melody_gio
Genius
6 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Il Cantico delle Creature di San Francesco d'Assisi è il testo poetico letterario più antico della letteratura italiana, scritto intorno al 1224.
  • Il componimento, noto anche come Cantico di Frate Sole, è una preghiera che loda Dio e le sue creature, utilizzando la natura come simbolo di ringraziamento.
  • Scritto in volgare umbro con influssi toscani e francesi, il Cantico contiene parole latine che conferiscono al testo una potenza spirituale e testimoniano la transizione linguistica dell'epoca.
  • I latinismi nel testo comprendono congiunzioni e vocaboli religiosi, che evidenziano l'influenza del latino ecclesiastico, ancora dominante negli ambienti religiosi.
  • La struttura del Cantico è divisa in cinque blocchi tematici: lode a Dio, il firmamento, gli elementi, l'uomo e infine la chiesa, con una sintassi semplice e numerosi aggettivi.
Questo appunto ha l’obbiettivo di individuare e analizzare le parole latine presenti all’interno del Cantico delle Creature, componimento in versi scritto da San Francesco d’Assisi, che in questo caso veste i panni del poeta, nella prima metà del Duecento. Il componimento è il più antico della letteratura italiana, per questo pur essendo scritto in volgare presenta ancora molti influssi della lingua latina.
Latinismi nel cantico delle Creature di San Francesco articolo

Indice

  1. Testo dell'opera
  2. Il cantico delle creature
  3. Parole latine del Cantico delle Creature
  4. Analisi del Cantico

Testo dell'opera

Il testo del Cantico delle Creature si presenta così
Altissimu, onnipotente, bon Signore, tue so’ le laude, la gloria e ’honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimo, se konfàno et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie mi’ Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui.

Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore,de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle, in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte, et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore, et sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quelli che ’l sosterrano in pace, ca da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò scappare: guai a quelli che morrano ne le peccata mortali;
beati quelli che trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no ’l farrà male.
Laudate et benedicete mi’ Signore’ et ringratiate et serviateli cum grande humilitate
per ulteriori approfondimenti sul cantico di Frate sole vedi anche qua

Il cantico delle creature

Il cantico delle creature, è un componimento poetico scritto da San Francesco d’Assisi, intorno al 1224, noto anche con il nome di Cantico di Frate sole. Questo componimento risulta essere di particolare importanza poiché è il testo poetico letterario più antico della letteratura italiana di cui si conosca l’autore. L’opera è una lode a Dio e alle creature da lui generate, si presenta come una preghiera che servendosi della natura ringrazia e loda Dio per tutto ciò che ha creato per gli uomini.
per ulteriori approfondimenti su san Francesco vedi anche qua

Parole latine del Cantico delle Creature

Il Cantico delle creature essendo stato scritto all’inizio del Duecento è scritto in volgare, in particolare in volgare umbro, con influssi toscani e francesi. Proprio per il fatto che il componimento è stato scritto in un momento di transizione tra il latino e il volgare italiano, sono presenti nel testo alcune parole tipicamente latine, come ad esempio: quali et, cum, honore, frate, nocte, ello, iocundo. Alcuni dei latinismi presenti sono, però, strettamente grafici, dovuti, infatti a degli errori di lettura come la dentale doppia ct nei termini tucte e fructi. Le parole latine risultano di particolare importanza nel testo del Cantico delle creature di San Francesco, poiché gli infondono una potenza spirituale notevole, che caratterizza il componimento come preghiera, ciò testimonia, come già accennato che ancora il volgare sia nelle sue fasi originali e che il latino viene ancora utilizzato, soprattutto negli ambienti ecclesiastici, in cui il latino è tutt’ora la lingua ufficiale. In questo caso però si parla di latino ecclesiastico, che si differenzia da quello classico, sicuramente più vicino a quello usato da San Francesco nel suo Cantico.
Dalla lettura e dall’analisi possiamo notare che i latinismi presenti nel testo sono in gran parte le congiunzioni come:

  • “et, honore”
  • “cum”
  • “per”
  • "et…et…et"

Altri latinismi sono invece i vocaboli che rimandano alla sfera religiosa come:

  • "peccata"
  • "laude"
  • "tue sanctissime voluntati"
  • "altissimu"
  • con desinenza finale -u è un latinismo molto diffusa, il quale ha una vera e propria influenza di tipo dialettale

Abbiamo poi altri latinismi come:

  • "mentovare"
  • "tucte"
  • "spetialmente"
  • "clarite er pretiose"
  • "significatione"
  • "aere"
  • "infirmitate"
Latinismi nel cantico delle Creature di San Francesco articolo
  • "nubilo"
  • : dal latino nubilum che tradotto in italiano significa "nuvoloso";
  • "aqua"
  • : è un latinismo che significa acqua e che nel testo seguente serve per fare una descrizione della Madonna, la quale viene vista come casta, preziosa ed umile;
  • "frate, nocte, ello, iocundo"
  • : latinismi;
  • "serviateli"
  • : è un latinismo che significa in italiano "serviteli".
per ulteriori approfondimenti sul latino vedi anche qua

Analisi del Cantico

Il componimento ha la forma di prosa ritmica assonanzata ed essendo un cantico, con molta probabilità era accompagnato dalla musica, composta dallo stesso San Francesco. La sintassi dell’opera è semplice, presenta numerosi aggettivi. I versi sono raggruppati in blocchi tematici facilmente individuabili dal lettore. San Francesco divide il Cantico in cinque blocchi: il primo è la lode assoluta a Dio; il secondo al firmamento; il terzo dedicato agli elementi; il quarto all’ uomo; e il quinto e ultimo alla chiesa.
per ulteriori approfondimenti sul genere della canzone vedi anche qua

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza storica del Cantico delle Creature?
  2. Il Cantico delle Creature è il testo poetico letterario più antico della letteratura italiana di cui si conosca l’autore, scritto da San Francesco d’Assisi intorno al 1224.

  3. Quali sono alcuni esempi di parole latine presenti nel Cantico delle Creature?
  4. Alcuni esempi di parole latine nel Cantico includono "et", "cum", "honore", "peccata", "laude", "tucte", "frate", "nocte", e "serviateli".

  5. In che modo il Cantico delle Creature riflette la transizione linguistica dal latino al volgare?
  6. Il Cantico delle Creature, scritto in volgare umbro con influssi toscani e francesi, mostra la transizione dal latino al volgare italiano, includendo latinismi che conferiscono al testo una potenza spirituale.

  7. Come è strutturato il Cantico delle Creature?
  8. Il Cantico è diviso in cinque blocchi tematici: la lode a Dio, il firmamento, gli elementi, l’uomo, e la chiesa, con una sintassi semplice e numerosi aggettivi.

  9. Qual è il significato dei latinismi nel contesto del Cantico delle Creature?
  10. I latinismi nel Cantico delle Creature infondono al testo una potenza spirituale e testimoniano l'uso del latino ecclesiastico, che differisce dal latino classico, riflettendo l'influenza della lingua latina negli ambienti ecclesiastici.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community