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sondaggio docenti proposta Valditara

Quest'anno la Maturità ha visto un nuovo tipo di protesta: la scena muta. Cinque studenti (perlomeno tanti sono quelli diventati noti) hanno, infatti, scelto di non rispondere alle domande del colloquio orale. Non per impreparazione, ma per contestare un sistema scolastico che, a loro dire, si basa troppo sui voti.

Non è mancato l’intervento del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che ha annunciato l'arrivo della bocciatura per chi, dal prossimo anno, decide di boicottare gli esami.

E proprio su questo passaggio è stato lanciato un sondaggio da “La Tecnica della Scuola”, che ha coinvolto 1.101 persone: 716 docenti, 164 genitori, 53 studenti, 18 dirigenti. 

Indice

  1. Il sondaggio: docenti al fianco di Valditara
  2. La proposta del Ministro

Il sondaggio: docenti al fianco di Valditara

Nel sondaggio rivolto agli insegnanti, questa era la domanda: "Siete d’accordo con l’idea di Valditara di bocciare gli studenti che fanno scena muta alla Maturità?".

Ebbene, i professori pendono decisamente più da una parte che dall'altra: Il 70,5% ha risposto "sì", dicendosi favorevole. Dall'altra parte della barricata, abbiamo un 24,7% del campione che si professa contrario.

Dunque una maggioranza piuttosto schiacciante in appoggio all'eventuale pugno duro da parte del Ministero.

Situazione leggermente diversa tra i dirigenti scolastici, con il 60,7% che dice sì alla proposta. I genitori, invece, si posizionano nel mezzo, con una percentuale di favorevoli che si attesta al 65,9%.

Gli studenti, come prevedibile, sono meno concordi: solo il 33,3% supporta la proposta del Ministro, mentre il 58,7% si oppone fermamente.

La proposta del Ministro

Il ministro dell'Istruzione e del Merito, ricordiamo, ha espresso le sue intenzioni subito dopo i primi casi di scena muta all’orale della Maturità 2025.

Ha infatti anticipato l'intenzione di intervenire con una riforma della Maturità che vada a contrastare proprio questi episodi: "Tra le riforme che stiamo per varare, c’è anche una riforma della Maturità. Comportamenti di questo tipo non saranno più possibili. Se un ragazzo non si presenta all’orale, oppure volontariamente decide di non rispondere alle domande dei suoi docenti non perché non è preparato, cosa che può capitare, ma perché vuole ‘non collaborare’ e quindi ‘boicottare’ l’esame, dovrà ripetere l’anno”.

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