
Gli studenti delle zone alluvionate non hanno preso bene la decisione del numero uno di Viale Trastevere di disporre per loro un esame di Stato in formato light. Così hanno scritto una lettera, anzi una petizione, in cui si oppongono all'ordinanza del Ministero dell'Istruzione e del Merito.
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Maturità in Romagna: l'appello dei maturandi a Valditara
Come leggiamo su 'OrizzonteScuola', studentesse e studenti non hanno alcuna intenzione di rinunciare alla Maturità: ”Prima di tutto, l’emergenza meteorologica è stata limitata alle sole ultime settimane dell’anno scolastico e quindi non ha significativamente impattato sulla preparazione degli studenti, che hanno impostato l’intero lavoro sulla preparazione delle tre prove. In questo modo, invece, ci troveremmo a giocare una buona percentuale del voto finale su una sola prova“ scrivono ragazze e ragazzi. In secondo luogo poi ”gli scritti sono un banco di prova essenziale per valutare le competenze linguistiche, la capacità di analisi, sintesi e organizzazione logica degli studenti. In particolare, la seconda prova degli esami di Stato offre agli studenti l’opportunità di dimostrare le conoscenze e le abilità acquisite durante l’anno scolastico, relative alla materia caratterizzante del loro ciclo di studi. In molti casi, si tratta di discipline a forte vocazione pratica, della quale il solo colloquio orale è inadatto a dimostrare a tutto tondo la preparazione“I maturandi non ne possono davvero più di emergenze e continui rimandi: vogliono sostenere una Maturità tradizionale così come tutti i loro coetanei. E' una questione d'orgoglio ma anche di principio: ”Dopo l’emergenza del Covid, che per più di due anni ci ha privato del contatto, della scuola intesa anche come “comunità”, di ogni aspetto relazionale dell’essere studenti, quest’anno finalmente abbiamo potuto vivere un ritorno pieno alla normalità, di cui l’Esame di Stato era uno dei simboli più evidenti. Questo provvedimento, per quanto pensato per agevolarci, ci ripiomba in qualche modo a quei giorni di privazioni e di anormalità e, in questo caso, senza una reale emergenza” aggiungono ragazze e ragazzi che chiudono così la loro lettera: ”Spettabile Ministro, ci lasci godere a pieno di questa ultima prova, a chiusura di un ciclo, senza limitazioni e senza agevolazioni di cui non abbiamo bisogno! Per noi, esso costituisce un traguardo fondamentale per il nostro percorso di crescita e maturazione, e vogliamo che tale resti, con tutte le sue caratteristiche, così come è stato per generazioni di studenti. Chiediamo pertanto il ripristino, anche per le scuole della Romagna, dell’Esame di Stato con i suoi scritti“.