Concetti Chiave
- Achille si ritira dalla guerra per conflitti con Agamennone, ma ritorna in battaglia per vendicare la morte del cugino Patroclo, ucciso da Ettore.
- Spinto dalla disperazione, Achille riceve una nuova armatura forgiata da Efesto e scatena la sua ira sui Troiani, cercando vendetta contro Ettore.
- L'incontro tra Achille ed Ettore è segnato dall'intervento divino di Atena, che convince Ettore a fermarsi e affrontare Achille.
- Prima dello scontro, Ettore chiede ad Achille di risparmiare il suo corpo dopo la morte, ma Achille rifiuta, promettendo vendetta per Patroclo.
- Achille uccide Ettore colpendolo alla gola, trascina il suo corpo con un carro e continua a infierire su di esso fino a quando Zeus interviene tramite Teti.
Indice
- Il dolore di Achille
- La vendetta di Achille
- Il duello tra Achille ed Ettore
- La morte di Ettore
- Il destino degli eroi
Il dolore di Achille
In questo appunto viene descritta una parte dell’Iliade in cui viene raccontato lo scontro tra Achille ed Ettore in una terribile battaglia.
Achille decise di scendere nuovamente in campo ed affrontare la guerra contro i Troiani perché il suo migliore amico nonché cugino Patroclo era stato ucciso da Ettore, principe di Troia.
Ettore non sapeva che quello fosse Patroclo perché Achille aveva deciso di ritirarsi dalla guerra a causa dei conflitti con Agamennone e aveva ceduto le armi a suo cugino Patroclo, il quale era sceso a combattere. Così Ettore in quel momento era convinto di uccidere Achille.

La vendetta di Achille
Quando la notizia giunse ad Achille, si infuriò così tanto che le sue grida le sentì anche sua madre Teti nel profondo del mare. Il dolore di Achille fu immenso la sua furia e la sua ira lo turbarono a tal punto da spingerlo a ritornare ancora una volta in battaglia e vendicare l’amico perduto.
Achille non aveva più un’armatura. Così il dio Efesto decise di forgiare per lui un’armatura tutta nuova e luccicante. Il valoroso soldato acheo scese in battaglia e compì una strage di soldati troiani. Grazie all’intervento del dio Apollo, i Troiani riuscirono a rientrare all’interno delle mura. L’unico che rimase fuori fu Ettore. Il padre Priamo lo implorò dall’alto delle mura di rientrare, di salvarsi, ma Ettore non lo ascoltò. Anche Ecuba, moglie di Priamo e madre di Ettore implorò il figlio a rientrare e non combattere, ma Ettore, deciso, volle a tutti i costi aspettare Achille.
Il duello tra Achille ed Ettore
Quando Achille arrivò, Ettore lo vide da lontano con la sua armatura scintillante e iniziò ad avere paura. Per questo motivo Ettore cercò di fuggire e iniziò a girare intorno alle mura. I due compirono tre giri interi delle mura della città, poi però ci fu un altro segno di intervento divino che cambiò le cose. Atena, dea schierata dalla parte dei Greci, decise di intervenire e fermare Ettore. Infatti, Ettore decise di fermarsi quando la dea Atena, sotto l’aspetto di Deifobo fratello di Ettore, gli si avvicinò dicendogli di non avere paura e che insieme avrebbero combattuto Achille, sconfiggendolo. Così Ettore si fermò e decise di combattere contro Achille.
La morte di Ettore
Quando i due combattenti si ritrovarono uno di fronte all’altro, Ettore chiese ad Achille di non deturpare troppo il suo corpo e nel caso della sua morte, di riconsegnare il corpo alla sua famiglia, ma Achille gli rispose che non poteva esserci nessun rapporto di amicizia, così com’era impossibile che un lupo e un agnello diventassero amici. Per lui ci saranno solamente cani ed avvoltoi che divoreranno il suo corpo che non verrà lasciato in pace nemmeno dopo la morte per quello che aveva fatto a Patroclo.
Achille scagliò per primo la freccia contro Ettore che riuscì a schivarla. A sua volta Ettore tirò la sua freccia che rimbalzò sullo scudo di Achille. La dea Atena riportò la freccia ad Achille ed Ettore chiamò suo fratello Deifobo che gli aveva detto di trovarsi vicino a lui ma non viene ascoltato. Li capì che era stato tutto un inganno. Ettore non voleva morire senza lottare, così tirò fuori dalla sua custodia una spada e si gettò su Achille. Achille colpì Ettore alla gola permettendogli però di pronunciare le sue ultime parole.
Quando Ettore morì, Achille gli perforò i tendini, fece passare delle cinghie che poi allacciò al carro. In questo modo se ne andò trascinando il corpo straziato di Ettore mentre dall’alto il padre Priamo e la madre guardavano disperati il figlio morto, ma non finì qui, in quanto Achille portò il corpo di Ettore nell’accampamento acheo e lo lasciò attaccato al carro anche durante la notte. Il giorno seguente vennero celebrati i funerali di Patroclo ed Achille, anche dopo il funerale, continuò ad infierire sul corpo di Ettore. Per mettere fine a tutto ciò, intervenne Zeus dicendo a Teti, madre di Achille, di farlo ragionare e mettere da parte tutta la sua ira.
Il destino degli eroi
La morte di Ettore è stata simile alla morte di Patroclo: questo perché gli Aedi, ovvero coloro che tramandavano oralmente tutti i poemi greci, avevano delle formule standard per raccontare i miti. Essi utilizzavano le stesse parole con lo scopo di facilitare la memorizzazione dei lunghi poemi e ricchi di episodi simili tra di loro. Quindi quando un eroe o un personaggio moriva, si era soliti dire che l’anima del defunto andava nell’oltretomba piangendo per la vita che aveva perso e se era ancora giovane, come nel caso di Patroclo e di Ettore, si perdeva anche la giovinezza.
Anche Ettore come ultime parole dice ad Achille che deve sperare che non ci sarà poi una vendetta nei suoi confronti per quello che è accaduto.
Domande da interrogazione
- Qual è la causa principale del ritorno di Achille in battaglia?
- Come reagisce Achille alla notizia della morte di Patroclo?
- Qual è il ruolo degli dei nella battaglia tra Achille ed Ettore?
- Cosa chiede Ettore ad Achille prima del duello finale?
- Come viene trattato il corpo di Ettore dopo la sua morte?
Achille decide di tornare in battaglia per vendicare la morte del suo amico e cugino Patroclo, ucciso da Ettore.
Achille è sopraffatto dal dolore e dalla furia, tanto che le sue grida vengono udite dalla madre Teti nel profondo del mare.
Gli dei intervengono in vari modi, come Efesto che forgia una nuova armatura per Achille e Atena che inganna Ettore per fermarlo e affrontare Achille.
Ettore chiede ad Achille di non deturpare il suo corpo e di restituirlo alla sua famiglia in caso di morte, ma Achille rifiuta.
Achille perfora i tendini di Ettore, lega il corpo al carro e lo trascina, continuando a infierire su di esso anche dopo i funerali di Patroclo, finché Zeus non interviene.