bryanjj28
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Concetti Chiave

  • Lo Statuto Albertino, concesso da Carlo Alberto nel 1848, fu la base dell'ordinamento del Regno d'Italia dopo l'unificazione del 1861.
  • Lo Statuto era flessibile e breve, con solo 9 articoli su 81 dedicati ai diritti e doveri dei cittadini, e ispirato alla separazione dei poteri.
  • Il re deteneva il controllo dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, ma il suo potere diminuì con l'introduzione di novità parlamentari.
  • Il referendum del 2 giugno 1946, che estese il voto alle donne, segnò il passaggio dall'Italia monarchica alla repubblicana.
  • L'Assemblea Costituente, eletta lo stesso giorno del referendum, redasse la Costituzione Italiana, entrata in vigore il 1 gennaio 1948.

L'origine della Costituzione della Repubblica Italiana

Nel 1848 Carlo Alberto (1798-1849), re di Sardegna, concedeva ai suoi sudditi lo Statuto Albertino.
Il 17 marzo del 1861 si realizzava l'unificazione del Regno d'Italia. Vittorio Emanuele di Savoia (1820-1878), re di Sardegna, assumeva il titolo di re d'Italia e poneva alla base dell'ordinamento italiano lo Statuto Albertino.
Lo Statuto Albertino presentava le seguenti caratteristiche:

- era concesso perché fu dato da Carlo Alberto ai suoi sudditi;
- era flessibile perché poteva essere facilmente modificato con una legge
ordinaria del Parlamento;
- era breve perché conteneva pochi articoli riguardanti i diritti e doveri
dei cittadini (solo 9 su 81 articoli).

Lo Statuto Albertino si ispirava al principio della separazione dei poteri.
Il potere legislativo apparteneva al re e al Parlamento (composto dal Senato, i cui membri erano eletti dal re, e dalla Camera dei Deputati, i cui membri venivano eletti dai cittadini più ricchi ed istruiti).
Il potere esecutivo era del re, che nominava i ministri e poteva liberamente revocarli.
Il potere giudiziario spettava ai giudici nominati dal re.
In pratica il re controllava tutti e 3 i poteri.
Tuttavia il suo potere incominciò a diminuire per 2 ragioni;
- fu introdotta la possibilità per il Parlamento di far cadere il governo attraverso un voto di sfiducia;
- i ministri anche se nominati dal re dovevano ottenere l'approvazione del Parlamento.

Queste 2 novità resero l'Italia una monarchia parlamentare.
Lo Statuto Albertino rimase in vigore anche nel corso della Prima e Seconda Guerra Mondiale, pur subendo delle modifiche.
Il 25 aprile 1945 si realizzava la liberazione nazionale, che viene festeggiata ogni anno come Festa della Liberazione.
Il 2 giugno 1946 si svolse il referendum istituzionale, dove si chiedeva al popolo italiano di decidere tra una monarchia e una repubblica.
Per la prima volta il diritto di voto si estese alle donne.
Lo stesso giorno si tennero le elezioni per eleggere l'assemblea costituente, formata da 556 membri, che ebbero il compito di scrivere la Costituzione Italiana.
Fu nominato come capo provvisorio dell'assemblea Enrico de Nicola.
La Costituzione fu approvata il 22 dicembre 1947 e promulgata il 27 dicembre 1947.
La Costituzione entrò in vigore l'1 gennaio 1948.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano le caratteristiche principali dello Statuto Albertino?
  2. Lo Statuto Albertino era concesso, flessibile e breve, ispirato al principio della separazione dei poteri, ma in pratica il re controllava tutti e tre i poteri.

  3. Come si è evoluto il potere del re sotto lo Statuto Albertino?
  4. Il potere del re diminuì con l'introduzione del voto di sfiducia parlamentare e la necessità per i ministri di ottenere l'approvazione del Parlamento, trasformando l'Italia in una monarchia parlamentare.

  5. Quali eventi portarono alla nascita della Costituzione Italiana?
  6. Dopo la liberazione nazionale il 25 aprile 1945, il referendum del 2 giugno 1946 decise tra monarchia e repubblica, estendendo il voto alle donne, e portò all'elezione dell'assemblea costituente che scrisse la Costituzione Italiana, entrata in vigore l'1 gennaio 1948.

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