Concetti Chiave
- La società dell'ancien regime, considerata statica, subì trasformazioni nel '700, tra cui una crescita demografica sostenuta da migliori condizioni igieniche e ridotta mortalità.
- In Francia, la Rivoluzione portò a una laicizzazione che permise il controllo delle nascite, riducendo il ruolo tradizionale della Chiesa nella regolamentazione della vita familiare.
- L'agricoltura dell'Europa preindustriale era ancora basata su strutture feudali, con tensioni tra contadini e signori, mentre nuove tecniche agricole come le "enclosures" rivoluzionarono il settore in Inghilterra.
- Il sistema di industria rurale, basato sulla produzione tessile domestica, rispose alla domanda interna ed esterna, integrando il reddito dei contadini e sfidando le corporazioni tradizionali.
- La società preindustriale era organizzata per ceti con una stratificazione sociale rigida, mentre la povertà, considerata un rischio sociale, portò alla creazione di istituzioni di controllo e assistenza.
Indice
Contraccezione e cambiamenti culturali
Contraccezione e mentalità: La Francia come già detto, controtendenza a un progressivo aumento della popolazione, fu la prima a controllare le nascite (nel resto dell'Europa si avrà solo nella seconda metà dell'800). Questo fenomeno è frutto di una laicizzazione dei comportamenti indotta dalla rivoluzione francese distaccandosi dalla morale religiosa che si era sempre opposta al controllo delle nascite. Ci fu così un profondo ridimensionamento del ruolo della Chiesa e delle istituzioni religiose. Cambiò anche la mentalità: si diede maggiore attenzione alla salute della donna preservandola dall'eccessivo numero di gravidanze; si acquisì un nuovo atteggiamento nei confronti dell'infanzia, fatta di interesse all'educazione che contribuì a distanziare le nascite. Pur verificandosi una scristianizzazione caratterizzata dalla riduzione delle pratiche di culto, la Chiesa impose paradossalmente un sistema di sorveglianza mentale delle pulsioni sessuali. Emersero anche nuove forme più intime e intese di religiosità come il giansemismo.
Agricoltura e conflitti feudali
Il mondo rurale, feudalità e rivolte contadine: La società di a. regime era prevalentemente agricola. L'agricoltura era la principale attività economica e la maggior parte dei cittadini erano contadini. Nell'Europa del 700 la proprietà terriera era ancora di tipo feudale: anche nel caso in cui il contadino potesse vendere o trasmettere la terra questa non era in realtà detenuta: dovevano essere versati al signore tributi ordinari (per l'uso) o straordinari (nei casi di vendita o successione). Si mantenevano anche alcuni diritti della comunità (usi civici) come quelli di pascolo, raccolta ecc.. Si accentuò una sfera di conflitto tra contadini, che miravano alla privatizzazione della terra, e signori, che volevano mantenere i tradizionali usi collettivi. Tutto ciò avveniva in Francia e in Germania. Pur avendo perso molti dei suoi caratteri originari il feudalesimo era sempre un duro peso sulla vita dei contadini e sulla possibilità di sviluppo delle attività agricole. In Francia si aggiunsero anche gli obblighi di lavoro gratuito (corvees) sulle terre signorili sostituite spesso però in tasse in denaro. I contadini dovevano anche rispettare il monopolio feudale della trasformazione delle risorse alimentari. I poteri di controllo feudali sui contadini furono accresciuti dalla bassa giustizia (relativa ai reati minori) detenuta ancora dai signori. Ai prelievi feudari, 10-20% dei redditi contadini, si aggiungevano le tasse Statali: tasse dirette, come la tassa sulla proprietà, e indirette come la gabella (tassa sul sale). Altre tasse, come la decima, erano destinate al clero. In Francia, seppur in numero ridotto, esistevano ancora i contadini servi mentre in Inghilterra il feudalesimo, e quindi la presenza di servi, era scomparso così come in Italia a parte Sicilia, Lazio, e alcune zone della Lombardia, del Friuli e del Piemonte. In Spagna, pur decadente, il feudalesimo era comunque duro. In Germania era in vigore un sistema simile a quello francese, dove però la servitù aveva dimensioni ampie e regole rigidissime: si dovevano concordare i permessi con il signore non solo per lo spostamento ma anche per il matrimonio. Ciò fu motivo di frequenti tensioni sociali e rivolte (Boemia 1775, Russia 73-74).
Innovazioni agricole e nuove colture
La nuova agricoltura: "enclosures" nuove tecniche e nuovi prodotti: Pur prevalentemente statica la società pre industriale subì alcuni cambiamenti. In Inghilterra, soprattutto, tra il 600 e il 700: si passò dal sistema dei campi aperti (open fields, costituito da terre non recintate individuali e collettive) alle enclosures (recinzioni), dove si privatizzarono tutte le terre, liberando la coltivazione dagli obblighi della comunità. Altro fattore di trasformazione fu il superamento della rotazione triennale sostituita con quella costituita da 6 anni di rotazione e 1 di maggese: aumentarono così le disponibilità alimentari per uomini e animali e l'allenamento divenne una componente fondamentale dell'azienda agricola. Questi nuovi sistemi si diffusero presto in Francia e in Germania. Nelle Fiandre e in Lombardia si era sviluppata una agricoltura capitalistica per la presenza di un imprenditore, proprietario o affittuario, che investiva capitali sulla terra: questo sistema rimase marginale pur se in lenta espansione. Si importarono anche dalle Americhe due nuove colture che si inserirono con difficoltà nel sistema millenario dei cereali: la patata (considerata dapprima dannosa, diventata poi nelle carestie di Inghilterra e Polonia indispensabile) e il mais (di difficile coltivazione in quanto necessita di clima temperato). Si diffusero anche colture minori quali il riso, il the, il caffè, il cacao, il tabacco e il cioccolato.
Industria rurale e manifattura
Industria rurale e manifattura: Le campagne del 700 erano anche sede di un'attività di produzione industriale eseguita a domicilio dai contadini nei periodi morti. Questa industria rurale domestica era dedita prevalentemente alle operazioni tessili. Essa ebbe inizio alla fine del Medioevo ma si accentuò tra il 500 e il 600 in rapporto all'irrigidirsi delle corporazioni (esse avevano norme severe, apprendistati lunghi e mantenevano elevati i costi di produzione; ciò sfavoriva il mutamento produttivo e rendeva impossibile la mobilità del lavoro in un mercato che necessitava sempre più di beni di qualità modesta con prezzi decrescenti) e all'affermarsi della figura del mercante imprenditore. Le campagne offrivano invece una manodopera a basso costo; il mercante imprenditore forniva la materia prima, ritirava il prodotto finito e provvedeva a smerciarlo: questo sistema ebbe un'ampia diffusione in tutta Europa. L'industria domestica rurale rispose con efficienza alla domanda interna e internazionale e offrì un reddito ai contadini poveri. Nell'Europa pre industriale si diffuse inoltre il sistema della manifattura: un organizzazione del lavoro in cui un imprenditore concentra in un unico laboratorio o officina più operai che svolgono tutte le fasi del processo produttivo. Essa fu favorita da Colbert e non fu mai l'organizzazione dominante.
Società per ceti e governo
Società per ceti e forme di governo: Se per la società industriale il concetto utilizzato è quello di classe, per la società di a. regime va adottato quello di ceto: ovvero un'appartenenza per nascita caratterizzata da una stratificazione sociale, da una staticità. Chi nasceva nobile lo rimaneva per tutta la vita e il contadino aveva pochissime possibilità di uscire dal suo stato. Solo al clero non si accedeva per nascita. Le rappresentanze per ceti erano utilizzate da molti Stati per creare un dualismo di poteri con la monarchia. L'esempio più noto è quello dei 3 ordini francesi: clero nobiltà e terzo stato. In tutta Europa dominava questo sistema in cui il ceto dominante era la nobiltà prevalentemente feudale. La presenza di assemblee dei ceti, con i loro privilegi e ostilità, era uno degli indicatori dell'incompiuto passaggio allo Stato moderno.
Povertà e controllo sociale
Povertà e controllo sociale: nella società pre industriale un percentuale elevata della popolazione era costituita da poveri (20-40%) costretti a fuggire dalla miseria e dalle carestie migrando in città o nei monasteri ove la carità era praticata. Cambiò la visione di povertà: se prima era vista come una virtù in ambito religioso, ora era vista come un possibile elemento di disordine sociale entrando nel quadro sociale economico: la presenza dei poveri era considerata un rischio. Questi elementi furono accompagnati da un'etica del lavoro che accettava sempre meno chi viveva di elemosina: non si negava la povertà ma si cercava di controllarla. Nelle Fiandre, in Germania, in Italia e in Francia furono attuate le prime riforme consistenti nella realizzazione di strutture destinate all'assistenza. I poveri e i mendicanti iniziarono ad essere reclusi in ospizi e ospedali e venne meno il principio di itineramento. Furono costruiti ospedali a Roma, ad Amsterdam, a Londra e a Parigi (Ospedale generale). Questa repressione del vagabondaggio e questa nuova mentalità fece emergere l'emarginazione. Questa realtà, grazie alla filantropia e all'analisi sociale, sarà superata solo nel XIX secolo con la trasformazione dei poveri in proletariato industriale.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali trasformazioni demografiche nell'Europa preindustriale durante il 1700?
- Come si è evoluta la struttura familiare nell'Europa preindustriale?
- Quali furono le cause e le conseguenze della contraccezione in Francia nel periodo preindustriale?
- Quali erano le caratteristiche del sistema agricolo e delle rivolte contadine nell'Europa preindustriale?
- In che modo l'industria rurale e la manifattura influenzarono l'economia preindustriale?
Durante il 1700, l'Europa preindustriale vide una grande crescita demografica dovuta alla riduzione della mortalità, all'incremento della natalità e all'interruzione dell'andamento ciclico della demografia dell'ancien regime. Questo fu accompagnato da miglioramenti nelle condizioni ambientali e igieniche e dalla scomparsa della peste.
La struttura familiare nell'Europa preindustriale si è evoluta da famiglie estese o allargate, che includevano almeno tre generazioni, a famiglie nucleari o coniugali, in cui la convivenza era limitata ai genitori e ai figli.
In Francia, la contraccezione fu influenzata dalla laicizzazione dei comportamenti post-rivoluzione francese, portando a un controllo delle nascite. Ciò ridusse il ruolo della Chiesa e migliorò la salute delle donne, distanziando le nascite e promuovendo un nuovo atteggiamento verso l'infanzia e l'educazione.
Il sistema agricolo era prevalentemente feudale, con i contadini soggetti a tributi e obblighi verso i signori. Le tensioni sociali derivavano dal desiderio dei contadini di privatizzare la terra, mentre i signori volevano mantenere i tradizionali usi collettivi, portando a frequenti rivolte.
L'industria rurale, eseguita a domicilio dai contadini, e la manifattura, che concentrava operai in un unico laboratorio, risposero efficacemente alla domanda interna e internazionale, offrendo un reddito ai contadini poveri e contribuendo alla crescita economica preindustriale.