
Il numero uno di Viale Trastevere ha fatto il punto della situazione su tutte le possibili novità del nuovo anno scolastico in un'intervista rilasciata a 'La Stampa'. Da quest'anno, infatti, comincerà la vera rivoluzione del merito tanto invocata dal Ministro negli ultimi mesi e il primo punto all'ordine del giorno sembra essere un ripensamento del colloquio orale dell'esame di Stato.
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Cosa ha detto Valditara sull'esame di Maturità
Lo scorso anno Giuseppe Valditara aveva annunciato un ripensamento della formula dell'esame di Maturità. Ma stando alle sue dichiarazioni, almeno per il momento, l'impianto delle prove non sembra in discussione: ”La struttura delle prove scritte non cambierà. Va precisato meglio che cosa si intende per colloquio orale e come dovrà svolgersi” ha spiegato il Ministro dell'Istruzione e del Merito. E' quindi probabile che il MIM intervenga esclusivamente sulla parte orale dell'esame, magari con nuove linee guida. Le prove scritte, invece, manterranno l'attuale struttura: quindi anche alla Maturità 2024 gli studenti se la vedranno con una prima prova di italiano e lo scritto di indirizzo.
Le riforme di Valditara: dall'Agenda Sud al comportamento
Il Ministro è poi intervenuto su altre tematiche, tutte di primario interesse per il mondo scuola. A partire dai numerosi ricorsi al tar delle famiglie. L'ultimo, in ordine di tempo, ha visto la famiglia di una studentessa avere la meglio sulla scuola: il Tar infatti ha annullato la bocciatura dell'alunna, vanificando la decisione del Consiglio di Classe. ”Ho incontrato il presidente del Consiglio di Stato e siamo d’accordo sulla necessità di un’opera di semplificazione delle leggi. Abbiamo individuato delle norme su cui lavorare per rendere più semplice la vita dei dirigenti scolastici e dei docenti e per evitare il contenzioso amministrativo” ha affermato Valditara.Poi un'altra grande questione: l'Agenda Sud. Più una sfida, in questo caso, per garantire ai 245 istituti situati in contesti di particolare disagio, e ai loro studenti, una regolare attività didattica: ”Sarà il fulcro dello sviluppo dei territori, tramite una serie di iniziative come l’inserimento di più docenti, l’estensione del tempo scuola al pomeriggio, una specifica formazione per gli insegnanti, sviluppo della pratica sportiva. Caivano rappresenterà un progetto pilota di Agenda Sud e sarà supportato e monitorato costantemente dal Ministero. Sarà inoltre l’occasione per sperimentare forme nuove di didattica basate su attività di laboratorio e sul coinvolgimento dei genitori. In totale abbiamo previsto uno stanziamento di 325 milioni di euro”.
Senza dimenticare il progetto contro la violenza sulle donne che partirà proprio da quest'anno. Un esempio di ”scuola costituzionale” evidenzia Valditara: ”Una scuola che mette al centro la persona dello studente mutuando lo spirito della Carta e che ha rovesciato l’impostazione fascista che metteva la persona al servizio dello Stato”. Ma, più in generale, a scuola deve prevalere la ”cultura del rispetto” dice il Ministro. E questo vale per qualsiasi episodio o forma di violenza perpetrato ai danni di tutti coloro che vengono percepiti come 'diversi': ”È il senso della riforma del voto di condotta e delle sospensioni approvata in Consiglio dei ministri, una riforma non meramente punitiva ma tesa a educare al rispetto di chiunque. Chi si comporta in modo violento dovrà capire che il suo comportamento è sbagliato attraverso un’attività di approfondimento, che si concluderà con una relazione che lo studente dovrà presentare ai propri insegnanti, ma anche attraverso attività di cittadinanza solidale” conclude il Ministro dell'Istruzione e del Merito.