Concetti Chiave
- La democrazia garantisce la libertà di espressione, partecipazione politica e diritti personali come il voto e la libertà di religione.
- Il sistema democratico si basa sul suffragio universale e sul pluralismo politico, con decisioni prese in parlamento a maggioranza.
- In Italia, la democrazia ha sostituito la monarchia nel 1946, stabilendo una repubblica dove il potere appartiene al popolo.
- La democrazia moderna è rappresentativa, con cittadini che eleggono rappresentanti per prendere decisioni in loro nome.
- L'articolo 1 della Costituzione italiana afferma che la sovranità appartiene al popolo e che la repubblica è fondata sul lavoro.
La democrazia
Ogni uomo deve essere libero di vivere ed esprimersi liberamente all’interno della società (in base a diritti quali la libertà personale, la libertà di pensiero, la libertà di religione). Ogni uomo deve anche essere libero di partecipare attivamente alle scelte che determinano il governo dello Stato al quale appartiene, e deve essere libero di partecipare alla vita pubblica, ricoprendo incarichi ed eleggendo i propri rappresentanti (diritto di voto).
Per affermare questi principi sono occorsi molti decenni e il sacrificio di molti uomini, e, ancora oggi, non tutti gli Stati nel mondo li hanno accettati e applicati. Quelli che li hanno accettati e applicati sono i cosiddetti “Stati democratici”. in una democrazia nessuno ha il potere assoluto, nessuno può imporre agli altri la propria volontà: tutti indistintamente (i semplici cittadini, così come lo stesso capo dello Stato) devono osservare le regole che la comunità liberamente si è data e che lo Stato ha il dovere e l’autorità di far rispettare.
Nel corso del Novecento, sulla spinta dei movimenti e dei partiti popolari, a partire dall’Europa occidentale e dall’America del Nord si è andato affermando il sistema democratico. Questa forma di Stato è basata su due principi:
• tutti i cittadini, uomini e donne, hanno diritto di votare e di essere eletti (suffragio universale);
• le idee, i programmi e gli interessi delle diverse forze sociali sono rappresentati da più partiti (pluralismo) e trovano sbocco in parlamento (l’assemblea delle persone liberamente elette), dove le decisioni sono prese a maggioranza. La minoranza (detta anche opposizione) ha diritto di manifestare le sue opinioni, di agire per diventare maggioranza e, se questo avviene, di assumere la guida del governo (alternanza ai potere).
L’Italia ha accettato e applicato questi principi e, pertanto, è una nazione democratica.
L’articolo 1 della nostra Costituzione ci dice alcune cose importanti. La prima è che l’Italia è una repubblica.
Sino al 1946 l’Italia è stata una monarchia, da quella data il popolo italiano ha deciso che diventasse una repubblica. Questo ha significato che da allora non esiste più una persona, come il sovrano, che soltanto per nascita è superiore agli altri italiani.
La nostra repubblica, inoltre, è democratica. La parola “democrazia” deriva dal greco e significa”governo del popolo”. Il potere appartiene al popolo, e il popolo italiano, nel nostro caso, vota liberamente per esprimere la propria volontà.
Nelle assemblee della Grecia antica il popolo esercitava direttamente il potere: la democrazia greca era una democrazia diretta. Invece, negli Stati moderni, e tra questi l’Italia, il popolo elegge i propri rappresentanti. Tali rappresentanti partecipano alle assemblee e prendono decisioni in nome del popolo. Questo tipo di democrazia si chiama”democrazia rappresentativa”.
La sovranità (cioè il potere), si afferma ancora nell’articolo 1 della Costituzione, appartiene al popolo e non può essergli tolta in alcun modo. Di conseguenza nessuno può esercitare un potere se questo non gli è stato affidato dal popolo nei modi che la Costituzione prevede.
Nel primo comma si dice anche che la repubblica è”fondata sul lavoro”. Questo non significa che tutti debbano obbligatoriamente lavorare. Si è voluto solo affermare che il benessere di uno Stato deriva dal lavoro dei componenti della comunità.
Domande da interrogazione
- Quali sono i principi fondamentali di una democrazia secondo il testo?
- Come si è evoluto il sistema democratico nel corso del Novecento?
- Cosa significa che l'Italia è una repubblica democratica?
- Qual è la differenza tra democrazia diretta e democrazia rappresentativa?
- Cosa implica l'affermazione che la repubblica è "fondata sul lavoro"?
I principi fondamentali di una democrazia includono la libertà personale, la libertà di pensiero, la libertà di religione, il diritto di voto e il pluralismo politico.
Il sistema democratico si è affermato nel corso del Novecento grazie ai movimenti e partiti popolari, inizialmente in Europa occidentale e America del Nord, basandosi su suffragio universale e pluralismo.
Significa che l'Italia è governata dal popolo attraverso rappresentanti eletti, senza un sovrano, e che il potere appartiene al popolo, come stabilito dalla Costituzione.
Nella democrazia diretta, il popolo esercita direttamente il potere, mentre nella democrazia rappresentativa, come in Italia, il popolo elegge rappresentanti che prendono decisioni in suo nome.
Implica che il benessere dello Stato deriva dal lavoro dei suoi cittadini, senza obbligo di lavoro per tutti, ma riconoscendo il lavoro come base del progresso comunitario.