hogwarts_failure
Ominide
6 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • I Longobardi, noti come "popolo dalle lunghe barbe", erano guerrieri temuti dai Romani per il loro aspetto e abilità belliche. Originari della Scandinavia, emigrarono verso l'Italia nel VI secolo d.C.
  • La società longobarda era strutturata in tribù, con un sovrano eletto dai guerrieri arimanni. Gli Aldi erano semiliberi con attività economiche, mentre i servi occupavano il gradino più basso.
  • Guidati dal re Alboino, i Longobardi conquistarono il nord Italia, fondando il Regno Longobardo con capitale Pavia e creando i Ducati di Spoleto e Benevento nel sud.
  • La regina Teodolinda giocò un ruolo chiave nel consolidamento del regno, portando il cattolicesimo alla corte di Pavia e collaborando con la Chiesa per ricostruire le chiese distrutte.
  • Il re Rotari emanò nel 643 l'editto di Rotari, introducendo le prime leggi germaniche scritte e sostituendo la vendetta con il guidrigildo, un sistema di risarcimento monetario.

Indice

  1. Identità e cultura dei Longobardi
  2. Struttura sociale e leggi tribali
  3. Migrazione e conquista dell'Italia
  4. Espansione e divisione dell'Italia
  5. Religione e leggi scritte
  6. Rinascimento Longobardo e declino

Identità e cultura dei Longobardi

Il loro nome significa "popolo dalle lunghe barbe" o "lunghe lance". Le lunghe barbe e lunghe chiome erano degli elementi molto distintivi di questi guerrieri e conferivano loro un aspetto spaventoso per i romani. Erano un popolo di potenti e feroci guerrieri: il cavallo era il loro animale simbolo e solevano combattere con lunghe spade, ma, talvolta, anche con spade corte, chiamate scramax. La loro lingua aveva un suono molto duro, molto diversa dal latino. Rimasero a lungo di religione pagana e si convertirno poi all'arianesimo. Erano anche abili orefici, come possiamo jntuiere da molte delle loro opere, come la Corona ferrea. La Corona Ferrea fu usata dai re Longobardi, e poi da Carlo Magno (che la ricevette nel 775) e dai suoi successori, per l'incoronazione del re d'Italia. La leggenda vuole che papa Gregorio I abbia donato uno dei chiodi della croce di Cristo a Teodolinda, regina dei Longobardi, che fece erigere il duomo di Monza; ella fece fabbricare la corona e vi inserì il chiodo, ribattuto a forma di lamina circolare.

Struttura sociale e leggi tribali

Come gran parte delle popolazioni germaniche, erano organizzati in tribù, chiamate fare, ognuna delle quali era governata da un capofamiglia, il duca. la loro società era divisa in questo modo: Al vertice, si trova il sovrano, eletto dagli arimanni. Questi dei guerrieri, gli unici a possedere le armi, e costituivano la classe sociale privilegiata. Erano guidati da un capo, il duca. Al di sotto, si trovavano gli Aldi, ovvero tutti coloro che potevano svolgere una qualsiasi attività economia liberamente, ma per il resto erano semiliberi. Più in basso si trovavano i servi.

I Longobardi avevano una cultura orale e non possedevano un codice di legge scritte, quindi i reati si punivano secondo delle usanze tribali incomprese dai latini. Queste erano la faida, ovvero la vendetta, che recitava "occhio per occhio, dente per dente", e l'ordalia, secondo la quale i sospettati di un reato dovevano superare delle prove per dimostrare la loro innocenza.

Migrazione e conquista dell'Italia

Longobardi sono un popolo originario della penisola scandinava, da cui emigrano nel corso del secondo II secolo d.C. Risalendo il corso del fiume Elba nel V secolo arrivano in Pannonia, l'attuale Ungheria. Qui si convertono all'arianesimo e vengono in contatto con l'Impero Bizantino. All'inizio del sesto secolo, si spostano in massa, con donne e bambini, e penetrano in Italia da nord, varcando le Alpi.

Espansione e divisione dell'Italia

I Longobardi, guidati dal re Alboino, dilagano in Italia settentrionale: prima Cividale del Friuli, poi Verona, Brescia, Milano. Pavia resistette all'assedio tre anni, quando fu poi conquistata, divenne la capitale del nuovo Regno Longobardo. Alcuni Duchi continuarono le conquiste anche al Sud Italia, risparmiando Roma e di territori che appartenevano alla chiesa: fondarono così Ducati di Spoleto e di Benevento. I Bizantini oppongono pochissima Resistenza e la popolazione locale è troppo stremato dalla guerra greco-gotica per combattere i nuovi invasori. Come conseguenza si ottiene una Italia divisa in due. Da una parte abbiamo la Longobardia (da cui poi derivò il nome Lombardia), formato dal Regno d'Italia con capitale Pavia, ed educati disponete e Benevento, indipendenti dal Regno d'Italia del Nord. Dall'altro lato abbiamo la Romania (da cui deriverà il nome Romagna), costituito dai territori rimaste Bizantini, con capitale Ravenna.

Religione e leggi scritte

Per i primi anni di razzia, Le cronache parlano di chiese e campagne distrutte e saccheggiate, la popolazione locale lasciata senza alcuna Poi i Longobardi capirono che per creare uno stato avevano bisogno della chiesa come alleata, depositare delle Antiche Tradizioni e leggi romane. fu la Regina Teodolinda a portare il cattolicesimo alla corte di Pavia: grazie al suo dialogo con papà Gregorio Magno, si inaugura la fase della ricostruzione delle chiese distrutte, la fase dell'architettura Longobarda (duomo di Monza, ad esempio).Per costruire uno stato sono necessarie leggi scritte, attraverso le quali re possa imporre il suo volere ai sudditi punto fu il re longobardo Rotari, nel 643, ad emanare le prime leggi germaniche scritte (editto di Rotari). Si mantennero molte regole tribali, Ma alcune scomparvero. La faida venne sostituita con il Guidrigildo, ovvero il risarcimento in denaro. Vengono riconosciute le regalie del sovrano, cioè i doveri e i diritti del re.

Rinascimento Longobardo e declino

L'ultimo periodo della dominazione è il cosiddetto periodo del Rinascimento Longobardo, ovvero gli anni che vanno dal 712 al 744. In questi anni, sotto il re Liutprando, il regno dei Longobardi vive un periodo di grande splendore: il re è un uomo saggio è colto ed arricchisce il regno con importanti monumenti a Cividale, Monza e Pavia. Purtroppo, i suoi successori commetteranno un errore fatale: attaccheranno i territori Bizantini in Italia centrale tenteranno di strappare il papa i territori che la Chiesa aveva ricevuto in dono dai suoi benefattori nei secoli precedenti, i quali costituivano il patrimonio di San Pietro.

Domande da interrogazione

  1. Chi erano i Longobardi e da dove provenivano?
  2. I Longobardi erano un popolo di guerrieri originari della penisola scandinava, distinti per le loro lunghe barbe e chiome. Emigrarono nel II secolo d.C., arrivando in Italia nel sesto secolo dopo aver attraversato l'Elba e la Pannonia.

  3. Qual era l'organizzazione sociale dei Longobardi?
  4. La società longobarda era organizzata in tribù governate da duchi. Al vertice c'era il sovrano, seguito dai guerrieri arimanni, gli Aldi che erano semiliberi, e infine i servi.

  5. Quali erano le principali conquiste dei Longobardi in Italia?
  6. Guidati dal re Alboino, i Longobardi conquistarono numerose città del nord Italia, tra cui Cividale del Friuli, Verona, Brescia, Milano e infine Pavia, che divenne la capitale del Regno Longobardo. Fondarono anche i Ducati di Spoleto e Benevento nel sud.

  7. Come si è evoluta la legge longobarda nel tempo?
  8. Inizialmente, i Longobardi seguivano usanze tribali orali per la giustizia. Tuttavia, nel 643, il re Rotari emanò l'editto di Rotari, le prime leggi germaniche scritte, che includevano il guidrigildo, un risarcimento in denaro, sostituendo la faida.

  9. Qual è stato il ruolo della Chiesa nella dominazione longobarda?
  10. La Chiesa ebbe un ruolo cruciale nella stabilizzazione del Regno Longobardo. La regina Teodolinda convertì la corte al cattolicesimo e iniziò la ricostruzione delle chiese, inaugurando la fase dell'architettura longobarda. Questo periodo di collaborazione con la Chiesa segnò l'inizio del Rinascimento Longobardo.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Mauro_105 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Lud_ di Lud_

domandina

Samantha Petrosino di Samantha Petrosino