Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il cinismo, influenzato da Diogene e Cratete, si affermò nel IV secolo a.C. rispondendo ai bisogni dell'età ellenistica.
  • Denuncia delle illusioni umane come piacere, ricchezza e potenza, che conducono all'infelicità, condividendo idee con Zenone ed Epicuro.
  • Promuove l'autarchia e l'apatia come condizioni per la saggezza e la felicità, centrali nel pensiero ellenistico.
  • Il Cinismo mancava di vitalità rispetto ad altre filosofie a causa del suo estremismo e anarchismo, privo di valori positivi alternativi.
  • Criticato per la sua povertà spirituale, rifiutava scienza e cultura e non giustificava teoricamente il suo messaggio.

Indice

  1. Il cinismo e le sue origini
  2. Critiche al cinismo

Il cinismo e le sue origini

Il cinismo, nella formulazione che ci è stata tramandata da Diogene e da Cratete ebbe un successo simile a quello avuto dalle altre grandi correnti filosofiche del IV secolo a.C., poiché rispondeva ad alcune esigenze di fondo dell’età ellenistica. Il carattere fondamentale del pensiero del Cinismo era la denuncia delle grandi illusioni che da tempo agitano invano gli esseri umani e cioè: la ricerca del piacere, l’attaccamento alla ricchezza, il desiderio di potenza, il desiderio di fama e di successo. A tale denuncia, si affiancava la convinzione che tutte queste ricerche conducono sempre l’uomo sul cammino dell’infelicità. Si tratta di un concetto che si ritrova in Zenone o in Epicuro e che diventerà un luogo comune nei secoli successivi. In sostanza si potrebbe affermare che il Cinismo predicava l’autarchia e l’apatia, intese come condizioni essenziali della saggezza e quindi della felicità, un elemento costitutivo del pensiero ellenistico.

Critiche al cinismo

Tuttavia, rispetto ad altre correnti filosofiche come lo Scetticismo, l’Epicureismo o lo Stoicismo, il Cinismo dimostrò una vitalità minore a causa del suo estremismo, del suo anarchismo, di un certo squilibrio di fondo e di un’evidente povertà spirituale. L’estremismo del Cinismo consiste nel fatto che la contestazione delle convenzioni e dei valori tradizionali è sistematica e radicale; nulla si salva e al movimento mancano valori positivi alternativi da proporre. Lo squilibrio di fondo è dovuto al fatto che il Cinismo riduce l’uomo soltanto ai suoi bisogni animali e quindi ritenuti essenziali, fra l’altro tipici anche dell’uomo primitivo. Tuttavia, contemporaneamente, accanto a tali bisogni animali si ha la proposta di un modello di vita per realizzare il quale occorrono delle grandi energie spirituali che vanno ben oltre la situazione dell’uomo nel suo stato primitivo e che richiedono un’attività della mente superiore ed eccezionale. Inoltre, la povertà spirituale del Cinismo consiste non soltanto nel rifiuto della scienza e della cultura, ma anche nella riduzione dell’aspetto propriamente filosofico del suo messaggio a tal punto che esso non è capace di giustificare dal punto di vista teorico se stesso.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali illusioni umane denunciate dal Cinismo?
  2. Il Cinismo denuncia le illusioni della ricerca del piacere, dell'attaccamento alla ricchezza, del desiderio di potenza, fama e successo, ritenendo che queste portino all'infelicità.

  3. Perché il Cinismo ha avuto una vitalità minore rispetto ad altre correnti filosofiche?
  4. Il Cinismo ha mostrato una vitalità minore a causa del suo estremismo, anarchismo, squilibrio di fondo e povertà spirituale, mancando di valori positivi alternativi.

  5. In che modo il Cinismo si differenzia dalle altre filosofie ellenistiche?
  6. Il Cinismo si differenzia per la sua contestazione radicale delle convenzioni e per la riduzione dell'uomo ai bisogni animali, senza proporre valori positivi alternativi, a differenza di altre filosofie come lo Stoicismo o l'Epicureismo.

Domande e risposte

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