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Concetti Chiave

  • I miti cosmogonici rappresentano racconti e teorie elaborati da diverse culture per spiegare la nascita dell'universo e della Terra, integrando elementi di verità scientifica e storie religiose.
  • Il Popol Vuh dei Maya descrive l'origine del mondo come un vuoto cosmico, sottolineando l'importanza dell'acqua come principio di vita, con un testo sacro ricostruito dalle tradizioni orali dopo la sua distruzione.
  • La cosmogonia greca inizia con il Caos, un disordine primordiale che genera divinità, culminando con la nascita di Zeus e la creazione di un cosmo ordinato.
  • Nel cristianesimo, la cosmogonia è vista come un atto divino, con Dio che crea il mondo e l'umanità in sette giorni, culminando nella storia di Adamo ed Eva nel paradiso terrestre.
  • Ciascuna di queste tradizioni cosmogoniche riflette le credenze culturali e religiose di diverse civiltà, ognuna con la sua interpretazione unica dell'origine della Terra e della vita.
Questo appunto di Italiano per le scuole spiega in modo dettagliato cos'è il racconto della creazione della terra e quali sono i miti che trattano l'argomento.
Origini del mondo: i miti delle origini nelle principali civiltà antiche articolo

Indice

  1. Il mito della creazione - La Cosmogonia
  2. I Maya e le origini del mondo
  3. Caos e creazione - La cosmogonia greca
  4. Il paradiso perduto - La cosmogonia del cristianesimo

Il mito della creazione - La Cosmogonia

Da sempre e per sempre l'uomo cercherà di scavare più affondo nel passato della terra cercando di arrivare al primo attimo di vita del pianeta che ci ospita.

Se ci riuscirà mai oppure no è ancora da scoprire. Di sicuro sono state formulate moltissime ipotesi che riformulano il primo attimo di vita del pianeta terra, primo tra tutte "The BigBang Theory", la teoria della grande esplosione che ha generato il pianeta. Ognuna di queste teorie, scientifiche, religiose o di altro genere, vengono comunemente classificate con il termine miti cosmogonici, ossia quel complesso di miti, racconti e teorie elaborati da ogni popolo sulla base della loro cultura e evoluzione, che descrivono la nascita e la creazione dell'universo della terra e dei suoi abitanti. Il termine cosmogonia deriva dall'unione di due vocaboli greci: κόσμος (kosmos) "mondo" e γονή(genesis) "nascita". Questi miti sono stati presenti in quasi tutte le culture delle popolazioni della terra, rappresentando delle tradizioni culturali e religiose che hanno fondato i valori di un'intera società. Nonostante nell'immaginario comune il termine "mito" si riferisca a storie false o fantasiose, i popoli spesso accomunavano questo termine anche a storie più veritiere o con un fondamento di verità scientifica. Così è per il mito della creazione.
Per ulteriori approfondimenti sul Big Bang vedi anche qua

I Maya e le origini del mondo

Nei miti di creazione, terra, cielo, sole e mare vengono raccontati nel loro primo apparire. A volte siamo di fronte a una creazione dal nulla ad opera di un essere che sta prima di tutte le cose, come nel caso di Taikò-mol, o del Dio onnipotente della Genesi; altre volte invece gli elementi della natura costituiscono un’indissolubile sintesi di forza naturale e divinità personale, come viene narrato nella Teogonia dei greci, dove la terra e il cielo, nella loro duplice realtà di entità naturali e divinità personali, formano una coppia e generano figli, popolando di cose e di dèi il mondo appena creato.
Questo mito della creazione del mondo, elaborato dal popolo Maya, prende vita con la presentazione di un universo vuoto e grandioso, di una condizione che sta "prima di tutto" e può essere descritta solo in accezione negativa, come vuoto cosmico, senza vita o attività. Nulla esiste, eppure qualcosa già c’è, qualcosa di informe e di muto: il cielo come un immenso contenitore del nulla, un’acqua immota, principio di vita, senza vita. Si accampa con forza la sensazione del vuoto, dello spazio infinito, del silenzio e dell’immobilità: come il moltiplicarsi di una mancanza. L’unica cosa ad avere una consistenza materica è l’acqua, come se i creatori del mito sapessero intuitivamente ciò che noi, oggi, sappiamo scientificamente: che la vita organica ha la sua origine prima nell’acqua.
Il testo è tratto dal Popol Vuh, espressione della lingua maya che si può tradurre in "Il libro della comunità": conteneva una redazione scritta (eseguita in un tempo anteriore alla conquista europea) del patrimonio mitologico dei Maya, una popolazione india dell’America centrale. Il libro andò distrutto durante la conquista, o durante le persecuzioni che seguirono. Quello che oggi leggiamo è la ricostruzione dell’antico testo scritto dal popolo Vuh, condotta in base ai ricordi di alcuni membri del popolo Maya, che avevano raccolto e tramandato la tradizione per via orale. Il volume di questo popolo era per loro evidentemente un libro sacro, per questo motivo veniva imparato a memoria da alcune di persone di rango superiore, probabilmente sacerdoti o magistrati. Il popola Maya è famoso per essere stato tra i primi popoli antichissimi ad aver studiato la cosmogonia e ad aver condotto delle ricerche scientifiche e astronomiche a riguardo; infatti, i Maya vengono ricordati anche per aver predetto la fine del mondo, ossia la sua distruzione insieme a tutti gli esseri viventi.

Caos e creazione - La cosmogonia greca

I greci sono da sempre il primo popolo ad aver idealizzato e strutturato una cosmogonia gerarchica, con un creatore onnipotente: secondo la mitologia greca, in principio c'era il Caos, un guazzabuglio di universo disordinato e colmo di materia ancestrale; questo disordine veniva raffigurato e personificato in una divinità, capace di generare figli. La maggior parte dei figli del Caos divennero a loro volta divinità, benevole o malevole, sicuramente capricciose e molto simili agli uomini, gli dèi conosciuti ancora oggi.
Per primo nacque Destino, dai voleri imperscrutabili. Videro la luce poi altri suoi fratelli, personificazioni di entità naturali: Erebo, abisso senza fondo; Notte, buia e minacciosa, ma portatrice di riposo; le Parche, ministre del fato; la Discordia e la Vecchiaia; Concordia, Giorno, Urano e Gea (cioè la Terra). Dall'unione di Gea e Urano nacquero altre entità, tra cui i Titani (Oceano e Cronos) e i Ciclopi. Cronos diede vita a Zeus, il re degli dei.
Così cessò il guazzabuglio del Caos e dal Caos si delineò il primo Cosmo (l’ordine): ecco come nasce la cosmogonia greca.
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Il paradiso perduto - La cosmogonia del cristianesimo

Il cristianesimo definisce la cosmogonia come Teologia, ossia prevede che vi sia una divinità superiore e sempiterna, preesistente all'ordine naturale delle cose create, che abbia generato l'universo attraverso la sua sola volontà.
La Creazione è un elemento fondante per la fede cattolica, secondo cui il mondo e tutti gli esseri animati e inanimati sono stati creati da Dio. I testi antichi che trattano l'argomento della Genesi del mondo sono contenuti nella Bibbia e si dividono in due testi.
Tutta la creazione, la luce, le stelle, il cielo fino a ogni essere animano e inanimato sulla terra sono il frutto dell'unione tra polvere e soffio divino. Questa combinazione di elementi ha dato vita all'umanità. La creazione del mondo fu progettata e attuata da Dio con l'unico obiettivo di rallegrare l'onnipotente attraverso la visione della meravigliosa natura e dell'ambiente della terra. Successivamente, l'uomo e la donna furono creati come riflesso della potenza di Dio, che tutto può, per amare e amministrare i beni e le meraviglie del creato offrendo preghiere a Dio. La creazione della terra avvenne in 7 giorni, ma solo l'ultimo giorno Dio si fermò e contemplò la sua creazione, godendo della vista delle sue bellezze. Adamo (il primo uomo) e Eva (la prima donna) sarebbero dovuti rimanere gli unici abitanti del pianeta, chiusi nell'Eden, il paradiso terrestre. Ma così come si genera il bene, si genera anche il male: crebbe quindi anche il diavolo, che sotto false sembianze, corruppe i due ingenui umani. Dio, per punirli per la loro disobbedienza, li scaraventò tra la natura selvaggia e il mondo reale, dando vita al pianeta così come lo conosciamo oggi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato del termine "cosmogonia"?
  2. La cosmogonia si riferisce al complesso di miti, racconti e teorie che descrivono la nascita e la creazione dell'universo, della terra e dei suoi abitanti, derivando dai termini greci κόσμος (kosmos) "mondo" e γονή (genesis) "nascita".

  3. Come descrivono i Maya l'origine del mondo?
  4. I Maya descrivono l'origine del mondo come un universo vuoto e grandioso, un vuoto cosmico senza vita, dove l'unica cosa con consistenza materica è l'acqua, intuendo che la vita organica ha origine nell'acqua.

  5. Qual è la visione greca della creazione del mondo?
  6. La cosmogonia greca inizia con il Caos, un universo disordinato e colmo di materia ancestrale, da cui nascono divinità come Erebo, Notte, e Gea, che insieme a Urano generano altre entità come i Titani e Zeus, delineando il primo Cosmo.

  7. Come viene descritta la creazione nel cristianesimo?
  8. Nel cristianesimo, la creazione è vista come un atto di volontà divina, dove Dio crea il mondo e tutti gli esseri in sette giorni, culminando con la creazione di Adamo ed Eva, che riflettono la potenza di Dio.

  9. Qual è il ruolo del Popol Vuh nella cultura Maya?
  10. Il Popol Vuh è un testo sacro per i Maya, contenente il patrimonio mitologico del popolo, tramandato oralmente e ricostruito dopo la distruzione durante la conquista europea, rappresentando una fonte fondamentale della loro cosmogonia.

Domande e risposte

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