LauraMara
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Concetti Chiave

  • Alessandro Manzoni nasce a Milano nel 1785, figlio di un conte e di una donna aperta alle idee illuministiche, con possibili legami con i Verri.
  • Durante il suo soggiorno a Parigi, Manzoni scopre il Romanticismo e viene influenzato da pensatori illuminati, come Claude Fauriel, che lo portano a concepire una letteratura etica e sociale.
  • La conversione al Cattolicesimo nel 1810, influenzata dal Giansenismo, integra i valori rivoluzionari di libertà, uguaglianza e fraternità con principi evangelici.
  • Manzoni diventa una figura centrale del Romanticismo italiano, noto per opere come "I Promessi Sposi" e per il suo impegno civile e letterario a favore dei diritti umani.
  • Negli ultimi anni, Manzoni, segnato da lutti familiari, si dedica allo studio della lingua italiana e viene nominato senatore del Regno d'Italia, suscitando contrasti con la Chiesa.

Indice

  1. Le origini di Manzoni
  2. Influenze intellettuali
  3. Parigi e nuove amicizie
  4. Conversione e fede
  5. Impegno letterario e sociale
  6. Produzione letteraria e cambiamenti
  7. Ultimi anni e lutti

Le origini di Manzoni

Alessandro Manzoni nasce a Milano nel 1785. Suo padre è il conte Pietro Manzoni, un nobile di famiglia aristocratica e conservatore. Sua madre, invece, è una donna aperta alle idee illuministiche ed è figlia di Cesare Beccaria. Il loro è un matrimonio di convenienza, e si ipotizza che Manzoni possa essere figlio di uno dei fratelli Verri.

Influenze intellettuali

Manzoni riceve un'educazione religiosa, ma durante il periodo del collegio sviluppa un'insofferenza verso questo tipo di istruzione.

Successivamente, entra in contatto con gli intellettuali dell'Illuminismo lombardo-milanese.

Tra le sue conoscenze figurano Vincenzo Cuoco, nonché letterati come Vico, Monti e Foscolo, che influenzano la sua prima produzione letteraria, caratterizzata dai temi e dai modi del Neoclassicismo.

Parigi e nuove amicizie

Nel 1805 Manzoni si reca a Parigi per trovare la madre, trasferitasi con Carlo Imbonati. Dopo la morte di quest'ultimo, gli dedica il poemetto In morte di Carlo Imbonati, che rappresenta un programma di vita e di poesia per l’autore. In questo testo, Imbonati appare in sogno a Manzoni e gli suggerisce precetti da seguire nella vita e nell’arte.

A Parigi entra in contatto con il gruppo degli ideologi, intellettuali eredi dell'Illuminismo e della Rivoluzione francese, ma aperti al Romanticismo. Tra questi, stringe amicizia con Claude Fauriel, che diventa una guida intellettuale per lui.

L'influenza di questi pensatori lo porta a concepire una letteratura con scopi etici e sociali, orientata alla rappresentazione della realtà e delle masse anonime spesso ignorate dalla storia ufficiale.

Conversione e fede

Nel 1808 Manzoni sposa Enrichetta Blondel, calvinista, e insieme compiono un percorso di riavvicinamento alla fede cattolica, che culmina nella loro conversione e nella riconferma del matrimonio in Chiesa nel 1810.

Questa conversione avviene sotto la guida di un abate e ha un orientamento giansenista. Il Giansenismo, corrente nata dalle idee di Cornelio Giansenio e ripresa da Pascal, sostiene che:

  • La morte di Cristo non ha liberato l’uomo dal peccato originale;
  • L'uomo senza la grazia non può salvarsi;
  • Si è predestinati alla salvezza o alla dannazione, senza una via intermedia come il Purgatorio.

Impegno letterario e sociale

Manzoni abbraccia una visione rigorista e morale, ma interpreta la fede come una conferma dei valori rivoluzionari di libertà, uguaglianza e fraternità, che ora considera fondati su principi evangelici.

Manzoni aderisce al Romanticismo, inteso come comprensione e condivisione delle emozioni e delle aspirazioni degli uomini e dei popoli. Per lui, la letteratura deve avere una funzione morale e civile, sensibilizzando gli uomini sui propri diritti e sulla realtà sociale.

Produzione letteraria e cambiamenti

Tornato a Milano, entra negli ambienti romantici e dal 1812 inizia a scrivere:

Tra il 1820 e il 1827 si colloca il suo periodo di massima produzione letteraria. Dopo il 1827, inizia la revisione del suo romanzo, ma cambia anche la sua concezione della letteratura, ritenendo che essa debba aderire completamente al vero, escludendo l’invenzione.

Ultimi anni e lutti

Negli ultimi anni, Manzoni si dedica allo studio della lingua italiana e alla redazione di saggi e trattati. Nel 1860 viene nominato senatore del Regno d’Italia, decisione che gli causa contrasti con la Chiesa, contraria al nuovo Stato unitario.

Gli ultimi anni di Manzoni sono segnati da gravi lutti familiari:

  • 1833: muore la moglie Enrichetta Blondel a Natale;
  • Muore anche la figlia Giulia, moglie di Massimo d’Azeglio;
  • 1837: si risposa, ma la seconda moglie muore poco dopo.

Manzoni, di carattere riservato e schivo, soffriva di agorafobia e non aveva un buon rapporto con i figli. Natalia Ginzburg, nel saggio La famiglia Manzoni, ne offre un ritratto meno idealizzato rispetto a quello trasmesso dalle sue opere.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le origini familiari di Alessandro Manzoni?
  2. Alessandro Manzoni nasce a Milano nel 1785 da una famiglia aristocratica. Suo padre è il conte Pietro Manzoni, mentre sua madre è figlia di Cesare Beccaria e aperta alle idee illuministiche.

  3. Quali influenze intellettuali ha ricevuto Manzoni durante la sua formazione?
  4. Manzoni ha ricevuto un'educazione religiosa, ma ha sviluppato un'insofferenza verso di essa. Ha poi conosciuto intellettuali dell'Illuminismo lombardo-milanese, come Vincenzo Cuoco, Vico, Monti e Foscolo, che hanno influenzato la sua produzione letteraria iniziale.

  5. Come ha influito la conversione religiosa sulla vita di Manzoni?
  6. La conversione al cattolicesimo, avvenuta nel 1810, ha avuto un orientamento giansenista e ha portato Manzoni a interpretare la fede come conferma dei valori di libertà, uguaglianza e fraternità, influenzando il suo impegno letterario e sociale.

  7. Quali sono le opere principali di Manzoni e come si è evoluta la sua concezione della letteratura?
  8. Tra le opere principali di Manzoni ci sono "Gli Inni sacri", le tragedie e "I Promessi Sposi". Dopo il 1827, ha iniziato a rivedere il suo romanzo e ha cambiato la sua concezione della letteratura, ritenendo che dovesse aderire completamente al vero.

  9. Quali eventi hanno segnato gli ultimi anni di vita di Manzoni?
  10. Gli ultimi anni di Manzoni sono stati segnati da gravi lutti familiari, come la morte della moglie Enrichetta e della figlia Giulia. È stato nominato senatore del Regno d’Italia nel 1860, ma ha avuto contrasti con la Chiesa.

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