
Alla vigilia della Maturità 2023 il Consiglio di Classe aveva escluso l'alunno a causa dell'eccessivo numero di assenze, il ragazzo, infatti, non aveva frequentato il monte ore di lezione minimo fissato per l'ammissione all'esame. Dopo aver giustificato la sua condotta con tanto di certificati medici, il ragazzo aveva ottenuto dal Tar l'ammissione con riserva alla prova, ma in sede d'esame ha sprecato la sua seconda occasione.
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Riammesso alla Maturità dal Tar ma getta al vento la seconda chance
Secondo quanto si legge sul portale 'OrizzonteScuola', il provvedimento era scaturito in ragione dell'eccessivo numero di assenze dello studente: le assenze consentite erano pari a 248 ore, mentre quelle dell’alunno era state di 278 ore. Dal canto suo, il ragazzo ha presentato 18 certificati medici, relativi a periodo tra ottobre 2022 e gennaio 2023, nei quali affermava di avere sofferto, nel corso dell’a.s. 2022/23 di “una serie di malesseri psicosomatici quali stati d’ansia e di agitazione, correlati alla frequenza scolastica”.Questo il motivo che ha spinto il Tar ad ammettere l'alunno con riserva all'esame. Tuttavia, durante la seconda prova, lo studente è stato sorpreso ad utilizzare lo smartphone e, come vuole la normativa vigente, è stato allontanato dall'aula, avendo violato le regole relative all'uso dei dispositivi digitali. Da qui, per lo studente non c'è stato più nulla da fare, bocciato definitivamente dovrà ripetere l'anno.