Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il rafforzamento della posizione del governo in parlamento è stato favorito da prassi politiche e prerogative giuridiche riconosciute a livello costituzionale e parlamentare.
  • La collaborazione tra governo e parlamento è essenziale nel parlamentarismo, specialmente tra il governo e la sua maggioranza parlamentare.
  • In Italia, la posizione del governo in parlamento è storicamente meno forte rispetto a quella di altri paesi europei.
  • La Costituzione italiana concede al governo diritti limitati riguardo ai lavori parlamentari, come la partecipazione alle riunioni e la possibilità di influire sull'ordine del giorno.
  • La Costituzione prevede condizioni per proteggere il governo da voti contrari improvvisi, senza obbligo di dimissioni in caso di battuta.

Indice

  1. Rafforzamento del governo in parlamento
  2. Collaborazione tra governo e parlamento

Rafforzamento del governo in parlamento

Nelle forme di governo parlamentari contemporanee la posizione del governo in parlamento si è rafforzata a seguito non solo di specifiche prassi e comportamenti politici, ma anche dell’attribuzione all’esecutivo di prerogative giuridiche riconosciute da fonti di diritto costituzionale e di diritto parlamentare: cioè strumenti e facoltà di cui il governo può avvalersi affinché le assemblee sostengano la realizzazione del suo programma.

Collaborazione tra governo e parlamento

Il parlamentarismo, infatti, necessita per definizione della collaborazione fra i due soggetti del rapporto fiduciario (governo e parlamento) ovvero, nei fatti, fra il governo (e in particolare il primo ministro) e la sua maggioranza.
Per decenni in Italia non è stato così e tuttora la posizione del governo in parlamento è meno forte di quella dei governi di altri paesi europei.

Qui basti ricordare che la Costituzione conferisce al governo ben poche prerogative in relazione all’andamento dei lavori parlamentari: l’art. 64.4 della Costituzione dà ai membri del governo il diritto di partecipare a qualsiasi riunione e di far udire la propria voce in qualsiasi momento; l’art. 72.3 permette al governo di ottenere, in qualsiasi fase del procedimento legislativo, che sia seguito quello normale; l’art. 77, attribuendogli il potere di decretazione d’urgenza, conferisce al governo la possibilità di incidere sull’ordine del giorno delle Camere; l’art. 94.2 e 5 pone alcune condizioni volte a evitare attacchi a sorpresa contro il governo; infine, l’art. 94.4 chiarisce che il governo non ha l’obbligo giuridico di dimettersi se viene battuto da un semplice voto contrario.

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