Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Cratete, figura di spicco del Cinismo, promosse la povertà e l'anonimato come veri beni da perseguire.
  • Vendeva il suo patrimonio e distribuiva il ricavato, dimostrando il suo impegno verso l'ideale cinico di distacco dai beni materiali.
  • La diatriba di Bione, dialogo aggressivo e morale, divenne una forma letteraria influente nel tempo.
  • Menippo, con i suoi scritti, ispirò autori come Luciano di Samosata e influenzò la satira latina.
  • Il declino del Cinismo fu causato dal rifiuto romano della sua dottrina, considerata contraria ai valori di virtù e pudore.

Indice

  1. Cratete e la filosofia del Cinismo
  2. La diatriba e l'influenza letteraria
  3. Declino del Cinismo e critica romana

Cratete e la filosofia del Cinismo

Una fra le figure più significative della corrente filosofica del Cinismo, oltre a Diogene è stato Cratete. Vissuto fino agli inizi del III secolo a.C., egli ribadì il concetto secondo cui la ricchezza e la fama non sono valori o beni da perseguire. Per il saggio, il bene è, anzi, costituito dalla povertà, dall’anonimato e dall’oscurità. Sappiamo che egli vendette tutto il suo patrimonio e che ne distribuì il ricavato ai concittadini; inoltre, Diogene lo convinse ad abbandonare i suoi campi al pascolo delle pecore e a gettare in mare il denaro che aveva. Consegnò il suo denaro ad un banchiere con la clausola che se i suoi figli fossero diventati filosofi, essi non lo ereditassero perché in tal caso non avrebbero avuto bisogno di nulla. Anche per Cratete il Cinico doveva essere apolide perché la Polis può essere facilmente assediabile e non può costituire un sicuro rifugio per il saggio. La vita che egli condusse con sua moglie, anch’essa aderente alla filosofia del Cinismo, fu totalmente di stampo “cinico”. La completa rottura con la società è dimostrata inoltre dall’episodio secondo il quale egli avrebbe dato la figlia in matrimonio in prova per trenta giorni.

La diatriba e l'influenza letteraria

Nel III secolo, operarono anche altri Cinici minori, fra cui Bione a cui si deve la codificazione della “diatriba”. La diatriba era una forma letteraria che nei secoli avrà molto successo. Si tratta di un breve dialogo, di carattere popolare e di contenuto etico, scritto con un linguaggio aggressivo. In pratica possiamo affermare che si tratta del dialogo socratico, con alcuni aspetti tratti dal Cinismo. Un altro Cinico fu Menippo le cui composizioni diventarono un modello letterario a cui, fra l’altro, si ispirò anche lo scrittore Luciano di Samosata, con i suoi dialoghi. La stessa satira latina di Lucilio o di Orazio si ispirò agli scritti dei Cinici i quali, appunto, “ridendo, castigant mores” (= scherzando, fustigavano le usanze).

Declino del Cinismo e critica romana

Negli ultimi due secoli dell’era pagana, il Cinismo cominciò a declinare fortemente, soprattutto per ragioni politiche e sociali oltre che per mancanza della consueta carica interna. Infatti, i Romani ripudiavano la dottrina e il modo di vita sostenuti dai Cinici, a causa del loro solido senso etico e della loro “virtus”. Il giudizio che Cicerone espresse a proposito del pensiero del Cinismo è molto significativo: egli affermò che il sistema dei Cinici avrebbe dovuto essere respinto in blocco, perché contrario all’ atteggiamento riservato e al senso del pudore, senza di cui, nella vita, nulla ci può essere di giusto e di onesto.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Cratete e quale fu il suo contributo al Cinismo?
  2. Cratete fu una figura significativa del Cinismo, vissuto fino agli inizi del III secolo a.C. Egli ribadì che la ricchezza e la fama non sono valori da perseguire, promuovendo invece la povertà e l'anonimato. Vendette il suo patrimonio e distribuì il ricavato, vivendo una vita di rottura con la società.

  3. Quali furono le caratteristiche della diatriba e chi la codificò?
  4. La diatriba, codificata da Bione, era una forma letteraria di dialogo breve, popolare e di contenuto etico, scritto con linguaggio aggressivo. Essa combinava il dialogo socratico con aspetti del Cinismo.

  5. Come influenzarono i Cinici la letteratura successiva?
  6. Le composizioni di Menippo divennero un modello letterario per scrittori come Luciano di Samosata. Anche la satira latina di Lucilio e Orazio si ispirò agli scritti dei Cinici, che "ridendo, castigant mores".

  7. Perché il Cinismo declinò negli ultimi due secoli dell'era pagana?
  8. Il declino del Cinismo fu dovuto a ragioni politiche e sociali, oltre alla mancanza di carica interna. I Romani ripudiavano la dottrina cinica per il loro solido senso etico e "virtus", come evidenziato dal giudizio di Cicerone.

Domande e risposte

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