
Dopo i molteplici casi di scena muta all’orale di Maturità, avvenuti curiosamente tutti in Veneto, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, è intervenuto annunciando provvedimenti a partire dal prossimo anno scolastico.
Il primo a protestare è stato uno studente di un liceo di Padova. Poco dopo, ha seguito il suo esempio una studentessa liceale di Belluno. A cui si è accodato un terzo maturando di Treviso.
Tutti gli studenti hanno giustificato la loro decisione come una protesta contro i meccanismi di valutazione scolastici, l'eccessiva competitività, la mancanza di empatia del corpo docente.
Nonostante la loro plateale protesta, però, i tre studenti sono stati comunque promossi. Questo perché si sono presentati all'esame con i crediti scolastici accumulati tra rendimento scolastico e prove scritte d'esame sufficienti per superare i 60/100, rendendo l'esame valido a tutti gli effetti.
Valditara annuncia la bocciatura per i "rivoltosi" dell'orale
La reazione da parte del ministro Valditara, a seguito delle proteste di questi maturandi, non si è fatta attendere ed è stata chiara e decisa. Il Ministro ha annunciato che in futuro chi boicotterà l'esame di Maturità verrà bocciato.
Ha annunciato, infatti, che farà di tutto afinché dal prossimo anno entrino in vigore nuove disposizioni ministeriali sull'esame per evitare che si verifichino episodi del genere. Le parole di Valditara lasciano poco spazio a dubbi: "Comportamenti di questo tipo non saranno più possibili".
Specificando, poi, la sua posizione: "Se un ragazzo non si presenta all'orale, oppure volontariamente decide di non rispondere alle domande dei suoi docenti non perché non è preparato, cosa che può capitare, ma perché vuole ‘non collaborare’ e quindi ‘boicottare’ l'esame, dovrà ripetere l'anno".