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Concetti Chiave

  • La poesia di Pascoli esplora i segreti nascosti della natura e rivela le ossessioni umane, trasformando eventi personali in riflessioni universali sul male e l'angoscia.
  • Pascoli utilizza la poesia come un mezzo puro e disinteressato per esprimere messaggi sociali impliciti, promuovendo la pace e la solidarietà umana attraverso una forma di socialismo umanitario.
  • Il concetto del "fanciullino" rappresenta una voce interiore infantile che permette al poeta di percepire le cose come se fossero nuove, svelando la verità nascosta sotto la superficie.
  • I componimenti di Pascoli sono caratterizzati da un simbolismo profondo e una sintassi frammentata, che riflettono il rifiuto di un ordine logico e l'enfasi sulla sensazione immediata.
  • Temi di morte, separazione e rinascita pervadono le poesie di Pascoli, con immagini naturali che evocano sentimenti di perdita e desiderio di un "nido" sicuro.

1.

Indice

  1. Il poeta e la natura
  2. Ossessioni e misteri del poeta
  3. Tragedia familiare e male universale
  4. Baluardi contro le forze minacciose
  5. Difesa dalla novità esterna
  6. Poesia pura e disinteressata
  7. Distacco politico e socialismo
  8. Socialismo e fragilità umana
  9. Fede umanitaria e pace sociale
  10. Solidarietà e valori fondamentali
  11. Protezione del nido e nazione
  12. Voce fanciulla e poesia
  13. Conoscenza alogica del fanciullo
  14. Linguaggio e sintassi di Pascoli
  15. Misteri della natura e morte
  16. Simbolismo della morte e perdono
  17. Paesaggio e dolore del poeta
  18. Trama sotto la descrizione paesaggistica
  19. Simbolismo onirico e interpretazioni
  20. Fonosimbolismo e presagi di morte
  21. Protesta della natura e morte
  22. Simbolismo della cavalletta e morte
  23. Componimento simbolico e nozze
  24. Epitalamio moderno e sessualità
  25. Tragedia familiare e sessualità
  26. Concezione nevrotica del rapporto sessuale

Il poeta e la natura

La natura cela segreti reconditi che solo il poeta può svelare per via intuitiva, grazie alla sua peculiare. Le piccole cose sono dipinte attraverso la sensibilità dell’autore e caricate di simbologie oniriche, così da trasmettere una inquietudine tutta decadente.

2.

Ossessioni e misteri del poeta

Il poeta è in perenne auscultazione del mistero che sta al di là delle cose più usuali: proietta nella poesia le sue ossessioni più profonde e porta alla luce le zone torbide della psiche.

3.

Tragedia familiare e male universale

La tragedia familiare scaturita dall’assassinio del padre è trasformata in una vicenda esemplare, il nido rimanda al ritorno ossessivo dei morti, nella famiglia i componenti si possono stringere per trovare conforto dall’urto di una realtà minacciosa: dagli accadimenti privati Pascoli ricava la coscienza del male che alligna tra gli uomini, l’universale pericolosità del mondo esterno.

4.

Baluardi contro le forze minacciose

La celebrazione del nido, la valorizzazione delle piccole cose, il culto del mondo agreste sono baluardi rassicuranti eretti dinnanzi all’urgere di forze minacciose: Pascoli vive il presentimento di un’imminente catastrofe, provocata dall’industrialismo estremo e dalle realtà capitalistiche, prova repulsione verso il mondo, l’esterno e la storia, cause dello scompaginarsi della famiglia d’origine.

5.

Difesa dalla novità esterna

Il ricordo ossessivo dei morti, una difesa dalla novitas del mondo esterno, inibisce la costruzione di rapporti affettivi maturi e l’assunzione di un’identità adulta.

1.

Poesia pura e disinteressata

La poesia descrive il reale nei suoi drammi e, pur con disinteresse, contribuisce alla pace e alla concordia ordinum. Il poeta non si propone obiettivi civili, morali o propagandistici, egli canta solo per cantare e non assume il ruolo di consigliatore o ammonitore. La poesia è dunque pura, spontanea e disinteressata, ed è proprio nella sua gratuità che può ottenere effetti di suprema utilità: la parola è un implicito messaggio sociale, un invito all’affratellamento tra gli uomini e all’abbattimento delle barriere tra le classi.

2.

Distacco politico e socialismo

Negli anni universitari, Pascoli militò nel movimento anarco-socialista: la prigione del 1879 e la contingente svolta marxista rivoluzionaria presa dalla sinistra italiana portarono il giovane studente ad un distacco dalla corrente politica, inorridito dalla possibilità di conflitti violenti.

3.

Socialismo e fragilità umana

L’adesione al socialismo è il tentativo di esorcizzare un’intima fragilità verso l’ingiustizia del mondo: alla sua base sta la convinzione che la vita umana è dolore e sofferenza e che gli uomini non dovrebbero accrescere la loro triste condizione con odi interpersonali.

4.

Fede umanitaria e pace sociale

Gli ideali socialisti vengono tradotti in un’ampia fede umanitaria, nutrita di elementi provenienti dal cristianesimo primitivo, dal francescanesimo e dall’evangelismo pacifista: il socialismo pascoliano è un richiamo alla pace, alla concordia tra le classi e alla solidarietà umana, in un’unione sincretica con il codice etico del cristianesimo, privato di ogni matrice teologica e dogmatica.

5.

Solidarietà e valori fondamentali

La collaborazione tra le classi può essere raggiunta solo in uno spirito di solidarietà: ciascuno deve contentarsi del poco, come il piccolo possidente terriero che vive dei proventi del proprio campicello. Egli si muove in un mondo sereno e saggio, fatto di valori fondamentali come la famiglia e la laboriosità.

6.

Protezione del nido e nazione

Il senso di protezione del nido è esteso alla nazione intera: egli sente con partecipazione il dramma dell’emigrazione, quasi fosse lo scompaginarsi di una grande famiglia. La tragedia dell’emigrato, colui che viene strappato dal nido, giustifica l’impresa nazionalistica: l’espansione territoriale è celebrato nell’ottica di un ‘allargamento del nido’, che garantirebbe una possibilità di collocamento per tutti.

1.

Voce fanciulla e poesia

Ogni uomo ha dentro di sé una voce fanciulla, un retaggio dell’infanzia che persiste per sempre

2. La voce fanciulla spesso rimane inaudita: nella battaglia della vita spesso non si ode più.

3. Il poeta è l’unico a darle ascolto: coincide col fanciullo che sopravvive al fondo di ogni uomo, un fanciullo che vede tutte le cose ‘come per la prima volta’, con l’incanto penetrante che Adamo provò di fronte alla creazione

4. La parola poetica si sottrae ai meccanismi cinici del mondo e attinge all’ignoto e alla freschezza delle cose, penetrandone l’apparenza. Svela così il sorriso e la lacrima, l’essenza stessa di ogni atomo dell’universo.

5.

Conoscenza alogica del fanciullo

Il fanciullo procede per via alogica ed immaginifica, è una forma di conoscenza alogica e prerazionale che va all’abisso della verità del reale. Il fanciullo scopre la trama di significati che sta al di sotto degli oggetti, qualunque esso sia: il poeta non stabilisce gerarchi e intravede un significato più profondo anche nell’umiltà del semplice.

6. Testo. Il fanciullino, ‘senza farci scendere ad uno a uno i gradini del pensiero, ci trasporta nell’abisso della verità’. Poesia è trovare nelle cose il loro sorriso e la loro lacrima, e ciò si fa da due occhi fanciulli che guardano semplicemente e serenamente di tra l’oscuro tumulto della nostra anima

7.

Linguaggio e sintassi di Pascoli

Linguaggio: Il lessico adoperato da Pascoli è una mescolanza di lingua dotta, latinismo, termini scientifici e positivisti, gergo domestico e uso di pure e brute onomatopee

8. SINTASSI: La struttura sintattica s frantuma in serie paratattiche di brevi frasi accostate, i sintagmi sono concatenati secondo principi analogici e sinestetici, così da rilevare il rifiuto di una sistemazione organica dell’esistenza e il prevalere della sensazione immediata.

9. Trasforma qualità in entità.

1.

Misteri della natura e morte

I particolari della natura si caricano di sensi misteriosi e suggestivi, sembrano alludere ad una realtà ignota e inafferrabile, e velano il sentire del poeta dell’invadente presenza della morte: il poeta, prendendo le mosse dalla propria tragedia privata, affronta i grandi temi metafisici del male e del dolore a partire dagli umili accadimenti quotidiani.

2. La poesia è giocata su una serie di corrispondenze tra la morte di una rondine e quella del padre, è una costruzione studiata e geometrica, che rivela l’insistenza di pascoli nel persuadere gli uomini alla fraternità.

3.

Simbolismo della morte e perdono

Il dramma della morte si carica di violente ed arcane simbologie, la rondine uccisa e il perdono del padre rimandano al Cristo sulla croce nell’atto di perdonare i suoi persecutori. Le morti che si susseguono nel mondo non implicano un riscatto od una purificazione, ma segnano la definitiva separazione di eterno e finito: il cielo è lontano e cinico, forse impotente ed in grado solo di compiangere con le sue lacrime l’opaca malvagità del mondo.

1.

Paesaggio e dolore del poeta

Il paesaggio è simbolo dell’inquieta visione della realtà: la descrizione di un lampo che illumina una casa non è una semplice immagine naturalistica, ma si fa specchio del dolore del poeta. Il lampo che illumina il mondo simbolicamente rappresenta lo sparo inflitto al padre, il quale, con un ultimo sguardo gettato sul male dell’universo, è figurato dalla casa bianca.

2.

Trama sotto la descrizione paesaggistica

Indizi della profonda trama al di sotto della descrizione paesaggistica possono essere ravvisati nel tono crudo e sofferente impiegato dal poeta: il lampo mostra la natura violenta e sconvolgente dell’esistenza, la terra è ansante e livida e il cielo è sconvolto da un violento temporale, quasi fosse l’incombere della morte sul destino degli uomini.

1.

Simbolismo onirico e interpretazioni

La poesia è il risultato più alto di tutto il simbolismo pascoliano: l’ambiguità estrema segna il componimento sin dal suo titolo. Il sogno potrebbe essere l’ultimo di una lunga malattia, oppure l’ultimo della malattia che è la vita, e da cui si guarisce solo morendo. Forse non è altro che il sogno di essere morti, l’unica consolazione che è data a chi è ancora in vita.

2. Il mondo onirico della poesia lascia una miriade di possibilità interpretative, che la ragione non è in grado di sciogliere: la madre vive in una visione del mondo di qua, o è pronta ad accogliere il figlio nell’aldilà?

1.

Fonosimbolismo e presagi di morte

Il fonosimbolismo rimanda ad un motivo di morte, ad un presagio di sparizione: il semplice cantare di un rapace notturno è portatore di significati e rimanda ai cari scomparsi. Il suono non è un refrain musicale ma rimanda al mistero della separazione dai congiunti, così che la descrizione del paesaggio è un crescendo di angoscia sullo sfondo del cantare dell’assiuolo.

2.

Protesta della natura e morte

La natura è protesta nell’aspettazione del sorgere della luna: l’alba di perla contrasta però con la minaccia incombente del nero di nubi che si profila all’orizzonte e il risuonare dell’assiuolo con il suo tono malinconico ha qualcosa di lugubre e vagamente funebre

3.

Simbolismo della cavalletta e morte

Lo stridere della cavallette rimanda il poeta ai sistri egiziani, usati dalla dea Iside per spalancare le porte della morte e garantire la resurrezione: per il poeta tuttavia la morte è un valico definitivo, la negazione di una possibilità di rinascita. L’angoscia della morte segna il definitivo distacca dalla sfera degli affetti e non permette il ritorno dei cari scomparsi.

1.

Componimento simbolico e nozze

Il componimento, dedicato all’amico Gabriele Briganti, evoca in termini simbolici ed allusivi la prima notte di nozze, in cui fu concepito il figlio Dante. L’immagine del fiore che apre il suo calice al calar della sera ed esala il suo profumo voluttuoso è allusiva all’atto d’amore umano.

2.

Epitalamio moderno e sessualità

Il tono del componimento non corrisponde al carattere gioioso degli inni di nozze classici: è un epitalamio moderno, la contemplazione di un mondo lontano verso il quale il poeta prova un misto di ripugnanza e attrazione. L’immagine sensuale e vitale è letta dal versante dei morti, Pascoli si sente escluso dalla riproduzione e guarda alla sessualità dal punto di vista di chi non riesce a costruire un proprio nido.

3.

Tragedia familiare e sessualità

La tragedia familiare ha distrutto la casa originale e ha bloccato il poeta ad una condizione psicologica infantile: la fedeltà ai morti e l’impegno di ricomporre il nido inibiscono una sessualità comune, verso cui il poeta prova un misto di morbosità, attrazione ed esclusione.

4.

Concezione nevrotica del rapporto sessuale

Pascoli non può concepire il rapporto sessuale che come violenza inferta alla carne: una concezione così nevrotica e torbida scaturisce da una coscienza inquieta e infelice, che contempla la vita stessa dal versante dei morti

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo del poeta in relazione alla natura secondo il testo?
  2. Il poeta ha la capacità di svelare i segreti reconditi della natura attraverso l'intuizione, dipingendo le piccole cose con sensibilità e simbolismo onirico per trasmettere un'inquietudine decadente.

  3. Come viene rappresentata la tragedia familiare nel contesto universale?
  4. La tragedia familiare, come l'assassinio del padre, è trasformata in una vicenda esemplare che riflette il male universale e la pericolosità del mondo esterno, con il nido familiare come simbolo di conforto.

  5. In che modo Pascoli si distacca dal movimento politico e abbraccia il socialismo?
  6. Pascoli si distacca dal movimento anarco-socialista a causa della violenza potenziale dei conflitti, abbracciando invece un socialismo che esorcizza la fragilità umana e promuove la pace e la solidarietà tra le classi.

  7. Qual è la concezione di Pascoli riguardo alla morte e al simbolismo ad essa associato?
  8. La morte è caricata di simbolismi violenti e arcani, come la rondine uccisa che rimanda al perdono di Cristo, segnando la separazione tra eterno e finito e riflettendo l'opaca malvagità del mondo.

  9. Come viene descritta la sessualità nel contesto della tragedia familiare?
  10. La sessualità è vista come una violenza inferta alla carne, con una concezione nevrotica e torbida che deriva dalla fedeltà ai morti e dall'impegno di ricomporre il nido, inibendo una sessualità comune.

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