Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Nel 1919, la legge n°1176 ha permesso alle donne di accedere a tutte le professioni e agli impieghi pubblici, con alcune eccezioni come la magistratura.
  • Il decreto del 1942 ha eliminato le restrizioni per le donne in alcune carriere scolastiche, consentendo loro di diventare presidi.
  • Dal 1945, con il decreto n°223, le donne hanno ottenuto il diritto di voto in Italia, partecipando al referendum del 1946.
  • Nel 1963, la legge n°66 ha permesso alle donne di accedere alla magistratura senza alcuna limitazione di carriera.
  • La riforma del diritto di famiglia del 1975 ha stabilito la parità assoluta tra i coniugi nella gestione famigliare e nell'educazione dei figli.

Tappe dell’emancipazione femminile in Italia

Il XX secolo ha visto la condizione della donna raggiungere una parità, almeno formale, con quella dell’uomo. Ecco le tappe più significative dell’emancipazione attraverso le leggi che sono state emanate via via:
• Legge 17 luglio 1919, n°1176: la donna può accedere a tutte le professioni e coprire tutti gli impieghi pubblici, esclusi quelli che comportano l’applicazione di poteri giurisdizionali come la magistratura o, comunque poteri di rilievo.
• Regio Decreto 13 giugno 1942, n°262: abroga le disposizioni che escludono la donna da certe carriere scolastica. Per esempio, le donne possono partecipare ai concorsi per diventare presidi
• Decreto Legislativo Luogotenenziale 10 febbraio 1945,. n°223: estende il diritto di voto alle donne. Anch’esse poterono così partecipare al referendum del 2 giugno 1946, col quale il popolo italiano scelse la forma istituzionale repubblicana Da questa data in poi, il processo evolutivo non si è più interrotto e l’uguaglianza formale e sostanziale fra i due sessi è stata ribadita da leggi e da numerose sentenze della Corte costituzionale, in ossequi a quanto stabilito dall’art. 3 della Costituzione.
• Legge 13 febbraio 1952, n°1061: detta nuove norme relative all’accesso alla carriera diplomatica. Come requisito per intraprendere la carriera diplomatica non si richiede più il fatto di essere di sesso maschile.
• Legge 9 febbraio 1963, n°66: prevede l’accesso delle donne in magistratura senza limitazione di mansioni o di svolgimento di carriera
• Legge19 maggio 1975, n°151 riguarda la riforma del diritto di famiglia che si ispira al principio di assoluta parità tra i due coniugi, escludendo ogni aprioristica prevalenza della volontà e delle scelte del marito su quelle della moglie nella gestione delle famiglie e nell’educazione dei figli.
• Legge delega, 20 ottobre 1999, ha introdotto il servizio militare femminile su base volontaria
• La Corte costituzionale con due sentenze, rispettivamente del 1968 e 1969 ha affermato l’illegittimità costituzionale degli artt. 559 e 560 del codice penale che punivano la donna per il semplice adulterio ed il marito solo per il concubinato.
Tra le iniziative assunte per completare e rendere effettivo il processo di parificazione tra uomini e donne ne va ricordata una a livello internazionale: la convenzione sull’eliminazione dei confronti della donna firmata a New York il 18 dicembre 1978, fra i cui firmatari è compresa anche l’Italia.

Da segnalare che tutte le leggi italiane in vigore, gli atti e le convenzioni internazionali che in qualche modo interessano la vita e la condizione della donna (famiglia, lavoro, ecc) sono state raccolte nel Codice donna pubblicato a cura del parlamento italiano nel 1985.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono state le principali tappe legislative dell'emancipazione femminile in Italia nel XX secolo?
  2. Le principali tappe includono la legge del 1919 che ha permesso alle donne di accedere a tutte le professioni, il decreto del 1945 che ha esteso il diritto di voto alle donne, e la legge del 1963 che ha permesso l'accesso delle donne in magistratura.

  3. Quando le donne italiane hanno ottenuto il diritto di voto?
  4. Le donne italiane hanno ottenuto il diritto di voto con il Decreto Legislativo Luogotenenziale del 10 febbraio 1945, n°223, e hanno potuto partecipare al referendum del 2 giugno 1946.

  5. Quali cambiamenti ha introdotto la legge del 1975 riguardo al diritto di famiglia?
  6. La legge del 1975 ha riformato il diritto di famiglia ispirandosi al principio di assoluta parità tra i coniugi, eliminando la prevalenza delle decisioni del marito su quelle della moglie nella gestione familiare e nell'educazione dei figli.

  7. Qual è stato il ruolo della Corte costituzionale nel processo di emancipazione femminile?
  8. La Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale degli articoli del codice penale che punivano la donna per adulterio e il marito solo per concubinato, contribuendo così al processo di parificazione tra uomini e donne.

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