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domande maturità 2020

Il Decreto Scuola, rilasciato dal Consiglio dei Ministri durante la giornata di lunedì 6 aprile, ha al suo interno la risposta a molte domande che si stanno ponendo in queste ore i maturandi, che tra pochi mesi saranno chiamati ad affrontare l’esame di Maturità, nonostante lo stato emergenziale nel quale versa ancora oggi l’Italia.

Quindi, avendo visionato il Decreto, ora proveremo a rispondere alle domande più frequenti in merito agli Esami di Stato 2020.

Maturità 2020: tutti ammessi, ma saranno anche tutti promossi?

Le domande che in queste ore stanno consumando i maturandi sono davvero tante, noi proveremo a fugare più dubbi possibili.
Iniziamo subito con una delle domande principali: saranno ammessi tutti all’esame di Maturità 2020? La risposta è , secondo il Decreto ora è ufficiale: quest’anno tutti avranno la possibilità di sostenere le prove dell’esame di Stato 2020, a prescindere da voti e da requisiti d'esame. Inoltre, per la questione crediti, il Decreto indica che “i crediti di accesso relativi alla classe V e il voto finale saranno comunque basati sull’impegno di tutto l’anno.
Tuttavia, tornando a parlare delle ammissioni, ammettere tutti non vuol dire che tutti saranno automaticamente promossi, infatti è possibile che un candidato sia ritenuto insufficiente dalla commissione, e che quindi venga bocciato dopo aver sostenuto la Maturità 2020. Insomma: durante l’esame di Stato 2020 non ci sarà nessuno che potrà essere promosso con un “60 politico”.

Come sarà la Commissione di Maturità?

Allora in merito alla composizione della Commissione di Maturità, la Ministra Azzolina era già intervenuta qualche settimana fa e aveva anticipato ciò che poi è stato reso ufficiale nel Decreto Scuola: la Commissione di Maturità 2020 vedrà al suo interno solo professori interni alla classe, con l’unica eccezione del Presidente di Commissione, che sarà l’unico membro esterno.

Tornerà la tesina di maturità?

Invece, per quanto riguarda i moltissimi dubbi sulla presenza o meno della tesina di Maturità, attualmente non si è parlato del ritorno della tesina. Ad oggi infatti l'esame orale parte con un percorso multidisciplinare a partire dagli spunti della commissione (ma senza le buste), per poi passare alla presentazione delle attività (effettivamente) svolte durante l'alternanza e durante cittadinanza e costituzione. Tuttavia potrebbero esserci futuri sviluppi a seconda degli scenari che si prospettano sul ritorno a scuola (se si tornerà o meno entro il 18 maggio); si aspettano quindi nuove dal MI.

Come saranno le prove della Maturità 2020 se si torna a scuola entro il 18 maggio?

Per quanto riguarda le prove vere e proprie il decreto indica due scenari distinti da mettere in pratica. Se gli studenti potranno rientrare a scuola entro il 18 maggio, ci sarà un esame formato da una prima prova scritta di Italiano, preparata dal Ministero, a cui seguirà una seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che sarà predisposta dalle commissioni, e poi chiuderà l’esame la prova orale, che non dovrebbe presentare grandi cambiamenti rispetto a quanto stabilito ad oggi: si tratterà, se non ci saranno altre modifiche, di un colloquio a partire da spunti della commissione (senza buste), si toccheranno le attività svolte durante alternanza (se svolte) e cittadinanza e costituzione, per finire col commento delle prove scritte.

Come sarà la maturità 2020 se non si tornerà a scuola? E cos'è il maxi orale?

Se invece non si rientrerà a scuola, è previsto il solo colloquio orale, che avrà quindi come valenza ben 60 punti su 100. E quindi molti si sono chiesti anche: come sarà strutturato questo maxi orale che avrà un peso così grande? Purtroppo il decreto ad ora non parla nello specifico di come sarà strutturato, tuttavia andrebbe a sostituire le prove scritte e avrà la funzione di valutare in maniera completa e congrua il candidato, anche per via telematica se non fosse possibile farlo in presenza. Arriveranno comunque nuovi dettagli dal MI.

Come funzionerà la maturità per i privatisti?

Questo Decreto Scuola parla di norme ad hoc per i privatisti, ma non spiega ancora nello specifico quali: quindi dobbiamo aspettare il Ministero dell'Istruzione, che presto stabilirà e comunicherà altri dettagli.