, a differenza del nodo ambiente Salvini sembra invece cercare una sponda nelle istituzioni europee, per potenziare la flat tax: “Una tassa fissa al 15% per partite IVA, startup, ragazzi che ci credono, che aprono un'azienda”. Un provvedimento, ricorda il vice premier, “che esiste in tanti paesi europei, che la Lega ha portato in Italia e che già oggi è scelta da quasi 3 milioni di lavoratori autonomi”. Ma che vorremmo “estendere anche a tutti gli altri lavoratori, per creare più lavoro e più ricchezza”.
Migranti: porte aperte a chi vuole ricominciare in Italia, porte sbarrate a chi crea problemi
Parlando d’altro, uno dei cavalli di battaglia di Salvini, da ex Ministro dell’Interno, è stata sicuramente la questione Migranti: “Su questo - ironizza - ho un master. E un processo in cui rischio anche 15 anni di carcere. Penso di essere uno dei pochi politici occidentali che è a processo perché ha contrastato il traffico di esseri umani salvando vite”. Nonostante ciò, non recede dalle sue posizioni: “Noi - insiste - dobbiamo spalancare le porte a ragazzi, donne, uomini e bimbi che arrivano dall'altra parte del mondo e vedono nell'Italia il loro futuro. Però quelli che bivaccano, spacciano, fanno casino, a prescindere dal colore della pelle a casa mia non sono i benvenuti”.
Diritti civili: ognuno può fare ciò che vuole, basta che non si metta in discussione la famiglia fatta di mamme e papà
Abbastanza netto, infine, è l’approccio al tema - molto discusso anche a livello UE - dei Diritti civili. E prevede che “ognuno a casa sua fa quello che vuole, ama chi vuole, bacia chi vuole, fa l'amore con chi vuole, condivide la sua vita con chi vuole. Basta che questo non metta in discussione la famiglia. La mamma si chiama mamma, il papà si chiama papà, il bambino viene al mondo o viene adottato se ci sono una mamma e un papà”. Altro discorso sono le discriminazioni o le aggressioni legate alla sessualità: chi lo fa, evidenzia Salvini, “è un cretino, un delinquente”.
Il Salvini studente: un alunno “discreto” ma rimandato una volta sola, con l’odio per la Matematica e in particolare per le… disequazioni
Ma “PolitiGame” è anche un momento in cui ai leader politici viene chiesto, per avvicinarsi ulteriormente alla Generazione Z, di tornare indietro nel tempo ricordando il loro passato da studente. Matteo Salvini si definisce un alunno “discreto, con le bigiate e le autogestioni che andavano fatte. Rimandato solo una volta, in primo liceo, in matematica ”. La materia più odiata, perciò, non poteva che essere proprio questa: “Per alcuni versi è ancora così. Dopo 35 anni confesso ancora il mio astio nei confronti delle disequazioni”.
Ai tempi della scuola sono legate anche le prime delusioni politiche. Come quando si propose per diventare rappresentante d’istituto: “Mi candidai, con una lista della Lega, ma venni sonoramente bocciato. Però è anche vero che era il liceo Alessandro Manzoni di Milano, uno dei licei milanesi più ‘rossi’ dell'epoca”.
Una maturità da 6, accompagnata da De Gregori e De André. Cantautori ancora oggi nella playlist, assieme ad Alfa e Annalisa
La sua Maturità? “48 su 60. Diciamo che l'essere leghista in un liceo come quello probabilmente non ha aiutato”. La colonna sonora del suo esame? “De Gregori e De Andrè, sono passati tanti anni e restano tra i miei preferiti”. Solo che oggi nella sua playlist sono mixati con alcune passioni dei figli, come “Alfa, Annalisa, cose un pochino più pop, qualcosa di più aggiornato”.
Programmi di pesca e televendite di quadri: il curioso relax del leader leghista crea qualche problema in casa
Mentre per staccare un po’ dagli impegni istituzionali, Matteo Salvini si affida a una sua grande passione: la pesca. “La adoro - dice - perché, anche se non prendo niente, magari per tre ore sto lì, da solo, tranquillo. Ma è tanto che non riesco a farlo”.
Pesca che, però, è anche tra le fonti di qualche “attrito” in casa: “La cosa che capisce di meno la mia fidanzata è quando guardo il canale tv dedicato alla pesca: lo farei per ore. Mi fa ‘ma tu come fai’. Così come non comprende quando guardo le televendite di quadri; non li compro ma mi rilassa in maniera assurda”.
Il meme di Salvini è su… Elly Schlein
Il format di Skuola.net, sul finale, prevede pure uno spazio più giocoso: la creazione di un meme istantaneo da parte dell’ospite, associando il volto di uno dei protagonisti della politica italiana immortalati in espressioni divertenti a un testo altrettanto scherzoso. Tipo “Le migliori frasi di Osho”. Salvini sceglie una foto di Elly Schlein, con una posa furbetta, accompagnata dalla frase: “Quando la prof porta i compiti in classe corretti dicendo: ‘sono andati tutti bene tranne uno’”.
Per terminare, un appello al voto (e non solo) rivolto ai ragazzi in ascolto, che si materializza sotto forma di messaggio vocale: “Chi non sceglie - afferma Salvini - ha perso. Chi non combatte, ha perso. Chi non vota, chi non si informa, chi si estranea dalla lotta, ha perso. Mai arrendersi. Uno può avere mille problemi, mille difetti, mille sfighe, mille disavventure. Ma non bisogna mai mollare, se non molli prima o poi