Paolo.Ferrara
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Questa strana e nuova maturità 2020 è ufficialmente iniziata e gli studenti hanno incominciato a sostenere l’unica prova prevista quest’anno, il colloquio orale in presenza. Con l’emergenza sanitaria da Covid-19 il mondo della scuola ha subito cambiamenti radicali e il Ministero dell’Istruzione ha ben pensato di concentrare l’esame di Stato in un’unica prova, un vero e proprio maxi orale articolati in diversi momenti. Il terzo del colloquio, in particolare, prevede l’analisi del materiale scelto dalla commissione a carattere multidisciplinare. Con quali tematiche si presta ad essere collegata la Guerra Fredda? Ecco tutto quello che c’è da sapere per fare bella figura il giorno dell’esame.

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Orale maturità 2020: come collegare la Guerra Fredda nella discussione interdisciplinare

Il maxi orale consterà di diversi momenti: dalla discussione di un elaborato oggetto della materia di indirizzo si passa all’analisi di un breve testo di letteratura italiana per passare alla discussione di un materiale scelto dalla commissione. Poi il percorso della vecchia Alternanza Scuola Lavoro, oggi "Percorso per le competenze trasversali e per l'orientamento", e la discussione su una tematica di Cittadinanza e Costituzione. La discussione del terzo momento ti consentirà di dimostrare di aver acquisito i contenuti e i metodi delle diverse discipline e di saperle collegare tra loro. Sempre nella stesso ottica, soddisferai un punto importante presente nella griglia della valutazione, la capacità di argomentare in maniera critica e personale i materiali proposti della commissione. Ecco tutti i collegamenti da fare partendo dalla Guerra Fredda.

Maturità 2020 orale, la Guerra Fredda: i collegamenti possibili

Dopo il secondo conflitto mondiale seguirono anni molto difficili. Ci su una spartizione delle “zone di influenza” e alcuni paesi risultarono divisi in due parti. Parliamo della Germania, della Corea e del Vietnam. Nel resto del mondo gli Stati iniziarono a schierarsi tra due blocchi predominanti, Usa e Urss, instaurando regimi a carattere liberale o a carattere comunista-sovietivo. L’Europa? Era direttamente coinvolta nella rivalità tra blocchi e rischiava di essere di nuovo il teatro di nuove oscenità. Inoltre, la sicurezza mondiale sembrava essere in pericolo perché Usa e Urss approfittavano delle guerre civili generate dalla decolonizzazione per allargare le loro zone di influenza. Date le tensioni, le rivalità sempre più forti e la presenza di armamenti nucleari e atomici si iniziò a parlare di Guerra Fredda. Quando si attenuarono le agitazioni? Soltanto alla fine degli anni Cinquanta con la morte di Stalin e con lo sviluppo scientifico tecnologico che aprì l’era spaziale.

Discussione interdisciplinare: la Guerra Fredda tra scienza e tecnica

Parlando di Guerra Fredda durante il colloquio d’esame potresti fare riferimento al particolare periodo storico per parlare anche delle conquiste della scienza e della tecnologia. Proprio in quegli anni, infatti, inizia l’era dell’astronautica: nel 1957 viene mandata la prima navicella nello spazio e nel 1969 l’uomo va per la prima volta sulla Luna. L’energia nucleare, invece, rappresenta una delle grandi (e orribili) scoperte del nostro tempo. Tolti gli usi bellici, però, gli scienziati hanno rivalutato questo particolare tipo di energia se usato in sostituzione dell’energia elettrica o se trasformato in propellente per navi. Durante gli anni della Guerra Fredda, inoltre, la medicina ha fatto grandi progressi nel campo dell’ingegneria genetica: nel 1953 fu scoperto il DNA che ha poi permesso di capire i meccanismi di costruzione della vita.

Discussione interdisciplinare: il periodo della Guerra Fredda nelle letterature

Autori e intellettuali italiani e stranieri hanno utilizzato la guerra fredda e le contraddizioni della società del tempo come sfondo loro opere. Da Italo Calvino a Salvatore Quasimodo, da Eugenio Montale a J.D. Salinger. In “Il sogno del prigioniero”, ad esempio, Montale fa riferimento alla guerra (compresa quella fredda). Il componimento, infatti, risale al 1956 quando le ferite provocate dal nazismo e dal fascismo non erano ancora rimarginate e il mondo era ancora interessato da conflitti tremendi o alcuni totalitarismi, come lo stalinismo. In “Uomo del mio tempo", invece, Quasimodo invita i giovani a scordare completamente l’esempio dei predecessori per costruire qualcosa di nuovo, pacifico e che non porti sofferenza. Egli, infatti, ha ancora vivo il ricordo delle tragedie degli scontri e dell’Olocausto e ha un giudizio molto negativo sull’uomo che definisce, appunto,“del suo tempo”.

Discussione interdisciplinare: il periodo della Guerra Fredda e l’arte

Parlando di Guerra Fredda e del desiderio di libertà si potrebbe fare un collegamento originale in arte parlando della East Side Gallery, il maggior tracciato del muro di Berlino. La sezione di muro è interamente dipinta da diversi artisti che attraverso i graffiti hanno voluto rimarcare il tema della pace o comunque della caduta del muro in seguito alla fine della Guerra Fredda. Fra i graffiti presenti, i più famosi sono quelli del bacio fra Erich Honecker e Leonid Brežnev, nonché quello della Trabant che sfonda il muro stesso.
Data pubblicazione 19 Giugno 2020, Ore 13:00
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