In questo appunto viene descritta la bibliografia di Euclide, un filosofo e matematico vissuto nel 300-400 a.C., viene presentato il libro da lui scritto e intitolato “gli Elementi” e vengono definiti e analizzati due suoi importanti teoremi: Euclide ha dimostrato due dei teoremi riguardanti il triangolo rettangolo utilizzati molto di frequente, insieme al teorema di Pitagora, nei problemi di geometria non solo scolastica ma anche pratica e applicativa.

Biografia
Euclide è stato un filosofo e matematico greco del 300-400 a.C, creatore del famoso libro "Gli Elementi" che raccoglie tutti i suoi studi che rappresentano le basi della geometria euclidea.Euclide ha insegnato nella scuola di Alessandria chiamata Museo istituita da Tolomeo; qui Euclide iniziò gli studi della teoria assiomatica divenuta successivamente di fondamentale importanza e provò a inserirla negli studi della scuola, tuttavia gli altri insegnanti tradizionalisti rifiutarono quest'idea.
Nel corso della sua vita egli non si occupò solo della matematica e della fisica ma si dedicò anche alla musica e ad alcuni ambiti della fisica come l’ottica, la meccanica, l’astronomia.
Il libro: "Gli elementi"
"Gli elementi" è una raccolta di 13 libri che spiegano dettagliatamente la geometria: 6 libri parlano della geometria piana elementare, 3 libri si concentrano sulla geometria solida, 3 sulla teoria dei numeri e uno sugli incommensurabili. Ogni libro contiene delle definizioni che spiegano chiaramente tutti i 465 teoremi che compongono il libro. Collegati ai primi 6 libri, troviamo una raccolta di 3 libri chiamati "I Dati"."Gli Elementi" fu tradotto per la prima volta da Teone di Alessandria e solamente secoli dopo fu tradotto in latino nel 1270 da Adelardo di Bath.
Per ulteriori approfondimenti sul libro “Gli elementi” di Euclide vedi anche qua.
Teoremi di Euclide
Descriviamo e analizziamo alcuni dei teoremi più famosi di Euclide.I due teoremi più famosi sono quelli riguardanti le relazioni tra gli elementi caratteristici di un triangolo rettangolo.
I due teoremi di Euclide insieme al teorema di Pitagora sono i teoremi più importanti del triangolo rettangolo.
Ricordiamo che un triangolo rettangolo è un triangolo che possiede un angolo retto (angolo di 90°) questo implica anche che tale triangolo sia composto da due lati (cateti) disposti in modo perpendicolare e da un terzo lato chiamato ipotenusa.
Consideriamo un triangolo ABC rettangolo in C e che abbia come base il lato AB, tracciamo ora l’altezza relativa al lato
Per come è stato costruito il triangolo, la base coincide anche con l’ipotenusa del triangolo rettangolo e i due lati che definiscono l’angolo retto sono i cateti.
Il punto H divide quindi la base in due segmenti (
Il primo teorema di Euclide afferma che il quadrato costruito su un cateto, lato del triangolo (ad esempio
Riscritto sottoforma di uguaglianza matematica corrisponde a:
Questo teorema è molto importante perché note due grandezze della relazione permette di trovare la terza; per fare ciò è necessario esplicitare la grandezza che vogliamo calcolare.
In seguito sono riportate le formule inverse che permettono di trovare ognuna delle grandezze presenti nella relazione:
Questo teorema può essere applicato ad entrambi i cateti che definiscono l’angolo retto all’interno del triangolo.
Consideriamo quindi ora il secondo cateto, lato (
Riscritto sottoforma di uguaglianza matematica corrisponde a:
In maniera analoga a come fatto nel primo caso è possibile ricavare le formule inverse che sono riportate in seguito:
Tali relazioni possono anche essere espresse utilizzando delle proporzioni; in tal caso il teorema afferma che il cateto è medio proporzionale tra la sua proiezione sull’ipotenusa e l’ipotenusa stessa.
Tale relazione riscritta attraverso un’espressione matematica risulta essere:
Il secondo teorema di Euclide considera sempre un triangolo ABC rettangolo in C; consideriamo sempre la base
Il secondo teorema di Euclide afferma che il quadrato costruito sull’altezza (
Riscritto sottoforma di espressione matematica equivale a:
Utilizzando tale formula e note due grandezze è possibile esplicitare e ricavare la terza grandezza; in seguito sono riportate le formule inverse che permettono di trovare ognuna delle grandezze presenti nella relazione:
Anche in questo caso tali relazioni possono essere espresse attraverso una proporzione in cui l’altezza è media proporzionale tra le proiezioni dei cateti sull’ipotenusa.
Riscritto sottoforma di equazione matematica equivale a:
Per ulteriori approfondimenti sulle proporzioni vedi anche qua