Concetti Chiave
- Il corpo elettorale, costituito da cittadini maggiorenni, detiene i poteri sovrani attraverso elezioni e democrazia diretta.
- La sovranità statale è limitata da fattori tecnologici e globalizzazione, complicando il controllo sulla circolazione di informazioni e risorse.
- Evoluzioni nell'ordinamento internazionale post-Secondo dopoguerra introducono limiti giuridici, includendo protezione dei diritti umani e ingerenza umanitaria.
- Nonostante i limiti, la sovranità rimane valida poiché le restrizioni sono considerate volute dal popolo attraverso il potere costituente.
- Lo stato federale, come modello, distribuisce la sovranità tra stato centrale e stati federati, creando un ordinamento complesso con una sola costituzione.
Indice
Il corpo elettorale e la sovranità
Il popolo, o meglio, il corpo elettorale (il quale non coincide con tutto il popolo, essendo costituito dai soli cittadini maggiorenni cui è riconosciuto il diritto di voto) è il titolare dei poteri sovrani (esso elegge gli organi dello stato e degli altri enti territoriali e decide attraverso istituti di democrazia diretta).
Limiti alla sovranità statale
Ma la sovranità dello stato non ha più le caratteristiche di assolutezza che i vecchi stati nazionali rivendicavano. L’esercizio del potere sovrano incontra limiti crescenti:
• limiti di fatto derivanti dallo sviluppo delle tecnologie informatiche e dai processi di globalizzazione, che rendono difficile il controllo degli stati sia sulla circolazione delle informazioni sia sulla circolazione delle risorse prodotte nel proprio territorio (tanto che si parla di crisi di legittimazione dello stato e, in particolare, dello «stato nazione», quello nel quale ordinamento giuridico sovrano e comunità nazionale coincidono);
• limiti giuridici derivanti dall’evoluzione, a partire in particolare dal Secondo dopoguerra, dell’ordinamento internazionale, che mira non più solo ad assicurare la coesistenza fra stati ma considera fra i propri soggetti, oltre agli stati e alle organizzazioni internazionali, anche i popoli e i singoli individui, da proteggere in nome dei diritti umani (tanto che si parla di ingerenza umanitaria, contrapponendola al tradizionale principio di non ingerenza negli affari interni di uno stato).
Evoluzione del concetto di sovranità
Nonostante tali limiti, la categoria della sovranità rimane ancora valida poiché si può presupporre, almeno dal punto di vista del diritto interno, che in linea di principio le limitazioni alla sovranità dello stato siano volute dal popolo stesso nell’esercizio del potere costituente.
Sembra contraddire lo schema classico della sovranità lo stato federale. Il primo esempio è offerto storicamente dagli Stati Uniti (con la Costituzione del 1787), cui seguirono la Svizzera nel 1848 e il Secondo Reich tedesco nel 1871; il modello federale si è poi diffuso in altre parti del mondo. Esso realizza un ordinamento complesso in cui la sovranità è distribuita a due livelli di governo, quello dello stato federale e quello degli stati federati, ciascuno con una propria costituzione. In realtà, il processo di unificazione federale (da foedus, patto) dà vita a un nuovo stato; la costituzione federale si pone come fonte di legittimazione di tutti i poteri pubblici, anche di quelli degli stati federati. In poche parole: vi è un solo popolo, un solo potere costituente, una sola costituzione, un solo stato.
Domande da interrogazione
- Quali sono i limiti principali alla sovranità statale secondo il testo?
- Come si contrappone lo stato federale al concetto classico di sovranità?
- Perché la categoria della sovranità rimane ancora valida nonostante i limiti?
I limiti principali alla sovranità statale sono di fatto, derivanti dallo sviluppo delle tecnologie informatiche e dalla globalizzazione, e giuridici, derivanti dall'evoluzione dell'ordinamento internazionale che include la protezione dei diritti umani.
Lo stato federale contraddice lo schema classico della sovranità distribuendo il potere a due livelli di governo, quello federale e quello degli stati federati, con una costituzione comune che legittima tutti i poteri pubblici.
La categoria della sovranità rimane valida perché le limitazioni alla sovranità dello stato sono considerate volute dal popolo stesso nell'esercizio del potere costituente, almeno dal punto di vista del diritto interno.