Concetti Chiave
- La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea definisce 54 articoli sui diritti umani, inclusi quelli sulla dignità, libertà, uguaglianza e giustizia.
- Il trattato di Nizza, entrato in vigore nel 2003, ha potenziato le istituzioni politiche dell'UE, ampliando le competenze legislative del Parlamento europeo.
- Esiste un acceso dibattito tra federalisti e nazionalisti riguardo al futuro dell'UE: i federalisti propongono uno Stato federale, mentre i nazionalisti preferiscono un'Unione basata su accordi intergovernativi.
- La Carta dei diritti rappresenta un avanzamento nella definizione dei diritti umani, includendo nuovi diritti per categorie specifiche e privacy.
- Il Consiglio dei Ministri dell'Unione Europea ha esteso il voto a maggioranza qualificata a più materie, grazie al trattato di Nizza.
Dopo l’approvazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione e l’approvazione del trattato di Nizza, che rafforza le istituzioni politiche dell’Unione, si è aperto in Europa un dibattito tra i federalisti, che vogliono proseguire verso la costituzione di uno Stato federale europeo, e i nazionalisti che si oppongono all’unione politica del continente.
La carta dei diritti
La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione comprende 54 articoli che definiscono i vari fondamentali come la dignità, dell’uomo, la libertà, l’uguaglianza, la solidarietà, la cittadinanza, la giustizia.
La Carta dà una definizione più avanzata dei diritti umani introducendone alcuni che si riferiscono a categorie particolari di persone, altri riferiscono ai settori della privacy.
Particolarmente acceso è stato di dibattito sui diritti sociali trattati nel capitolo sulla solidarietà.
La Carta dei diritti rappresenta il cuore della cittadinanza europea, un insieme di valori, frutto della lunga storia dell’Europa.
Il trattato di Nizza
Entrato in vigore nel 2003, ha rafforzato le competenze legislative del Parlamento europeo e ha ridiscusso il numero dei componenti della Commissione e dei due Comitati economico e delle regioni.
Per quanto riguarda il Consiglio dei Ministri ha esteso il voto a maggioranza qualificata a un numero maggiore di materie.
Nazionalisti e federalisti
Il dibattito avviato con la Dichiarazione sul futuro dell’Unione ha fatto emergere con chiarezza il fatto che nell’UE si fronteggiano due orientamenti distinti sul futuro dell’Europa.
Da un lato si distinguono i nazionalisti, che concepiscono l’Unione soprattutto come una zona di libero scambio e vogliono che la vita politica dell’UE sia regolata in prevalenza da negoziati e accordi intergovernativi e con validità limitata.
Secondo il punto di vista opposto, invece, quello dei federalisti, è necessario che gli europei sviluppino una politica comune in settori strategici come la politica estera, la difesa e la gestione dell’economia.
Proprio per questo occorre rafforzare le istituzioni dell’Unione e procedere verso la costituzione di un vero e proprio Stato federale.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea?
- Quali cambiamenti ha introdotto il trattato di Nizza?
- Quali sono le principali differenze tra nazionalisti e federalisti nell'UE?
La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea comprende 54 articoli che definiscono diritti fondamentali come la dignità, la libertà, l'uguaglianza, la solidarietà, la cittadinanza e la giustizia, rappresentando il cuore della cittadinanza europea.
Il trattato di Nizza, entrato in vigore nel 2003, ha rafforzato le competenze legislative del Parlamento europeo, ridiscusso il numero dei componenti della Commissione e dei Comitati economico e delle regioni, ed esteso il voto a maggioranza qualificata nel Consiglio dei Ministri a più materie.
I nazionalisti vedono l'UE come una zona di libero scambio regolata da accordi intergovernativi, mentre i federalisti sostengono la necessità di sviluppare una politica comune in settori strategici e rafforzare le istituzioni verso uno Stato federale.