Concetti Chiave
- La forma di governo italiana si basa sulla separazione dei poteri, con il Parlamento, il Governo e la Magistratura che hanno rispettivamente poteri legislativo, esecutivo e giudiziario.
- Il regime parlamentare assicura la supremazia politica del Parlamento sul Governo, mantenendo un rapporto di fiducia che permette al Governo di restare in carica solo con l'approvazione del Parlamento.
- La democrazia rappresentativa italiana si realizza attraverso elezioni e partiti politici, garantendo una corrispondenza di intenti tra rappresentanti e cittadini.
- La democrazia diretta è integrata dalla possibilità del referendum abrogativo, che consente ai cittadini di esprimersi su leggi esistenti, oltre al diritto di petizione e iniziativa legislativa.
- Il diritto di voto in Italia è universale, personale, uguale, libero e segreto, garantendo a tutti i cittadini maggiorenni la possibilità di partecipare al processo elettorale.
Con l’espressione forma di governo intendiamo il modo in cui lo stato è organizzato. La forma di governo prevista dalla costituzione prevede che ci sia:
-la separazione dei poteri;
-la rappresentanza politica;
-il regime parlamentare;
-i partiti politici.
La separazione dei poteri consiste nella suddivisione del potere dello stato in tre diversi poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario e nell’attribuzione di ciascuno di essi a organi diversi e indipendenti tra di loro.
La nostra costituzione distingue il potere legislativo che è dato al Parlamento, quello esecutivo che è dato al Governo e quello giudiziario alla Magistratura. Vengono inoltre previsti anche degli organi di garanzia costituzionale: il Presidente della Repubblica che rappresenta l’unità nazionale e garantisce il buon funzionamento degli altri organi costituzionali; la Corte Costituzionale invece reprime la violazione della costituzione.
La divisione di poteri è più attenuata tra Parlamento e Governo perché entrambi hanno il compito comune di realizzare l'indirizzo politico dello stato, perciò tra questi due organi vige un rapporto di fiducia, la separazione è mantenuta netta dalla Magistratura, essa è totalmente autonoma e indipendente, dato che i giudici sono soggetti solo alla legge.
Con l’espressione “regime parlamentare” si indica un particolare collegamento tra Parlamento e Governo che assicura al primo la supremazia politica sul secondo in quanto il Parlamento è l’organo più ampio che rappresenta tutto quanto il popolo in quanto viene eletto direttamente da questo e ha compiti che sono prevalentemente deliberativi; il Governo invece è un organo più limitato il cui compito è quello di agire concretamente. Tra questi due organi c’è però un rapporto di fiducia: il Governo per poter restare in carica deve avere la fiducia del Parlamento.
Il sistema parlamentare è dunque quello in cui il Parlamento è l’organo che decide l’indirizzo politico mentre il governo ne dipende e può restare in carica solo se è in sintonia con esso
La costituzione italiana prevede la democrazia rappresentativa come modo normale di decisione politica, cioè consiste in una corrispondenza di intenti tra rappresentanti e rappresentati, quindi quando la volontà dei primi è anche quella dei secondi. Infatti la legge è deliberata in Parlamento, ma tra il Parlamento ed il popolo esistono dei collegamenti che permettono di realizzare questa corrispondenza, senza la quale non vi sarebbe la democrazia.
I mezzi necessari per garantire questo sono : le elezioni e i partiti politici.
Assieme alla democrazia rappresentativa c’è anche quella diretta, il cui strumento è il referendum abrogativo con il quale il popolo può votare per decidere se abrogare o mantenere delle leggi in vigore. IL referendum ha solo un valore correttivo rispetto alla democrazia rappresentativa, perché permette al cittadino di “correggere” le leggi eliminandole o approvandole. La costituzione attribuisce al popolo anche altri due poteri, il primo è quello della petizione tramite il quale il cittadino può chiedere provvedimenti o esporre comuni necessità (articolo 50 della costituzione); il secondo è quello dell’iniziativa legislativa con cui 50mila cittadini possono sottoporre alle camere un progetto di legge perché sia esaminato.
Si parla di democrazia anche per il diritto di voto, perché senza di esso, essa non esisterebbe. Secondo la costituzione( articolo 48) il voto è universale; personale; uguale; libero e segreto.
-Per universalità si intende che tutti i cittadini sono elettori, sia uomini che donne che hanno raggiunto la maggiore età (esistono però dei casi di limitazione del voto). Con l’espressione elettorato attivo intendiamo il diritto di essere elettore, il diritto di essere eletti è invece definito elettorato passivo.
-Per personalità del voto si intende che ciascun elettore deve far uso di persona del suo diritto e non può delegare ad altri.
-Per uguaglianza si intende che il voto di ciascun cittadino vale come quello di tutti gli altri.
-La libertà e la segretezza sono due aspetti sempre collegati al diritto di voto. La segretezza vuol dire che non deve essere possibile conoscere il voto di un elettore, per questo il diritto di voto si esercita tramite schede anonime.
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura della separazione dei poteri prevista dalla costituzione?
- Come funziona il regime parlamentare secondo la costituzione italiana?
- Quali strumenti garantiscono la democrazia rappresentativa e diretta in Italia?
- Quali sono i diritti di voto secondo la costituzione italiana?
- Quali poteri aggiuntivi sono attribuiti al popolo dalla costituzione?
La costituzione prevede la separazione dei poteri in tre distinti: legislativo, esecutivo e giudiziario, attribuiti rispettivamente al Parlamento, al Governo e alla Magistratura, con organi costituzionali indipendenti.
Nel regime parlamentare, il Parlamento ha la supremazia politica sul Governo, che deve avere la fiducia del Parlamento per restare in carica, assicurando un collegamento tra i due organi.
La democrazia rappresentativa è garantita da elezioni e partiti politici, mentre la democrazia diretta è supportata dal referendum abrogativo, che consente al popolo di decidere su leggi esistenti.
Il diritto di voto è universale, personale, uguale, libero e segreto, garantendo che tutti i cittadini maggiorenni possano votare, con il voto che ha lo stesso valore per tutti.
La costituzione attribuisce al popolo il potere di petizione e l'iniziativa legislativa, permettendo ai cittadini di chiedere provvedimenti o proporre leggi alle camere.