Concetti Chiave
- L'Iliade di Omero narra la guerra di Troia in ventiquattro libri, focalizzandosi sugli ultimi cinquantun giorni del conflitto tra achei e troiani.
- Il poema esplora temi centrali come il valore guerriero, l'onore, l'amore familiare e il dovere patriottico, esemplificati dalla figura di Ettore.
- L'intervento divino gioca un ruolo chiave, influenzando le azioni umane e il destino degli eroi, mentre il fato domina sugli eventi.
- Achille è il protagonista principale, la cui ira viene scatenata dal sopruso di Agamennone e dalla morte dell'amico Patroclo.
- La mitologia, come il "pomo della discordia" e il "tallone d'Achille", fornisce il contesto per comprendere le cause e lo sviluppo della guerra di Troia.
Indice
Il racconti della guerra di Troia
Il famoso poema omerico dell’Iliade narra in ventiquattro libri, le vicende che coinvolsero Ilio, nome con il quale in onore al suo fondatore Ilo, veniva chiamata la città di Troia. Il poema è scritto in esametri dattilici e in esso si raccontano alcuni episodi che si sviluppano nell'arco dei cinquantun giorni relativi al decimo e ultimo anno della guerra condotta contro la città di Troia, intorno alla metà del XIII secolo a.C., dagli achei, chiamati da Omero anche Danai o Argivi.
Per ulteriori approfondimenti sulla guerra di Troia vedi qui
L’iliade: i temi principali
Nel complesso, tutti i principali temi del poema riflettono concezioni e valori caratteristici della società greca arcaica:- il valore guerriero, che consente di ottenere fama immortale, per la quale vale la pena di sacrificare anche la vita;
- il senso dell'onore, che rende intollerabile ogni offesa alla propria dignità;
- l'amore per la famiglia, di cui è soprattutto testimone l'eroe troiano Ettore, che mostra un tenero affetto verso la moglie e il figlio;
- il dovere verso la patria, che rappresenta un valore assoluto, ancora più alto della famiglia, ed è anch'esso incarnato dal troiano Ettore, che sacrifica la vita per il bene della propria città;
- l'intervento degli dei nelle vicende umane, che limita la libertà d'azione dei protagonisti e condiziona l'esito di battaglia e duelli. Le diverse divinità coinvolte nel conflitto interferiscono spesso sullo svolgersi degli eventi sospingendo i protagonisti mediante l'ispirazione o l'apparizione verso una determinata azione;
- il rispetto verso il nemico, non di rado manifestato nelle parole e nei fatti dai guerrieri di entrambe le parti nei confronti degli avversari più valorosi;
- il predominio del fato sulla volontà degli uomini e degli dei.

Gli antefatti mitologici e la figura di Achille
Per comprendere la vicenda dell'Iliade è necessario conoscere le leggende, al tempo di Omero, che stanno all'origine della guerra, come quella del “pomo della discordia”, causa divina della guerra di Troia; come il rapimento di Elena da parte di Paride, che diede il via, secondo la tradizione omerica, agli scontri tra troiani e achei; o come il mito del “tallone d'Achille”, punto debole dell’eroe invincibile. Achille, il più forte tra gli achei, è adirato con il comandante supremo della spedizione Agamennone, marito di Elena, fratello di Menelao e re di Sparta. Agamennone, costretto a restituire a Crise, la figlia Criseide che egli aveva fatto sua schiava, ha preteso in compenso che Achille gli ceda la sua amata schiava Briseide. Così Achille si ritira nelle tende con tutti i guerrieri e si rifiuta di combattere. Di conseguenza, l'esercito greco, privo del sostegno del suo campione, si trova in difficoltà nei confronti di quello troiano. I greci, durante una scorreria nemica del loro accampamento, rischiano persino di subire l'incendio delle navi, incendio che evitato solo grazie all'intervento a loro favore del dio del mare Poseidone. La situazione però si aggrava a causa del prevalere dei troiani negli scontri successivi, tanto che Patroclo chiede ad Achille, a cui è legato da profonda amicizia, di concedergli di tornare a combattere e di prestargli le sue armi. Achille acconsente, ma Patroclo, dopo aver dato grandi prove del proprio valore, viene prima ferito poi ucciso in battaglia da Ettore. A stento gli Achei riescono a evitare, sopratutto grazie alla forza di Aiace Telamonio, che i troiani si impossessino del corpo di Patroclo. La morte dell'amico scatena in Achille una furia vendicatrice che lo induce a tornare in battaglia. Indossate le nuove splendide armi fabbricate per lui dal dio del fuoco Efesto, l'eroe fa strage di troiani e sfida in combattimento Ettore. Achille riesce ad atterrare il nemico e poi lo finisce. Dopo la solenne cerimonia funebre in onore di Patroclo, Achille riceve la vista del vecchio re Priamo. A lui consegnerà il corpo del figlio, ponendo fine alla guerra.Per ulteriori approfondimenti sulla mitologia greca vedi qui
Domande da interrogazione
- Qual è il tema centrale dell'Iliade?
- Quali sono i principali valori riflessi nell'Iliade?
- Chi è Achille e qual è il suo ruolo nella guerra di Troia?
- Come influiscono gli dei sugli eventi narrati nell'Iliade?
- Qual è l'importanza del rispetto verso il nemico nell'Iliade?
Il tema centrale dell'Iliade è il rapimento di Elena da parte di Paride, che scatena una serie di eventi culminanti nell'ira di Achille e nella guerra di Troia.
I principali valori riflessi nell'Iliade includono il valore guerriero, il senso dell'onore, l'amore per la famiglia, il dovere verso la patria, l'intervento degli dei e il rispetto verso il nemico.
Achille è il più forte tra gli eroi greci, adirato con Agamennone per un sopruso subito. Si ritira dalla guerra ma ritorna per vendicare la morte dell'amico Patroclo, uccidendo Ettore.
Gli dei intervengono nelle vicende umane, limitando la libertà d'azione dei protagonisti e influenzando l'esito di battaglie e duelli, spesso sospingendo i protagonisti verso determinate azioni.
Il rispetto verso il nemico è un tema importante nell'Iliade, manifestato nelle parole e nei fatti dai guerrieri di entrambe le parti nei confronti degli avversari più valorosi.