Concetti Chiave
- Il cinismo è una corrente filosofica che si distingue per uno stile di vita non convenzionale, rifiutando accordi sociali e politici tradizionali e promuovendo un'utopia universale.
- Fondato da Antistene e sviluppato da figure come Diogene di Sinope, il cinismo mirava a distruggere le convenzioni sociali per tornare a una vita più naturale.
- Il pensiero cinico si concentrava sulla ricerca della vera felicità, eliminando illusioni sociali e celebrando l'autosufficienza e l'autonomia.
- Nel corso del tempo, il cinismo si sviluppò nell'antichità e subì un declino con l'avvento dello stoicismo, per poi rinascere durante il periodo romano.
- Oggi, il termine "cinismo" si associa a un atteggiamento di scetticismo e disprezzo verso i valori etici e sociali, distinto dal significato originario filosofico.
All’interno di questo appunto è descritto il “cinismo”, una corrente filosofica di origini antichissime. Di seguito sono riportate tutta una serie di informazioni che riguardano la nascita del cinismo, dove si è sviluppato, qual era il pensiero filosofico su cui si basava questa corrente di pensiero ed alcune personalità che hanno abbracciato questo movimento di pensiero.
Indice
Informazioni sul cinismo
Quando si parla di “cinismo” si intende una corrente di tipo filosofico che, in base ai ritrovamenti, potrebbe avere diverse origini: secondo alcuni studi, quando si parla di “cinici” si fa riferimento a quei pensatori che sostenevano la filosofia cinica che si distinse per lo stile di vita non convenzionale, per il suo rifiuto degli accordi sociali e politici tradizionali, esercitando invece un'utopia universale e l'anarchismo comunitario.Il fondatore del movimento si pensa sia stato Antistene, il quale era un discepolo di Socrate, ma si ricorda anche Diogene di Sinope. Attraverso questo movimento filosofico, si cerca di distruggere tutte le convenzioni sociali, inclusa anche la vita familiare, come un modo per tornare a una vita "naturale", più vicina alla natura. Antistene, a tal scopo, ha vissuto come un povero uomo errante, dormendo in costruzioni pubbliche e chiedendo l'elemosina. Ha vissuto una vita immorale, compiendo azioni che non erano dannose per nessuno ma non convenzionali, con spontaneità e addestramento alla severità. Per altri studiosi, il cinismo è scaturito dalle varie conquiste di Alessandro Magno e l’allargamento dell’impero macedone, ma anche dalle varie conoscenze delle filosofie dell’Oriente, come quelle indiane. La parola cinico ha avuto molto spesso un significato negativo, perché veniva utilizzato per indicare chi disprezza determinati ideali affermati nella società in cui si vive, vivendo con scetticismo. La base su cui si fondava questa corrente era lo studio della felicità, che rappresentava il fine ultimo dell’individuo umano. Coloro che seguivano la corrente filosofica del cinismo erano persone molto stravaganti, che non rispettavano le regole, le quali venivano imposte all’interno del contesto sociale in cui vivevano.
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Cinismo in filosofia: il pensiero
La corrente filosofica del cinismo ha come obiettivo quello di proporre ai propri seguaci la via per arrivare alla felicità vera e propria, cercando di allontanare tutta la sofferenza che poteva derivare dall’epoca in cui si viveva e dalla società dell'epoca. Per questo motivo, sono stati stilati diversi concetti che cercano di aiutare l’uomo a raggiungere la serenità interiore, tra questi ricordiamo:- Cercare di eliminare tutte quelle illusioni che ci vengono proposte dalla società, come l’agiatezza economica, la forza e la reputazione;
- Cercare di vivere cercando sempre la felicità, attraverso ciò che viene offerto dalla natura;
- Cercare di celebrare autosufficienza. In base a questo, si avvicina molto ad altre filosofie come l’epicureismo e scetticismo;
- L’obiettivo dell’esistenza è quello di arrivare all’eudaimonia e la trasparenza psichica in modo tale da svincolarsi dall’incompetenza e pazzia;
- Eudaimonia: si riesce a raggiungere attraverso l’avvicinamento con la natura;
- Eudaimonia: si fonda sull’autonomia, sull’affetto verso gli esseri viventi;
Utilizzo dell’ascesi per arrivare all’ Eudaimonia, che riesce a liberare la persona da tutte quelle influenze che possono condizionarlo, come la ricchezza e il potere. Possiamo ricordare Diogene di Sinope, il quale non utilizzava scarpe ma camminava a piedi nudi.
Per ulteriori approfondimenti sul cinismo in filosofia vedi qui
Sviluppo del cinismo nell’antichità
Antistene fu seguito da Diogene di Sinope, che viveva in una vasca per le strade di Atene, e si sfamava con carne cruda, portando il cinismo ai suoi estremi logici. Diogene finì per essere visto come il modello del filosofo cinico. Ha dedicato la sua vita all'autonomia, alla rigidezza e all'immoralità ed era famoso per la sua pungente satira.
Perché si associa il “cinismo” all’atteggiamento di una persona
Generalmente una persona cinica è quella persona che non riesce a fidarsi di nessuno, è una persona dubbiosa che non crede a ciò che dicono gli altri e soprattutto vede tutto quello che ha intorno a sé allo stesso modo, senza tenere conto del giudizio altrui ma ciò che conta è solo il proprio pensiero. Il significato attuale di cinismo è molto differente rispetto a quello del passato. Adesso il suo significato è di disprezzo e perplessità verso qualsiasi tipo di principio e valore etico e sociale. Non è difficile riconoscere una persona cinica: di solito è una persona che cerca di nascondere i propri sentimenti probabilmente a causa di una forte delusione e quindi non riesce a superare il trauma subito. Una persona cinica tende a stare da solo predilige la solitudine e rifiuta qualsiasi forma di interesse verso di se, quindi ha problemi a relazionarsi con il mondo esterno perché viene percepito come ostile.Domande da interrogazione
- Quali sono le origini del cinismo e chi sono i suoi principali esponenti?
- Qual è l'obiettivo principale del pensiero cinico in filosofia?
- Come si è sviluppato il cinismo nell'antichità e quali sono stati i suoi momenti di declino e rinascita?
- Perché il termine "cinismo" ha acquisito un significato negativo nel tempo?
- Quali sono le caratteristiche di una persona cinica secondo l'attuale accezione del termine?
Il cinismo è una corrente filosofica antica, fondata da Antistene, discepolo di Socrate, e seguita da Diogene di Sinope. Si caratterizza per il rifiuto delle convenzioni sociali e politiche tradizionali, promuovendo uno stile di vita non convenzionale e vicino alla natura.
L'obiettivo principale del cinismo è raggiungere la felicità vera, allontanando le illusioni sociali come l'agiatezza economica e la reputazione, e promuovendo l'autosufficienza e l'eudaimonia attraverso l'avvicinamento alla natura.
Il cinismo si è sviluppato con figure come Diogene di Sinope e Cratete di Tebe, ma ha subito un declino con l'avvento dello stoicismo nel III secolo a.C. Ha vissuto una rinascita durante il periodo romano, diffondendosi nell'Impero Romano fino al IV secolo d.C., per poi scomparire nel V secolo d.C.
Il termine "cinismo" ha acquisito un significato negativo perché oggi indica una persona che disprezza principi e valori etici e sociali, è dubbiosa e non si fida degli altri, a differenza del passato quando era associato a un rifiuto delle convenzioni sociali per raggiungere la felicità.
Una persona cinica oggi è vista come qualcuno che non si fida degli altri, nasconde i propri sentimenti, predilige la solitudine e ha difficoltà a relazionarsi con il mondo esterno, spesso a causa di delusioni passate.