
Quante ore bisogna studiare all’università per passare gli esami? È una delle domande più spinose per chi si affaccia alla vita universitaria. Tra lezioni, appelli e sessioni infinite, capire quanto tempo dedicare allo studio ogni giorno è fondamentale per non arrivare all’ultimo minuto in panico.
La verità è che non esiste un numero magico di ore: dipende dal tipo di esame, dal metodo di studio e dal ritmo personale. Tuttavia, esistono strategie e buone abitudini che possono rendere le giornate di studio più produttive, aiutandoti a trovare il giusto equilibrio tra risultati e benessere. Ecco come organizzarti al meglio.
Indice
- Segui il tuo ritmo: ogni mente è diversa
- Quante ore al giorno studia uno studente universitario?
- Come organizzare lo studio all’università
- Come studiare in modo efficace per l’università
- È meglio studiare la mattina o il pomeriggio?
- Come non perdere la concentrazione mentre si studia
- Come evitare di procrastinare lo studio
Segui il tuo ritmo: ogni mente è diversa
Uno dei primi passi per studiare efficacemente è riconoscere che ogni persona apprende in modo diverso. C’è chi riesce a concentrarsi per ore di fila e chi, invece, ha bisogno di pause frequenti. Non esiste un’unica ricetta perfetta: esiste il tuo metodo.
Dopo le lezioni o dopo una mattinata di studio, concediti una pausa vera, anche solo di un’ora, per ricaricare la mente. Una breve distrazione – che sia sport, una passeggiata o un caffè con un amico – può fare la differenza.
Quante ore al giorno studia uno studente universitario?
Non esiste un numero fisso. Tuttavia, in media, 4-5 ore al giorno possono essere una buona base, purché ben distribuite e intervallate da pause. Una full immersion da 8 ore senza interruzioni non è sostenibile (né efficace) sul lungo periodo. È meglio studiare in blocchi da 50-60 minuti, seguiti da brevi pause di 10-15 minuti, per mantenere la concentrazione alta.
Se pensi possa esserti utile, usa la tecnica del pomodoro (25 minuti di studio + 5 di pausa, dopo 4 cicli una pausa più lunga). Aiuta a mantenere la concentrazione e ti evita di perdere la cognizione del tempo.
Come organizzare lo studio all’università
Organizzare bene il tempo è fondamentale. All’università, dove le scadenze sono più flessibili rispetto alle scuole superiori, il rischio è quello di rimandare troppo e accumulare il lavoro. Per evitarlo:
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Stabilisci obiettivi giornalieri e settimanali (es. “oggi finisco il capitolo 3”, “domani faccio 20 quiz”).
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Suddividi il programma d’esame in micro-obiettivi, distribuiti su più settimane.
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Fissa delle tappe di ripasso, non solo la lettura iniziale.
Inizia a studiare almeno 3-4 settimane prima dell’esame, soprattutto se la materia è corposa. Organizzare in anticipo ti evita il panico da “ultima settimana”.
Come studiare in modo efficace per l’università
Studiare tanto non significa studiare bene. Ecco alcuni principi per rendere lo studio più efficace:
Elimina le distrazioni
Allontana il cellulare e disattiva le notifiche. Meglio ancora: tienilo fuori dalla stanza. Le distrazioni digitali sono tra i nemici principali della concentrazione.
Crea l’ambiente giusto
Studia in un luogo ben illuminato, ordinato e silenzioso. La luce naturale è l’ideale. Se non puoi usarla, opta per una lampada da scrivania con luce calda ma intensa.
Sottolinea con criterio
Non evidenziare tutto: concentrati sulle parole chiave e sui concetti essenziali. Questo ti aiuterà a ripassare in modo rapido ed efficace.
Fai schemi e mappe
Non saltare questo passaggio. Gli schemi aiutano a visualizzare i collegamenti tra concetti e migliorano la memorizzazione. Puoi farli a mano o con strumenti digitali.
È meglio studiare la mattina o il pomeriggio?
Dipende dalla tua routine, ma in generale:
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La mattina è indicata per chi è più lucido appena sveglio, ha mente fresca e meno distrazioni.
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Il pomeriggio è il momento più sfruttato dagli studenti universitari, soprattutto dopo le lezioni.
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La sera può essere utile per il ripasso leggero, ma evita di studiare fino a tardi se sai che il giorno dopo ti devi svegliare presto.
Trova il tuo momento di massima concentrazione e sfruttalo per le materie più difficili. Le ore migliori sono quelle in cui sei naturalmente più attivo.
Come non perdere la concentrazione mentre si studia
Ecco alcune strategie efficaci:
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Studia a blocchi di tempo, alternati da pause brevi.
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Cambia materia o attività ogni 1-2 ore per non annoiarti.
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Mantieni il corpo attivo: cammina durante le pause, bevi acqua, fai stretching.
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Evita multitasking: una cosa alla volta, con attenzione.
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Spegni le notifiche e tieni lontano lo smartphone.
Prova anche la musica strumentale o i rumori bianchi per isolarti dai rumori esterni e migliorare la concentrazione.
Come evitare di procrastinare lo studio
Procrastinare è un problema comune, ma spesso basta fare il primo passo per uscire da questo circolo vizioso. Aprire il libro e iniziare anche solo con qualche pagina può aiutarti a rompere l’inerzia.
È importante fissare obiettivi semplici e realistici, come completare un capitolo o svolgere qualche esercizio, invece di pianificare troppo tutto insieme. Inoltre, premiarti dopo una sessione di studio rende tutto più sostenibile.
Per evitare distrazioni, allontana il cellulare dalla tua postazione e, se ti serve, condividi i tuoi impegni con un amico: sentirti “responsabile” può aumentare la motivazione. Spesso, basta poco per partire e poi tutto diventa più facile.