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Concetti Chiave

  • La Repubblica di Venezia, fondata nel 697, fu una delle principali potenze navali e commerciali dell'Europa per oltre mille anni.
  • Il primo doge, Paoluccio Anafesto, guidò la transizione del Ducato di Venezia verso l'indipendenza dai Bizantini e dai Franchi.
  • Le influenti famiglie veneziane controllavano il commercio e limitavano il potere del doge, garantendo prosperità alla città.
  • Durante le Crociate, Venezia conquistò Costantinopoli nel 1204, sconfiggendo l'Impero Bizantino e rivaleggiando con Genova per il controllo del Mediterraneo.
  • La fine della Repubblica avvenne con la firma del trattato di Campoformio nel 1797, che cedette i territori veneziani all'Austria.
Questo appunto di Storia si propone di illustrare la Repubblica di Venezia, chiamata la Serenissima, una delle repubbliche marinare insieme a Genova, Pisa e Amalfi, nonché potenza navale e commerciale.
La Repubblica di Venezia, in seguito dal XVII secolo chiamata Serenissima Repubblica di Venezia, è stata fondata nel 697 da Paoluccio Anafesto, primo doge (titolo dato a chi governava la Repubblica) dell’allora Ducato di Venezia. La Repubblica marinara, attraverso la sua potenza commerciale e marittima, riuscì a imporsi tra le maggiori potenze europee per più di mille anni.
Serenissima. La Repubblica di Venezia, una potenza commerciale e navale articolo

Indice

  1. La nascita del Ducato di Venezia e il primo Doge
  2. Le famiglie Veneziane e l’espansione territoriale e commerciale.
  3. Le Crociate e la rivalità con la Repubblica marinara di Genova
  4. L’espansione territoriale, la guerra contro l’Impero Ottomano e la fine della Repubblica di Venezia

La nascita del Ducato di Venezia e il primo Doge

Tra il V e il VII secolo sempre più abitanti dell’attuale Veneto iniziarono a spostarsi verso la laguna e il motivo di questo esodo è da ricercarsi nelle continue invasioni longobarde che l’Italia subiva il quel periodo.

Una sempre maggiore parte di popolazione iniziò a stabilirsi in queste zone prima abitate da lavoratori e pescatori. Inizialmente non erano organizzate in un’unica entità o città ma si dividevano in varie comunità unite dalla sfera d’influenza bizantina. Solo nel 584 d.C. queste comunità si riunirono in un Ducato per entrare a far parte dell’esercito di Ravenna. Il primo capo politico eletto dalla comunità veneta risulta essere stato Paoluccio Anafesto che prese il titolo di “doge” nel 697. Dopo lo scioglimento dell’esercito di Ravenna nel 751, il Ducato di Venezia si rese autonomo e libero da influenze esterne ed è proprio per questo desiderio d’indipendenza che nella prima metà del IX secolo i Veneziani decisero di allearsi con i Franchi, guidati da Carlo Magno contro i bizantini (che da sempre tentavano di esercitare la loro influenza sui territori della laguna). La posizione difficile della giovane Repubblica indipendente consisteva nell’essere collocata in mezzo a due imperi molto più grandi, influenti e potenti. Infatti Bizantini e Franchi provarono più volte a mettere le mani sul Ducato che riuscì sempre a mantenere la propria autonomia attraverso una serie di alleanze.

Le famiglie Veneziane e l’espansione territoriale e commerciale.

Le famiglie Veneziane hanno sempre avuto grande importanza nelle scelte decisionali del governo. Erano proprio loro a scegliere il doge della città, a gestire il commercio e a dare un’identità nazionale al territorio. Queste famiglie diventarono talmente potenti da limitare fortemente il potere del doge. Questa influenza nelle scelte decisionali era data dal fatto che gestendo i commerci, i quali erano la principale fonte di guadagno della comunità, le famiglie erano i diretti responsabili della prosperità la città.

Le Crociate e la rivalità con la Repubblica marinara di Genova

Venezia non partecipò alle prime crociate per evitare contrasti con i suoi commerci in Oriente. Solo in seguito partecipò alla quarta per cercare di cogliere l’occasione di conquistare territori da prima contesi con l’Impero Bizantino. La Repubblica non si fermò solo ai territori contesi ma avanzò fino a Costantinopoli, assediandola nel 1204, e con la sua conquista riuscì a sconfiggere definitivamente l’Impero Bizantino appropriandosi di molti territori e porti. Questa continua espansione marittima la portò a scontrarsi con un’altra Repubblica marinara italiana, ovvero Genova. Questa tensione crescente esplose con la guerra di San Saba, combattuta tra il 1255 e il 1270. Il conflitto terminò con la schiacciante vittoria veneziana ma i conflitti tra le due potenze continuarono fino alla pace di Torino avvenuta 8 agosto 1381 facendo uscire Genova dalla competizione per il controllo del mediterraneo.
Per approfondimenti sulle Crociate e i cavalieri Templari vedi anche qua
Serenissima. La Repubblica di Venezia, una potenza commerciale e navale articolo

L’espansione territoriale, la guerra contro l’Impero Ottomano e la fine della Repubblica di Venezia

Venezia continuò ad ampliare i suoi possedimenti terrestri, così come anche l’Impero Ottomano e le conquiste in Grecia di quest’ultimo portarono allo scoppio della prima guerra turco-veneziana nel 1463. Questo conflitto iniziò con le prime vittorie da parte di Venezia, grazie anche all’alleanza con il principe Albanese Giorgio Castriota, detto Scanderberg, ma questa serie di successi furono interrotti da Maometto II, il quale ribaltò l’esito dello scontro. Queste sconfitte portarono Venezia a firmare la pace nel 1479. Nel XVI secolo con l’ascesa al trono di Selim II i conflitti si riaccesero. Le mire espansionistiche Ottomane portarono alla creazione della Lega Santa che vedeva riunite le forze di Venezia, Spagna e Papato. Sotto il comando di Don Giovanni d’Austria le due forze si scontrarono nel 1571 nella Battaglia di Lepanto dove la Lega Santa vinse. Nonostante la vittoria, gli alleati di Venezia non continuarono a supportare la Repubblica che iniziò così il suo lento declino. Nel XVIII secolo il tracollo raggiunse l’apice con la sempre minor importanza a livello politico nel mediterraneo. All’onda culturale della Rivoluzione francese il governo rispose con posizioni ferme e conservatrici per paura di possibili rivolte che però non avvennero mai. Con la campagna italica di Napoleone e la conquista da parte di quest’ultimo dei territori della Serenissima, gli illuministi italiani pensarono che gli ideali di libertà francesi potessero diffondersi anche in Italia ma questa idea fu tradita dallo stesso Napoleone nel momento in cui firmò il trattato di Campoformio nel 1797 che prevedeva la cessione dei territori di Venezia all’Arciducato d’Austria cancellando definitivamente la Serenissima.
Per approfondimenti sulla Rivoluzione francese vedi anche qua

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine della Repubblica di Venezia e chi fu il suo primo doge?
  2. La Repubblica di Venezia fu fondata nel 697 da Paoluccio Anafesto, il primo doge, e nacque come Ducato di Venezia, unendo diverse comunità sotto l'influenza bizantina.

  3. Qual era il ruolo delle famiglie veneziane nella Repubblica?
  4. Le famiglie veneziane erano fondamentali nelle decisioni governative, sceglievano il doge e gestivano il commercio, limitando il potere del doge e garantendo la prosperità della città.

  5. Come si sviluppò la rivalità tra Venezia e Genova durante le Crociate?
  6. La rivalità tra Venezia e Genova si intensificò durante le Crociate, culminando nella guerra di San Saba, che terminò con la vittoria di Venezia e la pace di Torino nel 1381.

  7. Quali furono le conseguenze della guerra contro l'Impero Ottomano per Venezia?
  8. La guerra contro l'Impero Ottomano portò a iniziali vittorie veneziane, ma successivamente a sconfitte che costrinsero Venezia a firmare la pace nel 1479, segnando l'inizio del suo declino.

  9. Come e quando terminò la Repubblica di Venezia?
  10. La Repubblica di Venezia terminò nel 1797 con il trattato di Campoformio, quando Napoleone cedette i suoi territori all'Arciducato d'Austria, cancellando definitivamente la Serenissima.

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