
La Fase 2 è iniziata da una settimana, e con la primavera, il sole e il bel tempo che imperversano su tutta la penisola, i parchi, riaperti proprio dall’inizio della Fase 2, stanno tornando a popolarsi. Tuttavia, il pericolo contagio è sempre in agguato, anche quando si è all’aperto, e quindi mantenere le distanze di sicurezza è obbligatorio. Per facilitare la convivenza con queste norme relativamente nuove, nel prato della Biblioteca degli Alberi, a Milano, sono comparsi dei disegni sull’erba, scopriamone di più.
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A Milano nei parchi dei cerchi rossi per rispettare le distanze
Sono apparsi con l’inizio della Fase 2 dei cerchi rossi sull’erba del Parco Biblioteca degli Alberi, situato a Milano tra via M. Gioia, via De Castillia e via Sassetti, nella zona tra Piazza Gae Aulenti e il quartiere Isola. A cosa servono? Servono a tutti gli utenti del parco che decidono di sostare sull’erba, in modo da rispettare le distanze di sicurezza imposte in queste settimane. E in merito alla questione è intervenuta anche Kelly Russel, direttrice della Fondazione Riccardo Catella che gestisce anche il parco, raggiunta da Repubblica.it spiega: "Sono realizzati con una pittura ecologica e quando si scioglie vengono ridisegnati: si tratta di un esempio per dare un segnale alla cittadinanza di come si può vivere uno spazio pubblico rispettando comunque le norme di sicurezza".
Mantenere la distanza di sicurezza anche nei parchi
Questo provvedimento è reso necessario dall’esigenza di mantenere le distanze di sicurezza anche al parco. Infatti in questi giorni sono moltissime le persone che si sono riversate negli spazi verdi, e spesso la mascherina da sola non è sufficiente a proteggere chi la indossa e chi sta intorno, quindi è bene mantenere minimo un metro di distanza dagli altri. E sempre Repubblica nei giorni scorsi ha raggiunto una pattuglia di Polizia Locale che opera a Milano, che ha chiarito in che modo si opera in questi casi: "Per i richiami adottiamo il buonsenso - spiegano i poliziotti - se ci dicono che sono conviventi o coppie non possiamo farli alzare".