Concetti Chiave
- Il termine "democrazia" ha origini greche e significa "potere del popolo", ma storicamente non era un governo di tutti, come ad Atene.
- La democrazia ateniese era diretta, con partecipazione attiva dei cittadini, mentre le democrazie moderne sono rappresentative, delegate attraverso il voto.
- La questione delle elezioni e delle leggi elettorali è centrale: chi decide le liste elettorali e come si garantisce che chi vince sia veramente rappresentativo?
- La tutela delle minoranze è essenziale in una vera democrazia, permettendo loro di continuare a esprimere le proprie opinioni anche in caso di sconfitta elettorale.
- Una democrazia autentica richiede attenzione al processo decisionale pre-elettorale: chi elabora le proposte e come si definiscono le leggi sono domande fondamentali.
Il concetto di democrazia
Il termine “democrazia », di per sé, non ha una forte carica emozionale come lo possono avere « razzismo », « violenza », « parità di sessi ». È una parola fiacca, senza forza e parlandone, essa non suscita molto entusiasmo o almeno ne suscita dopo aver fatto una riflessione in merito. Il termine deriva dal greco “krateo” + demos”, cioè potere/comando del popolo. Come termine tecnico, esso nasce ad Atene nel V secolo a.C.
e di solito si pensa che “comando del popolo” significhi “governo di tutti”, ma ad Atene non era proprio così. Infatti, avevano diritto di partecipare al governo della città coloro i cui genitori erano entrambi ateniesi e coloro che potevano prestare il servizio militare. Pertanto erano esclusi gli stranieri, le donne, gli schiavi e non aveva compiuto diciotto anni. Quindi, come si vede, non comandavano tutti, per cui in una forma di governo in cui non tutti hanno il diritto di voto può essere chiamata una vera democrazia? Bisogna però precisare che ad Atene la democrazia era diretta nel senso che i cittadini partecipavano direttamente, mentre nelle democrazie rappresentative moderne, è soltanto attraverso il voto che eleggiamo i nostri rappresentanti al Parlamento e al Senato. Inoltre, poiché la democrazia è una tecnic,a il discorso si sposta facilmente sulle leggi elettorali. Quando andiamo a votare sono gli elettori a scegliere da chi essere rappresentati o le liste sono state già redatte dai partiti? Inoltre chi ottiene più voti è veramente il migliore o solo colui che, avendo più disponibilità finanziarie, si è potuto fare una pubblicità veramente capillare? Infine, chi perde le elezioni viene tutelato come minoranza e può ancora continuare ad esprimere le proprie idee? La questione della minoranza è assai importante perché una democrazia che possa dirsi veramente tale deve permettere alle minoranza di poter continuare ad esprimere le proprie opinioni. Tuttavia la democrazia non può essere ridotta soltanto ad una questione di sommatoria di voti. Forse, prima di arrivare al voto bisognerebbe capire in che modo si è arrivati ad elaborare un programma. Il nocciolo della vera democrazia è tutto quello che esiste prima del voto che può essere fotografato con le domande seguenti. Chi elabora le proposte e i programmi che saranno votati? Come vengono definite le leggi da votare? Esiste la partecipazione diretta dei cittadino’ Le leggi vengono calate dall’alto come al tempo del dispotismo illuminato? Se ci poniamo queste domande e cerchiamo di rispondervi ci renderemo conto se veramente i nostri interessi sono tutelati da qualcuno e se la democrazia viene realizzata pienamente oppure se costituisce ancora una lontana aspirazione.Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del termine "democrazia" e come veniva applicato ad Atene?
- Quali sono le differenze tra la democrazia ateniese e le democrazie rappresentative moderne?
- Come viene garantita la tutela delle minoranze in una vera democrazia?
- Quali domande dovremmo porci per valutare se la democrazia è pienamente realizzata?
Il termine "democrazia" deriva dal greco "krateo" + "demos", significando potere del popolo. Ad Atene, nel V secolo a.C., la democrazia era diretta, ma non tutti potevano partecipare: erano esclusi stranieri, donne, schiavi e minori di diciotto anni.
La democrazia ateniese era diretta, con partecipazione attiva dei cittadini, mentre nelle democrazie moderne i cittadini eleggono rappresentanti attraverso il voto. La questione delle leggi elettorali e della rappresentanza è centrale nelle democrazie moderne.
Una vera democrazia deve permettere alle minoranze di esprimere le proprie opinioni. La tutela delle minoranze è fondamentale per garantire che la democrazia non sia solo una questione di sommatoria di voti.
Dovremmo chiederci chi elabora le proposte e i programmi, come vengono definite le leggi, se esiste partecipazione diretta dei cittadini e se le leggi vengono imposte dall'alto. Queste domande aiutano a capire se i nostri interessi sono realmente tutelati.