
Buone notizie per gli amanti dello sport e in particolare della palestra: da oggi è finalmente possibile ritornare presso gli impianti sportivi. Dopo questi mesi di workout tra le mura domestiche, dirette Instagram #iomiallenoacasa e consigli degli influencer, il Governo e le Regioni hanno dato il via libera per la riapertura delle palestre su quasi tutto il territorio nazionale.
Per chi gestisce gli impianti sportivi e per chi li frequenta ci sono comunque delle norme inflessibili da rispettare, partendo proprio dal divieto del contatto personale. Ecco cosa bisogna sapere prima di recarsi in palestra e in quali regioni ci sono ancora delle limitazioni.
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Coronavirus: regole da rispettare per tornare in palestra
In queste settimane gli italiani stanno entrando ufficialmente nel vivo della fase 2 di convivenza con il virus. Non c’è più bisogno dell’autocertificazione per gli spostamenti all’interno della propria regione, ci si può incontrare con gli amici o andare nei centri per la cura della persona a patto che venga rispettato il distanziamento sociale e le norme di igiene. Da oggi, 25 maggio si potrà anche tornare ad allenarsi nelle palestre e frequentare le piscine. Il Governo e le Regioni hanno perciò fornito un documento con tutte le indicazioni per la riapertura in sicurezza di enti locali e per soggetti pubblici e privati titolari di palestre. Ci sono ancora delle limitazioni: se in Lombardia le attività sportive resteranno chiuse fino al 31 maggio, in Basilicata il governatore Vito Bardi ha rinviato l'apertura al 3 giugno. Le piscine e palestre comunali di Bologna, infine, saranno chiuse ancora per tutto il mese di maggio. Ecco le regole da rispettare.
Prenotazioni e controlli
Gli impianti sportivi devono predisporre una adeguata informazione su tutte le misure di prevenzione da adottare e pianificare, mediante le prenotazioni, un elenco delle presenze ogni due settimane per avere il controllo degli accessi ed evitare assembramenti. All’arrivo in palestra all’utente potrà anche essere rilevata la temperatura corporea, che non deve superare i 37,5 °C.
Igiene e disinfezione degli attrezzi
I titolari devono assicurare la disinfezione degli attrezzi e devono dotare la struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani dei frequentatori, prevedendo l’obbligo dell’igiene delle mani all’ingresso e in uscita. È anche compito del titolare, dunque, assicurare la disinfezione della macchina o degli attrezzi usati.
Distanza sociale
Bisognerà regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza: un 1 metro per le persone che non svolgono attività fisica e almeno 2 metri tra chi si allena. Anche negli spogliatoi e nelle docce la distanza deve essere di almeno 1 metro e si potranno prevedere postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere.
Norme per chi frequenta
Chi frequenta non deve categoricamente condividere borracce, bicchieri e bottiglie e non scambiare con altri utenti oggetti quali asciugamani, accappatoi o altro. In palestra bisognerà utilizzare apposite calzature e tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti. Non sarà consentito l’uso promiscuo degli armadietti e le strutture potranno mettere a disposizione sacchetti per riporre gli effetti personali.
Indicazioni per un idoneo microclima
Gli impianti dovranno garantire l’aerazione naturale nell’arco della giornata in tutti gli ambienti dotati di aperture verso l’esterno e attivare l’ingresso e l’estrazione dell’aria almeno un’ora prima e fino ad una dopo l’accesso da parte del pubblico. Chi gestisce deve eliminare totalmente la funzione di ricircolo dell’aria dagli impianti di ventilazione con apporto di aria esterna. Particolare attenzione per corridoi e spazi di transito.
Norme aggiornate in piscina
In piscina la superficie a disposizione per ognuno sarà di 7 metri quadrati e ci dovrà essere una distanza di 1 metro e mezzo tra sdraio e lettino di persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare. Chi gestisce le piscine dovrà fare periodicamente delle analisi chimiche e fare la disinfezione degli attrezzi a ogni uso e a fine giornata. Gli istruttori, invece, hanno l’obbligo della mascherina anche se sono a distanza dagli utenti.