Concetti Chiave
- Socrate non era favorevole alla democrazia, sostenendo che il potere dovesse essere riservato a pochi; vedeva la filosofia come un'esplorazione incessante di se stessi e degli altri.
- L'ironia di Socrate consisteva nel far emergere l'ignoranza degli interlocutori, stimolandoli a dubitare e ricercare la verità attraverso domande mirate.
- La maieutica di Socrate mirava a svuotare la mente degli interlocutori per stimolare la nascita di idee personali e una propria dottrina.
- Socrate utilizzava il metodo del "Ti estì" per ottenere definizioni precise, smantellando presunte conoscenze attraverso dialoghi brevi e incisivi.
- Socrate riteneva che la consapevolezza dell'ignoranza fosse fondamentale per la ricerca della verità, interpretando il messaggio dell'oracolo di Delfi come un invito all'agnosticismo.
Indice
Il pensiero di Socrate
In questo appunto viene descritto sia il pensiero filosofico sia le dottrine filosofiche del celebre filosofo della Grecia antica Socrate. Tra i concetti approfonditi nell'appunto vi sono quelli di maieutica, di ironia, le definizioni, il relativismo conoscitivo morale, il conosci te stesso, il principio del colui sa di non sapere.
Il metodo socratico
Socrate non era amante della democrazia; pensava che il potere dovesse appartenere a pochi.
La cosa più importante per lui era la filosofia (esame incessante di se stesso e degli altri). Platone paragona Socrate alla torpedine di mare cioè, così come la torpedine di mare intorpidisce chi la tocca, così Socrate gettava dubbio alle persone con cui stava parlando.
Socrate non scrisse nulla (egli riteneva che lo scritto fosse qualcosa di freddo che non diceva più di tanto a differenza della conversazione che era coinvolgente e motivante; poteva comunicare la dottrina ma non stimolare la ricerca).
Nell'esame cui Socrate sottopone agli altri, la sua prima preoccupazione è quella di rendere il suo interlocutore consapevole della propria ignoranza; a tal scopo egli si avvale dell'ironia, cioè quel metodo per far cadere l'uomo nel dubbio stimolandolo alla ricerca. Inizialmente Socrate finge di non sapere chiedendo continuamente informazioni, dopo di che comincia a martellarlo di domande fino a far cadere nel più totale dubbio l'interlocutore, con questo metodo Socrate distrugge la presunzione del sapere invogliandolo alla ricerca del vero
La maieutica e il dialogo
Socrate, dopo aver svuotato mente del discepolo, cerca di riempirla con una verità, questa verità non è la sua dottrina ma solo lo stimolo a cercare una propria dottrina, da ciò maieutica: Socrate aiuta gli intelletti a partorire il loro punto di vista sulle cose.
Nel dialogo socratico il fulcro è l'interrogatorio Ti estì (che cos'è), ovvero la richiesta di una definizione precisa. Ad esempio all'interrogativo "che cosa è la virtù" il discepolo cominciava a fare un elenco di risposte come:virtuoso è chi rispetta le leggi, virtuoso è chi onora la famiglia; ma Socrate non lo accettava perché voleva sapere cosa fosse a virtù; a lunghi discorsi, detti macrologie, Socrate contrapponeva brevi discorsi, detti brachiologie, fatti di battute veloci e continue; questa dialettica demoliva l'antagonista che scopriva così la superficialità delle proprie conoscenze.
Il ti estì di Socrate ha due aspetti:
1) negativo (mette in crisi l'interlocutore)
2) positivo (conduce l'interlocutore ad una definizione soddisfacente)
Il relativismo e i sofisti
Teoria secondo cui non esiste una verità assoluta, ma che ogni credenza sia relativa a un determinato punto di vista.
Ecco alcuni spetti comuni tra i sofisti:
- attenzione nei confronti dell'uomo e disinteresse del cosmo
- l'uomo è l'elemento fondamentale, misura di tutte le cose
- atteggiamento anticonformistico e anti-tradizionalista dove sottopone tutto alla ragione.
Differenze: la filosofia non è dialettica retorica o esibizionismo verbale, ma un amore sofferto della verità
Conosci te stesso
In un primo momento si dedica all'indagine sulla natura, ma deluso da questi si convinse che alla mente umana sfuggono i perché ultimi delle cose, perciò abbandonò la teologia e incominciò a intendere la filosofia come una indagine in cui l'uomo tenta con la ragione di chiarire se a se stesso. Perciò fece suo motto dell'oracolo di Delfi "Conosci te stesso" dove secondo Socrate non si è uomini se non fra uomini e la cosa fondamentale è il rapporto con gli altri attraverso la conversazione.
La sapienza socratica
Per Socrate la prima condizione della ricerca è la coscienza della propria ignoranza. Quando Socrate conobbe la risposta dell'oracolo di Delfi, che lo proclamava il più sapiente di tutti, egli interpretò questo messaggio dicendo che, chi come Socrate agisce è il più sapiente e che il sapiente è colui che sa di non sapere. Questa affermazione viene interpretata come una forma di agnosticismo e come una polemica contro i naturalisti.
Domande da interrogazione
- Qual è il metodo principale utilizzato da Socrate per stimolare la ricerca della verità?
- In cosa consiste la maieutica socratica?
- Qual è l'approccio di Socrate alle definizioni nel dialogo socratico?
- Come si differenzia Socrate dai sofisti?
- Cosa significa per Socrate "conosci te stesso"?
Socrate utilizza l'ironia per far cadere l'interlocutore nel dubbio e stimolarlo alla ricerca della verità.
La maieutica consiste nell'aiutare gli intelletti a partorire il loro punto di vista, stimolando la ricerca di una propria dottrina.
Socrate utilizza il metodo del "Ti estì" per richiedere definizioni precise, mettendo in crisi l'interlocutore e conducendolo a una definizione soddisfacente.
Socrate si differenzia dai sofisti per il suo amore sofferto della verità, mentre i sofisti si concentrano su dialettica retorica e esibizionismo verbale.
"Conosci te stesso" significa che l'uomo deve chiarire se stesso attraverso la ragione e il rapporto con gli altri, abbandonando la teologia per un'indagine filosofica.