Concetti Chiave
- Carlo Magno, pur con scarsa cultura letteraria, promosse l'istruzione nell'Impero e l'opera dei monasteri benedettini per contrastare le civiltà barbariche.
- Alcuino, filosofo e teologo anglosassone, istituì la Schola Palatina, un'accademia itinerante che accompagnava l'Imperatore nei suoi spostamenti.
- La Schola Palatina comprendeva i più sapienti dell'epoca, tra cui Paolo Diacono, Pietro da Pisa ed Eginardo, e contribuì alla diffusione della cultura.
- Carlo Magno fondò scuole presso sedi episcopali e monasteri per istruire ecclesiastici e laici, con un'educazione basata sulla cultura classica e testi romani.
- Il Rinascimento carolingio, caratterizzato da restauri e costruzioni come la Capella Palatina di Aquisgrana, è visto come precursore del Rinascimento italiano del Quattrocento.
Indice
Carlo Magno e l'importanza dell'istruzione
Pur avendo una scarsa cultura letteraria al punto di non essere in grado di scrivere correttamente, Carlo Magno era convinto dell’importanza della diffusione all’ interno dell’ Impero dell’istruzione e dell’opera civilizzatrice dei monasteri benedettini, in un’ Europa ormai in mano a civiltà barbariche.
La Schola Palatina e i suoi membri
Per questo affidò al suo consigliere Alcuino, un filosofo e teologo anglosassone, di istituire una sorta di accademia itinerante destinata ad accompagnare l’ Imperatore durante i suoi spostamenti, chiamata Schola Palatina. Il vocabolo schola, che inizialmente indicava un’insieme di funzionari imperiali o una formazione armata, cominciò così ad assumere il significato moderno di scuola o centro di formazione culturale. Il termina “palatina” significata “di palazzo”. Di essa facevano parte gli uomini più sapienti dell’epoca fra cui Paolo Diacono, Pietro da Pisa ed Eginardo. Paolo Diacono è l’autore di una Historia Longobardorum, Pietro da Pisa insegnò a Carlo Magno i primi elementi di grammatica mentre Eginardo scrisse una biografia in latino dell’ Imperatore, Vita Karoli.
Le scuole e la cultura classica
Inoltre, Carlo Magno fece sorgere delle scuole annesse alle sedi episcopali e ai monasteri benedettini con lo scopo di istruire sia gli ecclesiastici che i laici. La cultura impartita in queste scuole era di stampo classico della bassa latinità, mantenuta in piedi all’interno dai monasteri benedettini; tuttavia, in esse non si studiavano solo testi religiosi, ma anche testi dell’antica Roma, copiati dagli amanuense nell’elegante scrittura carolina.
La Capella Palatina e il Rinascimento carolingio
Nell’ambito di questo fervore di rinascita culturale, Carlo Magno dette anche ordine ai suoi missi dominici di restaurare chiese e di ristrutturare gli edifici in malora. Egli stesso si fece costruire a Aquisgrana, capitale dell’ Impero, la Capella Palatina il cui scopo era di rivaleggiare con le chiese bizantine di Ravenna e che costituisce il nucleo più antico della cattedrale della città. A giusto titolo, gli storici hanno parlato di Rinascenza o Rinascimento carolingio, come un’anticipazione della rivoluzione culturale ed artistica del Quattrocento italiano.
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale di Carlo Magno riguardo all'istruzione nell'Impero?
- Chi era Alcuino e quale incarico ricevette da Carlo Magno?
- Quali erano le caratteristiche delle scuole fondate da Carlo Magno?
Carlo Magno era convinto dell'importanza della diffusione dell'istruzione e dell'opera civilizzatrice dei monasteri benedettini in un'Europa dominata da civiltà barbariche.
Alcuino era un filosofo e teologo anglosassone a cui Carlo Magno affidò l'incarico di istituire la Schola Palatina, un'accademia itinerante destinata ad accompagnare l'Imperatore.
Le scuole fondate da Carlo Magno erano annesse alle sedi episcopali e ai monasteri benedettini, impartivano una cultura di stampo classico e includevano lo studio di testi religiosi e dell'antica Roma.