Concetti Chiave
- Il Capo dello Stato in Italia eredita alcune prerogative regie, come il potere di firma e di grazia, con ruoli evoluti nel contesto repubblicano.
- Le prerogative del Presidente includono la nomina di senatori e ministri e lo scioglimento delle Camere, influenzate dalla politica e dal voto popolare.
- Differenziare tra atti presidenziali e governativi è complicato dalla mancanza di indicazioni costituzionali e da pratiche non univoche.
- La controfirma di atti presidenziali varia di valore a seconda del tipo di documento, complicando ulteriormente l'interpretazione delle prerogative.
- Gli undici presidenti della Repubblica italiana hanno interpretato il ruolo con diversi livelli di attivismo e coinvolgimento politico.
Indice
Prerogative del presidente della Repubblica
Negli ordinamenti democratico-parlamentari non è difficile riconoscere una serie di attribuzioni che sono dirette figlie delle prerogative regie: il potere di firma sugli atti deliberati dal governo; il potere di grazia; il ricorso straordinario (ma il previsto parere del Consiglio di stato è vincolante). Altre si sono «trasformate» o comunque assumono nel contesto repubblicano un significato diverso: la nomina di alcuni senatori; la nomina del presidente del Consiglio e dei ministri; il potere di scioglimento delle Camere (ma in questi ultimi due casi dovendo tenere conto del voto popolare e della posizione dei partiti).
Distinzione degli atti presidenziali
Il summenzionato elenco attiene alle principali prerogative riconosciute al Presidente della Repubblica italiana, i cui atti devono essere distinti in sostanzialmente presidenziali e presidenziali in senso solo formale.
Come si fa a discernere gli uni dagli altri nel silenzio, al riguardo, della Costituzione? Come si fa ad accertare quali forme di influenza discreta e informale un meccanismo del genere permette? Come si fa, in particolare, se si tiene conto che la prassi, anche per talune fra le attribuzioni più rilevanti, non è univoca, per cui una stessa tipologia di atti è stata considerata ora governativa ora presidenziale?
Interpretazioni del ruolo presidenziale
Come ha detto la Corte costituzionale, la controfirma «assume un diverso valore a seconda del tipo di atti di cui rappresenta il completamento».
Tutto ciò spiega l’arbitrarietà di molte ricostruzioni, influenzate da circostanze contingenti e dalle preferenze istituzionali dei singoli studiosi, ma anche l’oggettiva difficoltà degli sforzi della dottrina. E giustifica il fatto che ciascuno degli undici presidenti succedutisi dal 1948 ad oggi abbia interpretato a suo modo il ruolo presidenziale, con maggiore o minore attivismo, con maggiore o minore invadenza nella sfera politica.