Concetti Chiave
- Il regime fascista terminò il 25 luglio 1943, con la revoca di Mussolini da parte del re Vittorio Emanuele III.
- Il ripristino della libertà e dei partiti politici portò alla formazione dei Comitati di liberazione nazionale.
- Il referendum del 2 giugno 1946 sancì la nascita della Repubblica italiana, superando la monarchia.
- La Costituzione italiana, promulgata il 27 dicembre 1947, entrò in vigore il 1 gennaio 1948.
- La Costituzione è caratterizzata da rigidità, democraticità e lunghezza, con numerosi articoli.
Indice
La caduta del fascismo
Il regime fascista terminò il 25 luglio 1943, quando il re Vittorio Emanuele III, revocò a Mussolini l’incarico di Capo del Governo; quando questo accadde la guerra non era ancora finita e l’Italia era ancora alleata con la Germania nazista, e nonostante ciò venne ripristinata la libertà e riapparvero i partiti politici che il fascismo aveva cancellato. Questi partiti politici si riunirono tutti nei Comitati di liberazione nazionale per collaborare alla rifondazione dello Stato dopo il crollo del fascismo.
La scelta tra monarchia e repubblica
Alla fine del fascismo ci furono due problemi.
-scelta fra monarchia e repubblica
-elaborazione di una nuova costituzione democratica
La Guerra finì il 25 aprile 1945 e l’anno seguente il popolo italiano per la prima volta fu messo in condizione di pronunciarsi democraticamente. Così il 2 giugno 1946, gli elettori furono convocati per dare un duplice voto. Per il referendum istituzionale e per l’elezione dei deputati dell’assemblea costituente. Alla fine la Repubblica prevalse sulla monarchia. Così in Italia si affermarono tre schieramenti:
-Quello cattolico della Democrazia Cristiana
-Partito Comunista
-Partito Socialista
Tra questi partiti si stipulò un patto, che non era nata dall’imposizione di una forza sulle altre come accadeva in passato.
La nascita della costituzione italiana
La Costituzione fu promulgata il 27 Dicembre 1947 ed è entrata in vigore l’1 Gennaio 1948. La Costituzione è:
-Rigida: vuol dire che non può essere modificata per mezzo di una legge ordinaria, ma richiede procedure più complesse e maggioranze più ampie.
-Democratica: che vuol dire che è stata votata da un’assemblea costituente, votata a sua volta dai cittadini.
-Lunga: appunto perché contiene molti articoli