peschetta
Ominide
4 min. di lettura
Vota 3 / 5

Concetti Chiave

  • Kierkegaard collega l'esistenza umana alla possibilità e alla fede, vedendo nella possibilità una minaccia che genera angoscia, mentre la fede rappresenta l'unica via di salvezza.
  • L'angoscia è una condizione esistenziale causata dalle infinite possibilità negative, superabile solo attraverso la fede in Dio.
  • I tre stadi dell'esistenza umana secondo Kierkegaard sono: estetico, etico e religioso, ognuno con un approccio distintivo alla vita e alla fede.
  • Lo stadio estetico è caratterizzato da una vita immediata e artistica, ma destinata al fallimento per la mancanza di scelte impegnate.
  • Kierkegaard enfatizza il concetto del singolo, opponendosi alla visione oggettiva di Hegel, sostenendo che la verità è soggettiva e risiede nel singolo individuo.

Una caratteristica principale di Kierkegaard è di ricondurre l'esistenza umana alle categorie della possibilità e della fede. Egli vede nella categoria della possibilità la minaccia del nulla in quanto considera il carattere negativo delle possibilità che paralizza l'uomo in quanto non offre solo una possibilità-che si- (considerata anche da Kant solo dal punto di vista positivo come un'effettiva capacità realizzatrice dell'uomo che permette all'uomo di realizzarsi), offre anche una possibilità-che non ovvero la implica la nullità possibilità di ciò che è possibile. Questo causa nell'uomo il concetto di angoscia, le infinite possibilità nullificatrici e terribili paralizzano ogni nostro pensiero.

Indice

  1. Fede come salvezza
  2. Stadi dell'esistenza umana
  3. Critica a Hegel

Fede come salvezza

Un altro concetto nel quale secondo Kierkegaard risiede l'esistenza umana è la fede. Egli considera la fede come l'unica vera dottrina dell'esistenza e vede nel cristianesimo l'unico forma di salvezza dall'angoscia.

è la condizione esistenziale dell'uomo afflitto dalle infinite possibilità negativa che incombono sulla sua vita e sulle sue possibili azioni. Kierkegaard: Esistenza, Angoscia e Fede nei Tre Stadi della Vita articoloPer questo l'angoscia è diversa della paura in quanto essa si prova al cospetto di situazioni delle quali non abbia coscienza e conoscenza. L'unico modo per affrontare superare l'angoscia umana è la fede religiosa in Colui (Dio) al quale tutto è possibile.

Kierkegaard: Esistenza, Angoscia e Fede nei Tre Stadi della Vita articolo

Stadi dell'esistenza umana

Kierkagaard distingue in questi 3 stadi i modi fondamentali di vivere e concepire l'esistenza dell'uomo.

Stadio estetico: è la forma di vita che esiste nell'attimo fuggevolissimo ovvero la forma di vita in cui è immediatamente ciò che è- e tende a fare delle propria vita un'opera d'arte. Ma è destinato al fallimento e alle disperazione in quanto l'esteta vivendo attimo per attimo rinuncia alle scelte impegnate di conseguenza sceglie di non scegliere costituisce la Personalità dell'individuo.

Stadio etico: In questo stadio l'individuo si impegna nel fare una scelta e di renderla duratura nel tempo, scegliendo di scegliere l'individuo assume piena responsabilità della sua esistenza. Tuttavia anche la vita etica è destinata al fallimento in quanto l uomo non riesce a trovare veramente se stesso nella ''singolarità'' dell'individuo.

Stadio religioso: è lo stadio della fede dove l'individuo aprendosi totalmente al cristianesimo e a Dio riesce a liberarsi dall'angoscia e dalla disperazione in quanto la fede offre all'uomo un improvvisa discesa della verità divina (che è anche la definizione di attimo in Kierkegaard) che differisce dalle verità razionali ed etiche dello stadio etico e costituisce anche un paradosso in quanto è un controsenso pensa alla figura di un Dio che si fa carne e muore.

Critica a Hegel

Considerata da Kierkegaard la categoria propria dell'esistenza umana che va contro la considerazione oggettiva di verità di Hegel ( egli infatti veniva considerato anti-hegeliano in quanto criticava la visione oggettiva delle filosofia che per Kierkegaard era una riflessione soggettiva che risiedeva quindi nel singolo che ne è direttamente coinvolto e va contro il panteismo idealistico di Hegel che affermava che l'individuo e Dio erano una sola cosa mentre Kierkegaard distingue l'uomo e dio come una "infinita differenza qualitativa". Egli, infatti, sosteneva che la verità lo è quando è verità per me, ovvero quando siamo noi stessi tramite tramite un processo soggettivo a ricavarla.

Per approfondimenti, vedi anche:

Esistenza paradossale

Domande da interrogazione

  1. Qual è la visione di Kierkegaard sull'esistenza umana?
  2. Kierkegaard vede l'esistenza umana attraverso le categorie della possibilità e della fede, dove la possibilità può portare all'angoscia e la fede è vista come l'unica vera dottrina dell'esistenza.

  3. Come Kierkegaard distingue l'angoscia dalla paura?
  4. L'angoscia è una condizione esistenziale legata alle infinite possibilità negative, mentre la paura è legata a situazioni conosciute. L'angoscia si supera attraverso la fede in Dio.

  5. Quali sono i tre stadi dell'esistenza umana secondo Kierkegaard?
  6. Gli stadi sono: estetico, dove si vive nell'attimo e si cerca di fare della vita un'opera d'arte; etico, dove si fanno scelte durature e si assume responsabilità; religioso, dove la fede in Dio libera dall'angoscia e dalla disperazione.

  7. Come Kierkegaard vede il concetto del singolo rispetto alla filosofia di Hegel?
  8. Kierkegaard considera il singolo come la categoria propria dell'esistenza umana, criticando la visione oggettiva di Hegel e sostenendo che la verità è soggettiva e risiede nel singolo.

  9. Qual è il ruolo della fede nello stadio religioso dell'esistenza?
  10. Nello stadio religioso, la fede permette all'individuo di liberarsi dall'angoscia e dalla disperazione, offrendo una verità divina che differisce dalle verità razionali ed etiche.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community