beatriceinnaro
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Concetti Chiave

  • I crepuscolari, tra cui Palazzeschi e Govoni, formano una corrente letteraria del Novecento, definita da Borgese per il suo tono malinconico e stanco.
  • Questa poetica segna il tramonto della lirica dannunziana, esprimendo fallimento e debolezza, e si discosta dalla fede nei valori letterari assoluti.
  • Criticano la democratizzazione della letteratura, che trasforma l'arte in un prodotto accessibile a tutti, allontanandosi dal pubblico borghese.
  • Utilizzano una strategia di abbassamento culturale, evitando lusso e opulenza, e si focalizzano su malinconia e autoironia nei temi.
  • Adottano un linguaggio semplice e quotidiano, con rime facili e una formalità consapevolmente ridotta, riflettendo la loro inettitudine e umiltà.

Indice

  1. Origini del Crepuscolarismo
  2. Temi e Atmosfere Crepuscolari
  3. Critica alla Democratizzazione Letteraria
  4. Strategie e Stile dei Crepuscolari

Origini del Crepuscolarismo

I crepuscolari rappresentano quel gruppo di autori con uno spirito di consapevole affinità, che fondano la corrente letteraria del crepuscolarismo agli inizi del Novecento. Tra gli esponenti principali vi furono Palazzeschi, Gozzini, Gozzano e Govoni. Il nome “crepuscolari” venne coniato dal critico Giuseppe Borgese, che definì con questo aggettivo le loro poesie. Agli autori piacque il termine e lo adottarono per indicare l’intero genere letterario.

Temi e Atmosfere Crepuscolari

Viene usato, infatti, per indicare il tramonto e la fine della lirica e della poesia italiana di D’Annunzio, e quindi di una precisa epoca della letteratura italiana. Le atmosfere delle poesie crepuscolari sono vaghe, cupe, con diverse dichiarazioni di stanchezza. I poeti vivono una condizione di fallimento, di resa, rinuncia, debolezza e malattia spirituale. Sono intellettuali deboli, malati fisicamente e moralmente, pervasi da uno spiccato torpore che impedisce loro di vivere serenamente. Mentre per Pascoli e D’Annunzio, permeati dalla fede, la poesia ha un valore assoluto, i crepuscolari non hanno nessuna fede nei valori letterari, e per questo non possono opporsi alla realtà. Desiderano voltare le spalle alla società, dire no alla lirica dannunziana in quanto non hanno né la forza né la voglia di percorrere questa via poetica elaborata e complicata. Finiscono, così discostati dal mondo contemporaneo, per vergognarsi della letteratura stessa.

Critica alla Democratizzazione Letteraria

Allo stesso tempo, inoltre, criticano la democratizzazione della letteratura italiana. In quegli anni, infatti, cambia radicalmente il rapporto tra l’artista e il pubblico borghese: l’arte e la letteratura non sono più “per pochi”, ma, grazie a D’Annunzio, diventano oggetti di consumo alla portata di tutti.

Strategie e Stile dei Crepuscolari

I crepuscolari si avvallano della strategia di abbassamento, a livello culturale, tematico e linguistico. A livello culturale evitano lo sfarzo, il lusso e l’opulenza tipica della letteratura dannunziana; a livello tematico si concentrano sulla malinconia, sulla tristezza, sull’angoscia, sull’umiltà e sulla stanchezza, resi con ironia e autoironia. Il poeta, infatti, è incapace, debole e inetto, malato e inadatto alla vita; a livello linguistico, infine, usano un lessico quotidiano, semplice e discorsivo, veri liberi, rime facili (baciate) e una formalità semplice e consapevole.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le origini del crepuscolarismo e chi sono i suoi principali esponenti?
  2. Il crepuscolarismo è una corrente letteraria nata agli inizi del Novecento, caratterizzata da un gruppo di autori con affinità consapevole. Tra i principali esponenti ci sono Palazzeschi, Gozzini, Gozzano e Govoni. Il termine "crepuscolari" fu coniato dal critico Giuseppe Borgese.

  3. Quali sono i temi e le atmosfere predominanti nelle poesie crepuscolari?
  4. Le poesie crepuscolari sono caratterizzate da atmosfere vaghe e cupe, con temi di stanchezza, fallimento, resa e malattia spirituale. I poeti esprimono una condizione di debolezza e rinuncia, distaccandosi dalla società e dalla lirica dannunziana.

  5. Come si differenziano i crepuscolari nella loro strategia e stile rispetto alla letteratura dannunziana?
  6. I crepuscolari adottano una strategia di abbassamento culturale, tematico e linguistico, evitando lo sfarzo e concentrandosi su malinconia e umiltà. Usano un lessico semplice e discorsivo, con rime facili e una formalità consapevole, in contrasto con l'opulenza della letteratura dannunziana.

Domande e risposte

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