martucella
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Concetti Chiave

  • I sonetti di Ugo Foscolo, scritti tra il 1798 e il 1800, esplorano temi di amore, politica e riflessioni personali con uno stile drammatico e solenne.
  • Le odi di Foscolo, come "A Luigia Pallavicini caduta da cavallo" e "All’amica risanata", celebrano la bellezza femminile e la capacità di superare le avversità.
  • Nei "Sepolcri", Foscolo critica il decreto napoleonico del 1804, esaltando la tomba come simbolo di memoria e ideali immortali.
  • La poesia di Foscolo ha una funzione eternatrice, rendendo immortali le imprese e gli ideali umani attraverso la letteratura.
  • L'opera di Foscolo sottolinea la capacità della poesia di superare i limiti della vita, mantenendo viva la memoria dopo la morte.
In questo appunto viene descritta la poetica del grande poeta Ugo Foscolo. Di seguito vengono riportati alcuni dei suoi componimenti come i sonetti, le odi e qual è la funzione eternatrice della poesia per lo scrittore.
La poetica di Ugo Foscolo: sonetti, odi e l'eternità della poesia articolo

Indice

  1. Informazioni sui Sonetti di Ugo Foscolo
  2. Informazioni sulle Odi di Ugo Foscolo
  3. Informazioni sui Sepolcri di Ugo Foscolo
  4. Funzione eternatrice della poesia di Ugo Foscolo

Informazioni sui Sonetti di Ugo Foscolo

Nel 1803 Foscolo pubblica a Milano le sue odi e i 12 sonetti precedenti ai "sepolcri". La materia dei sonetti è etica amorosa, politica. Nel primo sonetto c'è uno sfogo sostenuto da una pressione patriottica contro l'abolizione della lingua latina. Nei successivi conta ora la passione, ora lo sconforto nel riguardare la sua vita e la sua vocazione al suicidio. Mentre nei primi sonetti il poeta non riesce a domare l'urgente materia autobiografica, negli ultimi sonetti prevale la drammaticità con un tono intenso e solenne.
Foscolo inizia a comporre i sonetti a partire dal 1798 fino agli inizi del 1800. Intorno al 1802 scrive l’ode dedicata a Luigia Pallavicini dal titolo “A Luigia Pallavicini caduta da cavallo”. Successivamente Foscolo modifica alcuni degli otto sonetti scritti che li dedica al suo caro amico Giovanni Battista Niccolini. Le caratteristiche dei sonetti di Foscolo mettono in evidenza uno stile in cui si scontrano la sofferenza e la riflessione, utilizza un linguaggio teatrale, cosa che perderà pian piano con la stesura dei successivi sonetti. Le tematiche affrontate in questi sonetti sono la patria, l’allontanamento dalla propria terra, le delusioni, l’amore per la famiglia e il sepolcro.
Per ulteriori approfondimenti sulla poetica di Ugo Foscolo vedi anche qua

Informazioni sulle Odi di Ugo Foscolo

Nelle odi ogni residuo autobiografico viene eliminato. C'è in essi una suggestiva contemplazione di un mito luminoso: la bellezza. Le due odi più importanti sono:

  1. “A Luigia Pallavicini caduta da cavallo”
  2. “All’amica risanata”

Nella prima ode, Foscolo è nella città di Genova, a quel tempo invasa dalla potenza austriaca e in quel contesto Luigia Pallavicini scivola dal proprio cavallo e si fa male e ciò la segnerà per sempre. Attraverso questa ode scritta per la donna, Foscolo cerca di augurarle una pronta guarigione, dicendole che anche la dea Diana era rimasta ferita a causa di una caduta ma, nonostante ciò, riuscì a riacquistare la sua bellezza. Invece la seconda ode è più particolare perché la protagonista è l’amore di Foscolo, una donna che è riuscita a riscattarsi dopo aver vissuto una grave malattia. Questo componimento celebra ed eleva la bellezza di questa donna, simbolo della femminilità e della bellezza, diventata una cura per le sofferenze degli uomini.
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Informazioni sui Sepolcri di Ugo Foscolo

L'occasione alla composizione dell'opera venne a Foscolo dal decreto di Napoleone del 1804 che imponeva di seppellire i cadaveri fuori dall'abitato dei comuni in cimiteri sotto lapidi (editto di San Claud). Dapprima Foscolo, che negava l'immortalità dell'anima, sembrava approvare tale decreto. Poi, invece, vide nella disposizione un'offesa, c'è quella vitale illusione creata dal sepolcro per la quale il superstite crede di vivere con il trapassato. L'illusione vale a dare senso alla vita a ridare valori a quegli ideali. Solo l'illusione tiene in vita una corrispondenza di amorosi affetti. Il Foscolo muovendo dalla constatazione che le tombe sono inutili perché l'uomo non viene dopo la morte del corpo, conta l'illusione come la forza della vita dei mortali. Foscolo celebra la tomba come testimonianza della memoria del tempo e infine canto il sepolcro dei grandi e dei magnanimi. Nei sepolcri è contenuta tutta l'idealità del Foscolo, i pensieri della sua vita. Qui vive tutta la sua personalità. Nei sepolcri vedremo la funzione eternatrice della poesia, l'immortalità viene data dalla poesia.
La poetica di Ugo Foscolo: sonetti, odi e l'eternità della poesia articolo
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Funzione eternatrice della poesia di Ugo Foscolo

Tra le tematiche affrontate da Ugo Foscolo non bisogna dimenticare il ruolo della poesia come eternatrice della vita. È un elemento costante che lo scrittore inserisce all’intorno dei suoi componimenti e che arricchisce sempre più nel corso della produzione. Ad esempio, partendo dalla lettera a Lorenzo Alderani si mette in evidenza la concezione che la letteratura abbia il compito di ricordare nel tempo e quindi di rendere eterne le imprese fatte dall’uomo, che ha combattuto per portare avanti ideali importanti come l’amore per la patria e per la donna e la liberà della nazione. Però la vera natura eternatrice della poesia si manifesta con la scrittura di “Poesie” avvenuta nei primi anni dell’Ottocento: infatti nelle odi a Luigia Pallavicini e all’amica Risananta, Foscolo utilizza la poesia per descrivere le donne come delle figure dalla bellezza immortale. Ma non solo: il poeta utilizza questo tema anche in altri sonetti maggiori come ad esempio “A Zacinto”, “Sepolcri” in cui esalta la funzione del sepolcro per innalzare il valore dell’uomo. In questo modo l’elevazione della poesia aiuta gli esseri viventi a “sopravvivere” anche dopo la morte nella mente di tutti gli uomini. Grazie alla poesia, quindi, la limitatezza della vita viene annullata e tutto viene ricordato in eterno senza mai essere dimenticato, come la figura di Ettore che muore per salvare la sua patria.
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Domande da interrogazione

  1. Quali sono le tematiche principali dei sonetti di Ugo Foscolo?
  2. I sonetti di Ugo Foscolo trattano tematiche come l'etica amorosa, la politica, la patria, l'allontanamento dalla propria terra, le delusioni, l'amore per la famiglia e il sepolcro.

  3. Qual è il significato delle odi di Ugo Foscolo?
  4. Le odi di Ugo Foscolo eliminano ogni residuo autobiografico e contemplano la bellezza come un mito luminoso, celebrando figure femminili e la loro capacità di riscatto e guarigione.

  5. Cosa ha ispirato "I Sepolcri" di Ugo Foscolo?
  6. "I Sepolcri" sono stati ispirati dal decreto di Napoleone del 1804 che imponeva di seppellire i cadaveri fuori dai centri abitati, spingendo Foscolo a riflettere sull'importanza del sepolcro come testimonianza della memoria e dell'illusione vitale.

  7. Come Foscolo vede la funzione della poesia?
  8. Foscolo vede la poesia come un mezzo per eternare la vita, rendendo immortali le imprese umane e celebrando ideali come l'amore per la patria e la bellezza femminile.

  9. In che modo la poesia di Foscolo contribuisce all'immortalità?
  10. La poesia di Foscolo contribuisce all'immortalità elevando le azioni e le figure umane, permettendo loro di "sopravvivere" nella memoria collettiva anche dopo la morte, come illustrato nei suoi sonetti e nei "Sepolcri".

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