Concetti Chiave
- Corrado Govoni, nato nel 1884 a Tamara, trascorse l'infanzia nella tenuta del padre e morì ad Anzio nel 1965.
- Dopo aver abbandonato la scuola, si trasferì a Roma dove lavorò per giornali e riviste, affrontando tragedie personali come la perdita del figlio Aladino nel 1943.
- La sua poesia sperimentale, inclusa la "poesia visiva", è caratterizzata da immagini vivide e una profonda nostalgia per la campagna e la giovinezza.
- Govoni esprimeva una forte attrazione per la tristezza, trovando ispirazione in elementi melanconici della vita quotidiana e religiosa.
- Le sue opere evocano l'ambiente campestre attraverso descrizioni poetiche di paesaggi e oggetti, riflettendo il suo legame con la natura durante l'adolescenza.
Poeta, nato a Tamara ( Fe ) nel 1884, morì ad Anzio nel 1965.Trascorse gli anni della fanciullezza nella tenuta del padre.
Indice
Tragedie personali e carriera
Non studiò regolarmente; infatti abbandonò la scuola molto presto. Svolse vari mestieri prima di trasferirsi a Roma, dove si stabilì e dove collaborò con giornali e riviste.
Perdette il figlio, Aladino, ucciso dai nazisti nel 1943, nell’eccidio delle fosse Ardeatine.Stile poetico e influenze
Aperto alle novità sperimentò nuovi modi di fare poesia, come la “ poesia visiva “.
La sua poesia, densa di colori, immagini ed effetti sonori è incentrata sulla nostalgia della campagna, sul rimpianto della giovinezza e sulla coscienza della vita come dolore.
Poetica:
L’attività artistica di Corrado Govoni si estende per circa mezzo secolo. Del 1903 è la raccolta “ Le Fiale “ da cui è tratto il componimento qui riportato.
Confessioni e ispirazioni
L’artista in una lettera del 1904 scritta ad un suo amico così confidava: “ Ho sempre amato le cose tristi, la musica girovaga, i canti d’amore cantati dai vecchi nelle osterie, le preghiere delle suore, i mendichi pittorescamente stracciati e malati, i convalescenti, gli autunni melanconici pieni di addii, le primavere nei collegi quasi timorose, le campane magnetiche, le chiese dove piangono indifferentemente i ceri, le rose che si sfogliano sugli altarini nei canti delle vie deserte in cui cresce l’erba; tutte le cose tristi della religione, le cose tristi dell’amore, le cose tristi del lavoro, le cose tristi delle miserie. “
Temi ricorrenti e osservazioni
Infatti, le sue opere sprigionano questa tristezza che sembra andare a ricercare in tutte le cose. Attento osservatore del mondo che lo circonda, Covoni descrive oggetti e paesaggi evocandoli poeticamente attraverso immagini e colori; crea suggestioni e sensazioni derivanti soprattutto dall’ambiente campestre. Patrimonio esistenziale e culturale dell’artista che ha vissuto una agiata adolescenza proprio in campagna, nella fattoria del padre.
Domande da interrogazione
- Quali eventi personali hanno influenzato la carriera di Corrado Govoni?
- Quali sono le caratteristiche distintive dello stile poetico di Govoni?
- Quali temi ricorrenti si trovano nelle opere di Govoni?
Corrado Govoni ha vissuto tragedie personali significative, come la perdita del figlio Aladino, ucciso dai nazisti nel 1943, che hanno influenzato profondamente la sua carriera e la sua poesia.
Lo stile poetico di Govoni è caratterizzato da una poesia densa di colori, immagini ed effetti sonori, incentrata sulla nostalgia della campagna, il rimpianto della giovinezza e la coscienza della vita come dolore.
Le opere di Govoni sprigionano una tristezza che egli ricerca in tutte le cose, descrivendo poeticamente oggetti e paesaggi attraverso immagini e colori, con un forte legame all'ambiente campestre della sua giovinezza.