Concetti Chiave
- L'Impero bizantino è la continuazione dell'Impero Romano, con gli imperatori che si consideravano eredi dei cesari romani.
- La cultura bizantina unisce elementi romani e cristiani, ma nel tempo si è sviluppata una forte influenza greca.
- Costantinopoli, fondata come città strategica, divenne il centro politico e culturale dell'Impero bizantino.
- Dal 395 al 1000, l'Impero bizantino ha vissuto un periodo di massimo splendore, ma ha iniziato a decadere dal XIII secolo.
- Nel 1453, l'assedio turco portò alla caduta di Costantinopoli, segnando la fine dell'Impero bizantino dopo oltre 1000 anni.
Indice
Origini dell'impero bizantino
La storia dell’Impero bizantino è il procedimento della storia dell’Impero Romano. Il termine “bizantino” era sconosciuto ai veri bizantini che continuavano a chiamarsi Romani. Gli imperatori bizantini si consideravano sempre imperatori romani e successori dei cesari e dunque eredi della Roma Antica.
Cultura e trasformazione
La cultura bizantina è un innesto tra la cultura romana e il cristianesimo; tuttavia con il passare del tempo il legame con l’Antica Roma è andato sempre più dissolvendosi a vantaggio della lingua greca e anche lo sviluppo economico e sociale si fece sempre più differente da quello romano.
Divisione dell'impero romano
L’Impero è dunque il risultato della trasformazione dell’Impero Romano d’Oriente sorto nel 395 quando l’imperatore Teodosio I suddivise l’Impero Romano in due parti, affidando ciascuna parte ai suoi figli: quella occidentale ad Onorio e quella orientale ad Arcadio. La parte orientale era quella più esposta alle invasioni barbariche e fu dunque assegnata al figlio più esperto e puù grande. La capitale divenne Costantinopoli. L’Impero Romano d’Oriente comprendeva la penisola balcanica, l’Asia Minore, la Siria, la Palestina, l’Egitto e le isole di Creta e di Cipro.
Fondazione di Costantinopoli
Costantinopoli in greco significa “città di Costantino” e ricorda il nome di Costantino I famoso per l’editto del 313 con cui garantiva alla religione cristiana il pieno riconoscimento legale in tutto l’Impero Romano. Costantino non fondò la città ma si limitò a ricostruire un’antica colonia greca sullo stretto del Bosforo, Bisanzio che fu fondata dai Greci già nel 600 a.C. La nuova città fu ribattezzata Costantinopoli e divenne la capitale dell’Impero Romano per il fatto che Roma era ormai la sede del papato e perché da Costantinopoli si poteva dirigere meglio la difesa dai barbari che premevano sui confini orientali. I lavori di costruzione della nuova capitale cominciarono nel 324 e l’11 maggio del 330 la città fu inaugurata. Costantinopoli sorgeva al confine tra Europa ed Asia ed era una fortezza invalicabile. Divenne presto un importante centro politico, economico, militare e culturale dell’Impero bizantino. Costantinopoli era la nuova Roma, la sua struttura urbanistica fu costruita sul modella dell’Antica Roma e fu da subito abbellita con sontuose costruzioni, monumenti artistici e chiese.
Splendore e declino
Dal 395 al 1000 l’Impero bizantino conobbe il periodo di maggior splendore respingendo con successo i tentativi di invasione prima da parte dei barbari e poi degli arabi ma nel VII secolo dovette cedere a questi ultimi la Siria, la Palestina e l’Egitto conservando la penisola balcanica e l’Asia Minore. Poi ci fu la graduale decadenza a partire soprattutto dal XIII secolo a livello economico per la concorrenza di Veneziani e Genovesi e militare per la forte pressione dei Turchi. Intorno alla metà del XIV secolo, persa la Serbia nel 1389 e la Bulgaria nel 1393 per l’avanzata Turca l’Impero si trovò ridotto alla sola Tracia, ad alcune isole dell’Egeo e alla parte meridionale del Peloponneso. Nel 1396 l’Ungheria, minacciata dalla potenza dei Turchi, propose di allestire un grande esercito composto da cristiani europei per fermare il pericolo proveniente dai Turchi musulmani ma l’armata ungherese e l’esercito cristiano furono sconfitti a Nicopoli. L’Impero si ritrovò allora privo di forze e di mezzi economici. Nel 1399 l’imperatore Manuele II Paleologo si recò presso i grandi sovrani europei per chiedere aiuto ma lo scopo del viaggio non fu raggiunto. Nel 1444 a Varna(Bulgaria) i Turchi sconfissero l’esercito ungherese e nell’aprile del 1453 l’armata turca guidata dal sultano Maometto II pose d’assedio la città di Costantinopoli che nonostante un grande fossato e alte e potenti mura il 29 maggio dovette arrendersi all’artiglieria turca di gran lunga superiore a quella bizantina. Costantinopoli fu saccheggiata e furono distrutti beni di inestimabile valore, monumenti d’arte e preziosi manoscritti. Dopo più di 1000 anni di vita l’Impero bizantino veniva cancellato e Costantinopoli fu islamizzata e ribattezzata Istanbul. Sul trono di Bisanzio si susseguirono 82 imperatori di 9 differenti dinastie.
Domande da interrogazione
- Qual era la percezione dei bizantini riguardo alla loro identità?
- Come si è evoluta la cultura bizantina nel tempo?
- Quali furono le principali sfide militari affrontate dall'Impero bizantino?
- Quali furono le conseguenze della caduta di Costantinopoli nel 1453?
- Quanti imperatori si sono succeduti sul trono di Bisanzio e quante dinastie hanno governato?
I bizantini si consideravano Romani e successori dei cesari, eredi della Roma Antica, nonostante il termine "bizantino" fosse sconosciuto a loro.
La cultura bizantina è un innesto tra la cultura romana e il cristianesimo, ma col tempo si è distaccata dall'Antica Roma a favore della lingua greca e di uno sviluppo economico e sociale differente.
L'Impero bizantino respinse invasioni barbariche e arabe, ma nel VII secolo perse Siria, Palestina ed Egitto. Dal XIII secolo, affrontò la pressione dei Turchi e la concorrenza economica di Veneziani e Genovesi.
La caduta di Costantinopoli segnò la fine dell'Impero bizantino, con la città saccheggiata e islamizzata, ribattezzata Istanbul, e la distruzione di beni e manoscritti preziosi.
Sul trono di Bisanzio si sono succeduti 82 imperatori appartenenti a 9 differenti dinastie.