I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni e lo studio autonomo di eventuali testi di riferimento in preparazioneall’esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell’università attribuibile al docente del corso o al relatore
…continua

Filtra per

Tutte le tipologie
Tutte le tipologie

Ordina

Filtra

Appunti di Lettere e filosofia - Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Esame Filologia slava

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4,3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia slava tenuto dalla professoressa Nicoletta Marcialis. Il protoslavo è la lingua ricostruita, anche definita slavo comune. Il paleoslavo o antico slavo ecclesiastico è la lingua delle prime traduzioni attestata da codici del X-XI sec. vergati in Bulgaria e Macedonia, anche definita antico bulgaro. Nel XII secolo si parla ormai di tre gruppo autonomi, slavo meridionale, slavo orientale e slavo occidentale. A livello artificiale si parla invece di slavo ecclesiastico di redazione bulgara, serba, croata, boema, slava orientale (moscovita o rutena), anche chiamato slavone o slavonico.
...continua

Esame Filologia slava

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
3,3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia slava tenuto dalla professoressa Nicoletta Marcialis. Gli jer erano vocali brevi che tra XI e XII sec. in alcune posizioni si sono ridotte e sono cadute, in altre si sono trasformate. Gli jer finali di parola sono i più deboli e cadono, quelli interni di parola per compenso si rivocalizzano in e e o. Le due forme di aggettivo delle lingue slave, lunga in posizione di attributo, breve in posizione di predicato, presentano tracce degli jer.
...continua

Esame Filologia slava

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4,3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia slava tenuto dalla professoressa Nicoletta Marcialis. Quello si Slavia romana è un concetto meno netto di Slavia ortodossa, nasce per esigenze di simmetria, non è facile individuarne linee comuni. L'aggettivo romana recupera la romanità classica e quella germanica. Nei paesi della slavia romana si instaura un rapporto tra latino e vernacolo per cui le letterature in volgare si affermano tardi e in conorrenza con il latino. Due sono le zone di cerniera, la Rutenia e il Balcano settentrionale.
...continua

Esame Filologia slava

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia slava tenuto dalla professoressa Nicoletta Marcialis. Situazione linguistica dei Balcani: escluse Bulgaria e Macedonia, tutto il resto della Slavia meridionale parla tra dialetti della stessa lingua, chiamati rispettivamente kajkavo, cakavo e stokavo. Essi sono così chiamati dal pronome interrogativo corrispondente al latino quod che si dice kaj, ca e sto rispettivamente in ciascuno dei tre dialetti. Il kajkavo è parlato in Slovenia, Zagabria e Slavonia, il cakavo in Dalmazia e Istria e lo stokavo in Bosnia, Montenegro, Slavonia orientale, Serbia.
...continua

Esame Filologia slava

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia slava tenuto dalla professoressa Nicoletta Marcialis. La Croazia è esempio di coesistenza di due modelli culturali. Due sono i più importanti centri culturali della Croazia, Spalato e Dubrovnik. Nella questione della lingua croata sono state proposte varie soluzioni: - una soluzione monodialettale, che adotti una lingua illustre come standard letterario; - una soluzione contaminazionistica, che crei una lingua artificiale; - lo slavo ecclesiastico.
...continua

Esame Filologia slava

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia slava tenuto dalla professoressa Nicoletta Marcialis. Nell'800 con Ljudevit Gaj si afferma il concetto di lingua illirica comune, il cui sistema grafico si basa su quello quello del ceco, codificato da Jan Hus, cercando di concentrare il più possibile delle varianti linguistiche affinché questa lingua sia adottabile da parte di tutti gli slavi balcanici, ma anche da Cechi e Polacchi, in una prospettiva panslavistica. Si tratta del Panslavismo.
...continua

Esame Filologia slava

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia slava tenuto dalla professoressa Nicoletta Marcialis. In Serbia lingua di cultura era lo slavo ecclesiastico di redazione serba, in diglossia con parlate non codificate. Con l'arrivo di libri e religiosi provenienti dalla Russia nel '700, lo slavo ecclesiastico di redazione serba fu sostituito con lo slavo ecclesiastico di redazione moscovita. Ne derivò una sorta di ibrido chiamato slavo-serbo, su proposta di Zaccaria Orfelin. In seguito Dositej Obradovic propose di abbandonare lo slavo-serbo per utilizzare il vernacolo serbo. Lo studioso Vuk Karadic, incoraggiato dal filolofo Kopitar, propose una riforma dell'alfabeto cirillico e l'adozione di uno standard letterario basato sui testi del folklore. Anche i Croati accettarono questo standard linguistico e nacque così il serbo-croato.
...continua
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia slava tenuto dalla professoressa Nicoletta Marcialis. La normalizzazione consiste nel riportare un lemma alla grafia corretta. La traslitterazione consiste nel convertire da un alfabeto ad un altro. La traslitterazione consiste nella trascrizione fonetica, che interpreta la realtà fonetica di una parola.
...continua

Esame Filologia slava

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia slava tenuto dalla professoressa Nicoletta Marcialis. L'alfabeto cirillico è un alfabeto modificato dal greco. Rispetto all'alfabeto greco, sono stati introdotti nell'alfabeto cirillico nuovi grafemi per i fonemi dello slavo assenti in greco. Si tratta delle consonanti palatali e delle vocali iotizzate.
...continua

Esame Filologia slava

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia slava tenuto dalla professoressa Nicoletta Marcialis. Lo slavo è una lingua indoeruropea del gruppo satem, la presenza di tratti convergenti tra balto e slavo è tale da far pensare che sia esistito un gruppo balto-slavo. Caratteristiche dello slavo, che lo differenziano dall'indoeuropeo: - perdita dell'aspirazione: - confluenza delle labiovelari nelle velari semplici; - spirantizzazione delle palatali (satemizzazione); - sonorità crescente; - armonia endosillabica; - tre fasi di palatalizzazione; - esiti di jod; - nove categorie di sostantivi.
...continua

Esame Filologia slava

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia slava tenuto dalla professoressa Nicoletta Marcialis. Il consonantismo slavo continua il consonantismo indoeuropeo. Le trasformazioni rispetto all'indoeuropeo sono le seguenti: - perdita dell'aspirazione delle occlusive aspirate; - confluenza delle labiovelari nelle velari semplici e spirantizzazione delle palatali; - retroflessione di s; - trasformazione delle sonoranti. Al termine di queste trasformazioni il consonantismo del protoslavo si compone dunque di sei occlusive (p,b, t,d, k,g) e tre fricative (s, z, x).
...continua

Esame Filologia slava

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
3,7 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia slava della professoressa Nicoletta Marcialis. Nelle lingue indoeuropee satem avviene la spirantizzazione delle velari palatali: le palatali passano da occlusive a fricative. Questa è la prima fase del processo di satemizzazione. In seguito nelle lingue del balto-slavo si ha un'ulteriore trasformazione, per cui le fricative palatali, sorda e sonora, passano a fricative dentali.
...continua

Esame Filologia slava

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia slava della professoressa Nicoletta Marcialis. La legge di Pedersen riguarda la retroflessione della fricativa dentale sorda s, che nelle lingue satem dopo i, u, r, k e davanti a vocale o sonorante si retroflette in una palatoalveolare, poi subisce esiti diversi a seconda delle lingue: diventa fricativa palatale in indoiranico e lituano, fricativa dentale in baltico e fricativa velare in protoslavo.
...continua

Esame Filologia slava

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
3,7 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia slava tenuto dalla professoressa Nicoletta Marcialis. Le sonoranti si conservano in molte lingue slavo meridionali. Esse possono avere funzione vocalica o consonantica a seconda del contesto. Verso la fine del periodo balto-slavo le sonoranti quando hanno funzione sillabica sviluppano una vocale precedente di appoggio, lunga o breve, anteriore o posteriore, a seconda che la sonorante fosse lunga o breve, molle o dura. Ne derivano sedici dittonghi.
...continua

Esame Filologia slava

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
3,8 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia slava tenuto dalla professoressa Nicoletta Marcialis. Il vocalismo protoslavo continua il sistema vocalico indoeuropeo con delle trasformazioni: la e lunga aperta si apre e si abbassa trasformandosi in ae, la o e la a lunghe e brevi confluiscono in un'unica vocale posteriore bassa, aperta e labializzata. Il sistema vocalico del protoslavo si compone dunque di i lunga e breve, u lunga e breve, ae lunga e breve e ao lunga e breve.
...continua

Esame Filologia slava

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4,3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia slava tenuto dalla professoressa Nicoletta Marcialis. Dal protoslavo antico allo slavo comune tutti i processi di trasformazione del consonantismo slavo avvengono secondo due tendenze: - l'armonia endosillabica, che si articola in tre fenomeni, la palatalizzazzione delle velari, la iodizzazione e la metafonia delle velari posteriori dopo consonante molle; - la sonorità crescente, che implica la presenza di sole sillabe aperte terminanti per vocale o sonorante nella posizione di massima sonorità.
...continua

Esame Filologia slava

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
3,7 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia slava tenuto dalla professoressa Nicoletta Marcialis. La iodizzazione è un fenomeno che interessa lo slavo contemporaneamente alla prima palatalizzazione: davanti allo jod tutte le consonanti si spostano verso il palato: le velari diventano palatali, le sibilanti diventano scibilanti, le labiali sviluppano una laterale epentetica in tutta la slavia in posizione iniziale, solo in alcune parti della slavia nelle altre posizioni. Anche i gruppi consonantici sono interessati da iodizzazione.
...continua

Esame Filologia slava

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia slava tenuto dalla professoressa Nicoletta Marcialis. Nelle lingue slave si ha la monottongazione dei dittonghi in semivocale perché una sequenza vocale + semivocale contrasta con il principio della sonorità crescente. Il dittongo si monottonga assorbendo l'elemento semivocalico: se la semivocale è anteriore, il dittongo si trasforma in una vocale lunga anteriore, se la semivocale è posteriore, il dittongo si trasforma in una vocale lunga posteriore.
...continua

Esame Filologia slava

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
3,7 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia slava tenuto dalla professoressa Nicoletta Marcialis. Alla fine del periodo slavo comune si ha la defonologizzazione dell'opposizione di quantità vocalica a favore dell'opposizione di timbro. I testi paleoslavi a noi giunti appartengono a un periodo in cui si era già persa l'opposizione di quantità. Alla fine dello slavo comune dunque il sistema vocalico si trasforma.
...continua

Esame Filologia slava

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Filologia slava tenuto dalla professoressa Nicoletta Marcialis. La seconda palatalizzazione delle lingue slave è un fenomeno successivo alla prima palatalizzazione e conseguente alla monottongazione dei dittonghi. Davanti alle nuove vocali anteriori nate dalla monottongazione dei dittonghi le velari si trasformano in affricate, sorda e sonora. Molto presto l'affricata sonora si semplifica in una semplice fricativa.
...continua