Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Filippo II di Spagna era noto per la sua natura solitaria e il controllo centralizzato, guadagnandosi il soprannome di "re prudente".
  • Figlio di Carlo V, Filippo fu educato rigidamente nel Cattolicesimo e introdotto alla politica dal padre, che influenzò anche le sue scelte matrimoniali.
  • Il trasferimento della capitale a Madrid creò problemi di comunicazione a causa della posizione geografica isolata della città.
  • Filippo II fece costruire il monastero di San Lorenzo dell'Escorial, un complesso che serviva sia come fortezza che come palazzo reale.
  • Il governo di Filippo era altamente centralizzato, con consigli che si riunivano regolarmente e resoconti esaminati personalmente dal re.

Indice

  1. Il re prudente
  2. Educazione e matrimoni
  3. Misteri e trasferimenti
  4. Amministrazione e governo

Il re prudente

Filippo II di Spagna è stato un personaggio solitario e indecifrabile, molto diffidente ed accentratore. Fu definito il “re prudente” a causa della circospezione e l’attenzione quasi maniacale con cui egli trattava ogni fatto, oltre ad una ferrea determinazione ad assumere personalmente tutte le decisioni, indipendentemente dalla loro importanza. Monarca assoluto di Spagna e difensore accanito dei principi della Controriforma, egli manifestò una profonda consapevolezza dell’aspetto sacro del proprio ruolo.

Educazione e matrimoni

Figlio di Carlo V d’Asburgo e di Isabella del Portogallo, egli ricevette una rigida educazione cattolica; dopo la morte della madre, Carlo V lo avviò alla vita politica, illustrandogli in un apposito scritto da lui elaborato, gli obbiettivi che da grande avrebbe dovuto perseguire (Filippo aveva solo 12 anni). La volontà del padre fu determinante anche nella scelta delle due mogli, prima Maria Emanuela del Portogallo e successivamente Maria Tudor, regina d’Inghilterra. In seguito, si sposò altre due volte: prima con la figlia di Enrico II di Francia e poi con Anna d’Austria. Da quest’ultima ebbe il futuro Filippo III e il primogenito Don Carlos, affetto da infermità mentale e per questo privato dei diritti ereditari e posto sotto custodia.

Misteri e trasferimenti

Don Carlos morì in circostanze misteriose; questa oscura vicenda fece sorgere alcune voci che attribuivano al sovrano la responsabilità dell’assassinio del figlio, perché legato ai movimenti di dissenso dei Paesi Bassi. Nel 1561, Filippo II fece trasferire la capitale da Valladolid a Madrid, la cui posizione geografica si dimostrò molto svantaggiosa per l’amministrazione. Infatti, Madrid era esclusa dalle grandi vie di comunicazione e tale scelta comportò una dilazione del tempo richiesto per la circolazione delle informazioni e delle merci in un impero di così vaste dimensioni.

Amministrazione e governo

Non lontano da Madrid, fece costruire il monastero di San Lorenzo dell’Escorial, al tempo stesso fortezza e palazzo reale, la cui pianta ricordava la graticola su cui San Lorenzo subì il martirio. Il suo apparato governativo era articolato in dipartimenti che avevano pochissima autonomia. I più importanti erano quello di Castiglia (per gli affari interni del regno di Castiglia), il Consiglio delle Indie e l’Inquisizione con i suoi 21 tribunali del Sant’Uffizio sparsi per tutto l’impero. Esistevano, inoltre, i viceré per le colonie e i governatori per Milano e i Paesi Bassi. I Consigli si riunivano a Madrid, ognuno in una stanza del nuovo palazzo reale ad ore fisse e nei giorni prestabiliti. Dopo ogni riunione, il consiglio inviava al re un resoconto che il sovrano esaminava personalmente, correggeva, commentava per iscritto ed infine sottoscriveva. Per questo motivo si può dire che i segretari erano dei semplici esecutori degli ordini reali. Sappiamo che Filippo II passava otto ore al giorno alla sua scrivania per esaminare e sbrigare le pratiche amministrative, senza concedersi uno svago.

Domande da interrogazione

  1. Qual era il carattere distintivo di Filippo II di Spagna?
  2. Filippo II era un personaggio solitario, indecifrabile e molto diffidente, noto per la sua attenzione maniacale ai dettagli e la determinazione a prendere personalmente tutte le decisioni.

  3. Quali furono le influenze principali nella vita di Filippo II?
  4. Filippo II fu influenzato dalla rigida educazione cattolica ricevuta e dalla volontà del padre, Carlo V, che determinò anche la scelta delle sue mogli.

  5. Quali furono le conseguenze della decisione di trasferire la capitale a Madrid?
  6. La decisione di trasferire la capitale a Madrid si rivelò svantaggiosa per l'amministrazione, poiché la città era esclusa dalle grandi vie di comunicazione, causando ritardi nella circolazione delle informazioni e delle merci.

  7. Come era organizzato l'apparato governativo sotto Filippo II?
  8. L'apparato governativo era articolato in dipartimenti con poca autonomia, tra cui il Consiglio delle Indie e l'Inquisizione, e i consigli si riunivano a Madrid, inviando resoconti al re che esaminava e correggeva personalmente.

Domande e risposte

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