Concetti Chiave
- Le preposizioni sono parti invariabili del discorso utilizzate per collegare due elementi o frasi, e si dividono in proprie (semplici e articolate) e improprie.
- Le preposizioni proprie semplici comprendono "di", "a", "da", "in", "con", "su", "per", "tra", "fra", ognuna con diverse funzioni come indicare possesso, luogo, tempo o causa.
- Le preposizioni articolate derivano dall'unione di preposizioni semplici con articoli determinativi, e si usano in contesti specifici come quando il sostantivo è determinato o plurale.
- Le preposizioni improprie sono aggettivi, verbi o avverbi che fungono da preposizioni quando seguite da un nome o pronome, mentre le locuzioni prepositive sono espressioni di più parole con funzione prepositiva.
- È importante usare correttamente le preposizioni per evitare errori, specialmente con quelle improprie, che possono richiedere o meno l'uso di preposizioni semplici.
Questo appunto di grammatica italiana parla delle preposizioni. Vengono elencate le preposizioni semplici, articolate, improprie e le locuzioni prepositive, con esempi pratici di formazione e utilizzo di queste regole.
Indice
Le proposizioni: cosa sono e a cosa servono
Le preposizioni sono una delle parti invariabili del discorso (cioè non cambiano in base al genere o al numero di ciò che segue) e si pongono davanti a nomi, pronomi, avverbi, verbi all'infinito; servono a collegare tra loro due elementi, due informazioni, all’interno della frase, oppure due frasi tra loro.
Si distinguono in proprie e improprie:
- Proprie: sono quelle che assolvono sempre e solo la funzione di preposizione e non ricoprono altri ruoli in altre parti del discorso. A loro volta possono essere semplici o articolate .
- Improprie: sono quelle parole che assumono la funzione di preposizioni, ma in realtà sono avverbi, aggettivi o forme verbali , ossia assolvono anche ad altri ruoli all'interno della frase.
Preposizioni proprie: semplici e articolate
Le preposizioni semplicisono quelle usate da sole e sono nove: di, a, da, in, con, su, per, tra, fra.
La preposizione "DI" può indicare:
- il possesso: es. Questa penna è DI Maria.
- il materiale: es. La bottiglia DI plastica.
- l’età: es. Pietro è un bambino DI otto anni.
- l’argomento: es. Prendi il libro DI storia.
- il modo in cui si svolge un’azione: es. La mattina vado sempre DI fretta.
- l’origine, la provenienza: es. La mia famiglia è di Torino.
La preposizione “A” può indicare:
- stato in luogo, ossia il luogo in cui mi trovo: es. Carla è A scuola.
- moto a luogo, cioè il posto verso cui vado: es. Giovedì vado A Venezia.
- il termine a cui la mia azione è rivolta, il destinatario di qualcosa: es. Scrivo una lettera A Maria.
- il tempo: es. Natale è A dicembre.
La preposizione "DA” può indicare:
-
moto da luogo, cioè il luogo da cui si arriva: es. Vengo DA Roma./li]
- moto a luogo in riferimento alle persone: es. Questa mattina vado DA Sara.
- introduce il complemento d’agente nelle frasi passive, cioè la persona che compie l’azione: es. La torta è stata fatta DA mia nonna.
- la durata di un’azione: es. Sto aspettando DA un’ora.
- il fine per cui un oggetto è stato realizzato: es. Macchina DA scrivere.
La preposizione “IN” si usa per indicare:
- stato in luogo: es. Luigi è ricoverato IN ospedale.
- moto a luogo con le Nazioni: es. Quest’estate vado IN Francia. .
- il modo: es. Sono IN ansia per gli esami. oppure La classe era IN silenzio.
- il mezzo di trasporto: es. Vado IN autobus a lavoro.
- il tempo: es. Sono in ritardo.
La preposizione “CON” introduce:
- la compagnia, cioè qualcuno con cui facciamo qualcosa: es. Andrò al mare CON Giulio e Sara.
- lo strumento con cui si fa qualcosa, cioè il mezzo: es. Scrivo CON la penna.
La preposizione “SU” introduce:
- la posizione di qualcosa (o qualcuno): es. Il gatto è SUL sofà.
- l'argomento: es. Leggo un libro SU Stalin. (Mai usare la preposizione “SU” per introdurre un argomento col verbo “parlare”.)
La preposizione “PER” indica:
- moto per luogo, ossia il luogo attraverso il quale passiamo PER raggiungere un altro luogo: es. Vado a Milano passando PER Roma.
- la durata di tempo: es. Silvia ha portato l'apparecchio PER tre anni.
- la causa di un’azione: es. Ha studiato PER l’interrogazione.
- il mezzo: es. Abbiamo sentito la notizia PER televisione.
Le preposizioni “TRA” e “FRA” sono sinonimi e indicano:
- qualcosa che si trova in mezzo a due o più cose: es. Il raggio di sole TRA le foglie.
- un’alternativa: es. Devi scegliere TRA cinema e teatro.
- il tempo in senso futuro: es. TRA due mesi vado in Francia.
- una relazione con persone: es. TRA Renzo e Lucia c’era un grande amore.
Le preposizioni articolate sono quelle formate dall'incontro tra preposizioni semplici e articoli determinativi adeguati al genere e al numero di riferimento: es.
da+lo = dallo, di+il = del, in+la = nella, e così via.
Vediamo alcuni casi in cui vengono usate le preposizioni articolate:
- quando il nome che segue è al plurale: es. Vado NEGLI Stati Uniti.
- quando esprimiamo la provenienza o il ritorno da uno Stato: es. Paolo è rientrato DALLA Russia.
- quando il sostantivo che segue è determinato, specifico e non generico: es. Vado ALLA scuola di mio figlio. (Se parliamo in generale si usano quelle semplici: es. Vado a scuola.)
- davanti a nomi di mari, fiumi, laghi, montagne: es. Roma si affaccia SUL Tevere. (Si usano quelle semplici per le città: es. Sono di Rimini.)
Le preposizioni formate da di+articolo possono essere usate come articoli partitivi. Sono facili da distinguere perché se si cambia “del, della, delle” con “un po' di”, “alcuni”, “alcune” e il significato non cambia, "allora" è un articolo. “C’è dello zucchero?” “dello” indica “un po' di”.
Preposizioni improprie e locuzioni prepositive
Le preposizioni improprie sono aggettivi, verbi al participio o avverbi che hanno la funzione di preposizione solo se precedono un nome o un pronome:
-
Aggettivi: lungo, lontano, vicino, salvo. Es. Vado a correre lungo il fiume.
Il termine "lungo" indica che si sta camminando "con" il fiume .
-
Forme verbali: durante, mediante, eccettuato, escluso, nonostante, incluso, verso, dato ecc.
Es. Hanno partecipato tutti escluso Mario.
Il termine "escluso" serve a collegare il verbo con Mario. -
Avverbi: prima, dopo, dietro, davanti, dietro, dentro, fuori, contro, accanto, intorno, sotto, sopra,
es. Rincaso dopo le 19.
Il termine "dopo" si rifà alle ore.
Esiste un certo numero di avverbi che, uniti o meno alle preposizioni proprie, possono essere impiegati con valore di preposizione. Quando non sono seguiti da preposizione, questi avverbi si chiamano preposizioni improprie; quando sono seguiti da preposizione si chiamano locuzioni prepositive.
Le locuzioni prepositive sono espressioni formate da gruppi di due o più parole, di cui l'ultima è sempre una preposizione mentre la prima (o le prime) possono essere altre preposizioni: in base a, per mezzo di, a causa di, rispetto a -riguardo a, attorno a, a proposito di quanto detto; in ordine a-in contraddizione a al suo fine e obbiettivo; in confronto-in aggiunta a alla sua situazione; a causa di-a motivo di, in base a, a cagione di, in conseguenza di, in coerenza con un tuo ragionamento; innanzi a-al cospetto di un re; alla luce di una verità,; d'in su la vetta; fra di noi; a tra poco; oltre a; nomi (a scapito della precisione, di fianco a voi, per mezzo di-per tramite di trucchi.
Es. In quanto a te, puoi dire addio a questo lavoro.
Le prime parole o gruppi di parole posso essere anche avverbi e modi avverbiali: in seguito a, fin da, per effetto di una causa occasionale; alla fine di tutto, in attuazione di un mandato annunciato; di contro a un nemico; diversamente da quanto detto; accanto a ciascuno; di là dai monti; insieme col vento.
Usare bene le preposizioni!
Usando le preposizioni improprie è possibile commettere errori di costruzione, per esempio inserendo o non inserendo prima del nome o del pronome una preposizione semplice. Per un primo orientamento sugli usi più comuni, osserva questi esempi:
- Dietro:
- alla porta
- di loro
- Contro:
- un muro
- le previsioni
- di voi
- Senza:
- paura
- il cappotto
- di voi
- Fuori:
- di casa
- dal mondo
- di sé
Per ulteriori approfondimenti sulle preposizioni italiane vedi anche qua.
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione principale delle preposizioni nella lingua italiana?
- Quali sono le preposizioni semplici e come vengono utilizzate?
- Cosa sono le preposizioni articolate e quando si usano?
- Qual è la differenza tra preposizioni proprie e improprie?
- Cosa sono le locuzioni prepositive e come si formano?
Le preposizioni servono a collegare due elementi o frasi all'interno di una frase, posizionandosi davanti a nomi, pronomi, avverbi o verbi all'infinito.
Le preposizioni semplici sono nove: di, a, da, in, con, su, per, tra, fra. Ognuna ha usi specifici, come indicare possesso, luogo, tempo, compagnia, e altro.
Le preposizioni articolate sono formate dall'unione di preposizioni semplici con articoli determinativi e si usano quando il nome che segue è al plurale, esprime provenienza o è specifico.
Le preposizioni proprie assolvono solo la funzione di preposizione, mentre le improprie possono essere aggettivi, verbi o avverbi che assumono la funzione di preposizione in determinati contesti.
Le locuzioni prepositive sono espressioni formate da due o più parole, di cui l'ultima è una preposizione, e servono a esprimere relazioni complesse tra elementi della frase.