
Anatomia umana è uno degli esami più difficili in assoluto del corso di laurea in Medicina, e proprio per la vastità e la complessità degli argomenti trattati, in questa facoltà generalmente viene suddiviso in più parti:
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• Anatomia umana I: comprende la storia e le nozioni generali del corpo umano tra cui quelle relative all’apparato locomotore (arti, articolazioni, muscoli, pareti, ecc) e a quello circolatorio (cuore, vasi capillari, vene, arterie, ecc).
• Anatomia umana II: comprende lo studio degli organi linfoidi ed emopoietici, l’apparato respiratorio, digerente, urinario e genitale (maschile e femminile).
• Anatomia umana III: comprende lo studio del sistema nervoso centrale e periferico e dell’apparato della sensibilità specifica (vista, udito e tegumentario) ed endocrino.
Frequentare le lezioni
Anche se la frequenza alle lezioni non sempre è obbligatoria in questo insegnamento, è comunque importante frequentare le lezioni che, oltre a rappresentare un prezioso aiuto nello studio, chiariscono anche gli argomenti specifici del programma. Inoltre, l’ascolto delle spiegazioni del docente aiuta anche a familiarizzare con il linguaggio tecnico della medicina.
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Studiare bene il manuale
Gli appunti e le dispense non bastano certo per prepararsi in modo completo. Per questo, lo studio integrale del manuale, sebbene faticoso, è assolutamente essenziale per poter superare l’esame di Anatomia umana.Un buon modo per approcciarsi allo studio è sicuramente quello di affrontare gli argomenti sul manuale procedendo di pari passo con le lezioni, in modo da avere già una prima approssimativa conoscenza del materiale. Per capire e memorizzare bene gli elementi e le funzioni che caratterizzano il corpo umano e i suoi apparati, bisogna studiare bene e senza fretta.
Inoltre, nemmeno la prima lettura può essere superficiale in quanto è opportuno iniziare sin da subito a sottolineare termini e concetti principali, anche con colori diversi, così da focalizzarli e saperli contestualizzare anche all’interno del discorso generale.
Studiare con le immagini
Lo studio teorico di anatomia umana non può assolutamente prescindere da quello delle relative immagini che aiutano a far comprendere e memorizzare anche termini tecnici che altrimenti suonerebbero semplicemente come parole vuote.Preferibili alle immagini sui manuali sono i veri e propri atlanti di anatomia che offrono dettagliate rappresentazioni in piccola e grande scala del corpo umano, arricchendole di ogni minimo particolare. È fondamentale inoltre procurarsi anche un modellino di anatomia umana per capire e memorizzare la posizione di ogni osso, organo e articolazione.
Suddividere gli argomenti di studio
Per riuscire a studiare e a comprendere anatomia umana è importante suddividere lo studio in base agli argomenti che dovranno essere disposti in ordine crescente: dagli apparati basici come quello scheletrico, muscolare e circolatorio a quelli particolari, così come dagli elementi fondamentali e generici a quelli particolari come appunto i diversi organi e le loro funzioni all’interno dei diversi apparati.
Schematizzare le nozioni
Per ricordare meglio tutti gli elementi che costituiscono il corpo umano e le connessioni che ne determinano il funzionamento, è utile fare schemi e appuntare la terminologia su un foglio, dividendo magari il materiale per argomenti. Schematizzando i concetti e la relativa terminologia infatti sarà più semplice memorizzarli.
Partecipare ad una dissezione in laboratorio
Osservare con i propri occhi ciò che si studia sui manuali è assolutamente fondamentale sia per vedere da vicino gli organi sia per comprendere in generale la composizione interna del nostro organismo e quindi la sua anatomia.Per superare questo esame basilare e propedeutico al mestiere stesso di medico, è davvero molto importante l’esperienza sul campo e le spiegazioni del chirurgo durante le dissezioni esplicative sul cadavere.
Osservare da vicino gli organi permette inoltre di confrontare ciò che si è appreso dai libri con ciò di cui realmente l’uomo è composto; se sorgono dubbi e domande inoltre, l’esperienza in laboratorio è l’occasione perfetta per chiedere chiarimenti al medico da cui si è accompagnati e istruiti.
Memorizza le parti invariabili greche o latine
La terminologia medica utilizza gran parte del lessico delle lingue classiche per eccellenza, il greco e il latino. Per aiutare la memorizzazione dei numerosi termini è utile quindi focalizzare l’attenzione sui diversi suffissi e prefissi classici che, unendosi insieme, danno vita a molta parte del vocabolario medico (ad esempio i prefissi “cardìa” che significa “cuore” e “algìa” che significa “dolore”).