I materiali pubblicati sul sito costituiscono rielaborazioni personali del Publisher di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni e lo studio autonomo di eventuali testi di riferimento in preparazione all’esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell’università attribuibile al docente del corso.
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Appunti degli studenti per corsi ed esami del Prof. Pacillo Vincenzo

Riassunto per l'esame di Diritto Ecclesiastico, basato su appunti personali e studio autonomo del testo consigliato dal docente Diritto Ecclesiastico, Vitale. Analisi dei seguenti argomenti: la religione e la legalità costituzionale, la libertà religiosa (libertà positiva e negativa), la professione di fede religiosa, i soggetti collettivi, il problema dei limiti dell’esercizio della libertà religiosa, la Costituzione e gli ordinamenti professionali, la regola della bilateralità.
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Riassunto per l'esame di Diritto Canonico basato su rielaborazione di appunti personali e studio del libro di M. JASONNI, Alle radici della laicità, II ed., Firenze, Il Ponte, 2009, Pagine 17-126 ed è integrato con gli appunti delle lezioni del professore (e con schemi semplificativi). Gli argomenti trattati sono: Medioevo (le Confraternite) e modernità (la sovranità dello Stato) e la crisi della laicità nell'età della tecnica.
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Appunti di diritto canonico basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni del prof. Pacillo, dell’università degli Studi di Modena e Reggio Emilia - Unimore, facoltà di giurisprudenza, Corso di laurea magistrale in giurisprudenza. Scarica il file in formato PDF!
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Appunti di Chimica generale su: scoperta elettrone, esperimenti di Millikan, Faraday, Thomson, Rutherford. L’atomo di Bohr e i numeri quantici; tipi di orbitali. Legame ionico, covalente. Le soluzioni e concentrazioni, solubilità tra liquidi e gas e legge di Raoult; osmosi, effetto Tyndall. Equazioni chimiche, acidi e basi (di Lewis), ph di soluzioni acquose di acidi e basi.
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Appunti di Diritto amministrativo. Il diritto amministrativo, soprattutto nei Paesi dell'Europa continentale, è una parte del diritto pubblico, le cui norme regolano l'organizzazione della pubblica amministrazione e la sua attività, diretta al perseguimento degli interessi pubblici;[1] il diritto amministrativo, quindi, regola un'importante parte dei rapporti tra i cittadini e le varie manifestazioni del potere pubblico[2]. Nei Paesi legati alla tradizione anglosassone, invece, propriamente un diritto amministrativo analogo al relativo modello europeo non esisterebbe, anche se, negli ultimi due secoli, soprattutto con il diritto della regolazione amministrativa nei confronti di alcuni rilevanti aspetti dei mercati economici, anche negli Stati Uniti e nel Regno Unito può assistersi all'affermazione di una normativa concernente l'organizzazione ed il funzionamento degli apparati statali, delineando un particolare settore normativo, denominato administrative law.
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Nella storia dell'Unione Europea, alla nascita delle prime forme embrionali quali la CECA (1951) e poi la CEE (1957), non esisteva un vero e proprio diritto comunitario, ma le Comunità esistenti operavano sostanzialmente come organizzazioni internazionali dotate di particolari poteri. Un vero e proprio diritto comunitario sorse con l'esercizio - da parte degli organi comunitari - della potestà di emanare atti nelle materie di competenza, in virtù dell'attribuzione pattizia della competenza per materia. In tal modo fu accettato, da parte degli stati membri, il metodo comunitario[1], a discapito del metodo tradizionale intergovernativo che era stato seguito dalla fine della seconda guerra mondiale e che pur aveva dato numerosi risultati.
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Dal corso del Prof. V. Pacillo

Università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Appunti esame
Appunti di Diritto commerciale. Fondatore del diritto commerciale è considerato il giurista cinquecentesco anconitano Benvenuto Stracca[1], che nel 1553 pubblicò il De mercatura seu mercatore tractatus, con il quale per la prima volta il diritto commerciale venne considerato come un complesso di norme distinto sia dal diritto civile sia da quello canonico. Nel corso del Medioevo, infatti, l'intensa attività commerciale che si era sviluppata nelle città italiane aveva creato la necessità di formare una specifica regolamentazione. Le prime norme che disciplinarono il commercio erano di tipo consuetudinario; vennero su questa base allora istituiti: il registro dei commercianti, le varie specie di società, la cambiale, gli affari di banca, le assicurazioni, il cambio marittimo, l'avaria, il fallimento. Nella creazione di tutte queste istituzioni le repubbliche marinare e le altre città commerciali italiane ebbero dunque un ruolo fondamentale[1]. Benvenuto Stracca sistemò tutto ciò, elaborando una sistemazione organica ed autonoma delle norme del diritto commerciale e, pur essendo un ammiratore del diritto romano, ritenne spesso necessario preferirgli le consuetudini moderne, più rispondenti alle nuove necessità. Si può anzi dire che, in base al pensiero dello Stracca, il diritto commerciale deve sempre rispondere alle mutevoli esigenze della società[1].
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