Concetti Chiave
- "In morte di Carlo Imbonati" è un carme di Alessandro Manzoni, scritto nel 1805 e pubblicato a Parigi nel 1806, dedicato alla madre in lutto per Carlo Imbonati.
- Il carme è un omaggio alle qualità di Imbonati e una difesa della madre contro i pregiudizi sociali per la loro relazione non convenzionale.
- Il carme è suddiviso in tre parti: il sogno di Manzoni con i consigli di Imbonati, l'elogio alle figure intellettuali e la riflessione morale, concludendo senza elementi satirici.
- La seconda parte è la più nota, definendo l'ideale morale e il ruolo civile dell'intellettuale, elogiando figure come Parini, Alfieri e Omero.
- Lo stile del carme varia tra le parti: utilizza un linguaggio satirico inizialmente e un linguaggio elevato nelle sezioni successive, scritto in endecasillabi sciolti.
Indice
Origine e contesto del carme
In morte di Carlo Imbonati è un carme che è stato scritto da Alessandro Manzoni nel corso dell’anno 1805 e che poi è stato pubblicato in Francia, a Parigi, l’anno seguente. Questo componimento poetico è stato scritto dal celebre autore dei Promessi Sposi in onore alla madre Giulia, in quel periodo in lutto in seguito alla morte del suo compagno di vita Carlo Imbonati con cui viveva e aveva una relazione d’amore dal 1792, dopo aver divorziato da suo marito.
In questo carme vengono descritte le qualità di Carlo Imbonati come dimostrazione di affetto e comprensione del Manzoni verso sua madre per difenderla dalle malelingue e dai pregiudizi sociali dell’epoca, in quanto in quei tempi non era concepibile una relazione come quella di Giulia Beccaria e Carlo Imbonati che non erano sposati, ma conviventi.
Struttura e contenuti del carme
Il carme si articola in tre parti:
- Nella prima parte Manzoni immagina che gli appaia in sogno il patrigno Carlo Imbonati, il quale gli fornisce innumerevoli consigli, mostrandogli il suo affetto. Manzoni, sempre in sogno, descrive il dolore che sia lui sia la madre provano per la sua perdita. La risposta dell’Imbonati al suo interlocutore rivela come per lui la morte sia stata dolce, in quanto gli ha permesso di staccarsi da una società che ritiene priva di valori. Viene fatta una riflessione ironica sul presente e infine una vera e propria critica alla corruzione.

- Nella seconda parte del carme vi è la parte più conosciuta dell’opera: viene data la definizione di ciò che si ritiene l’ideale morale e si delinea il ruolo civile dell'intellettuale. Carlo Imbonati fa un vero e proprio elogio alle figure intellettuali di Giuseppe Parini che ebbe anche come suo precettore in età giovanile e di Vittorio Alfieri. Guardando agli autori del passato, inoltre, tesse le lodi del grande Omero. Infine elenca quelle che sono, a suo avviso, le virtù che deve avere il perfetto intellettuale.
- Nell’ultima parte infine il Manzoni abbandona gli elementi satirici che erano presenti nella prima parte dell’opera.
Stile e linguaggio del componimento
Il componimento, di cui sopra sono state riportate le tematiche, viene scritto in endecasillabi sciolti e segue uno stile di scrittura differente tra parte e parte. Si utilizza un linguaggio satirico nella prima parte del carme e un linguaggio elevato nelle altre parti.
per approfondimenti vedi anche:
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e il contesto del carme "In morte di Carlo Imbonati"?
- Come è strutturato il carme "In morte di Carlo Imbonati"?
- Quali sono i temi principali trattati nella seconda parte del carme?
- Qual è lo stile e il linguaggio utilizzato nel carme?
Il carme è stato scritto da Alessandro Manzoni nel 1805 e pubblicato a Parigi l'anno seguente, in onore della madre Giulia, in lutto per la morte del compagno Carlo Imbonati.
Il carme si articola in tre parti: la prima parte include un sogno con consigli di Imbonati, la seconda parte definisce l'ideale morale e il ruolo dell'intellettuale, e l'ultima parte abbandona gli elementi satirici.
Nella seconda parte, si definisce l'ideale morale e il ruolo civile dell'intellettuale, con elogi a figure come Giuseppe Parini, Vittorio Alfieri e Omero, e si elencano le virtù dell'intellettuale perfetto.
Il carme è scritto in endecasillabi sciolti, con un linguaggio satirico nella prima parte e un linguaggio elevato nelle altre parti.