Concetti Chiave
- I Franchi, di origine germanica, unificarono il loro regno sotto Clodoveo, che sconfisse i Visigoti e si convertì al cattolicesimo, stabilendo buoni rapporti con l'Impero Bizantino.
- Carlo Magno, figlio di Pipino il Breve, espanse il suo impero sconfiggendo i Longobardi e venne incoronato imperatore dal Papa, dando vita al Sacro Romano Impero, caratterizzato dalla divisione dei territori in contee e marche.
- Il sistema feudale di Carlo Magno prevedeva conti e marchesi a capo delle contee e delle marche, con i missi dominici incaricati di verificare la loro fedeltà e correttezza nella gestione.
- Con Ludovico il Pio, il ruolo di imperatore divenne sacro e la chiesa fu sottomessa all'impero, ma la successione dei territori creò conflitti tra i suoi figli, risolti con il Trattato di Verdun.
- La dinastia carolingia terminò con Carlo il Grosso, e i Capetingi presero il potere in Francia, mentre Ottone I divenne imperatore del Sacro Romano Impero Germanico, limitando il potere temporale del Papa.
I franchi, Carlo Magno e le dinastie carolingia e menetingia
Indice
L'ascesa dei franchi
I franchi sono una popolazione di origine germanica. Il primo re è Clodoveo, fine del 400, con Clodoveo si ha un unico sovrano importante dei franchi, stabilisce la capitale dei franchi a Parigi. Clodoveo si scontra con i Visigoti ma li sconfigge e li rimanda in Spagna. Clodoveo si converte al cattolicesimo con il suo battesimo personale, instaura buoni rapporti con l’impero bizantino così che non si disturbino a vicenda.
La dinastia merovingia
Circa 100 anni dopo c’è la dinastia Merovingia, il primo è Meroveo, nel 628 l’ultimo re di questa dinastia è Goberto. Importante che nella dinastia Merovingia i maggiordomi di palazzo svolgevano i ruoli del re.
Pipino unisce tutti i regni ricreando un unico regno.
Carlo Martello è il figlio di Pepino, è ricordato perché ha sconfitto gli arabi.
Carlo martello ha un figlio detto pipino III o pipino il breve, lui nel 751 depone l’ultimo re dei Merovingi e ottiene la consacrazione dal papa Stefano II. Pipino il breve riesce a combattere i longobardi.
Pipino il breve ha 2 figli, Carlo Magno e Carlo Manno e si spartiscono il regno in 2 come erano soliti fare i franchi, ma Carlo Magno muore così Carlo prende tutti i territori, anche quelli del fratello. Carlo Magno ha combattuto molto nella sua vita e quando vinceva una battaglia obbligava i perdenti a convertirsi al cristianesimo ottenendo il ruolo di imperatore cristiano.
Desiderio, re dei longobardi, fa sposare sua figlia con Carlo Magno, per paura dei Franchi, ma Carlo Magno dopo un po' la ripudia e dichiara guerra ai Longobardi, quest’ultimi sono molto deboli e perdono, così, l’Italia del nord diventa dei Franchi. L'unico regno che resta ai longobardi dopo l’arrivo di Carlo magno è il ducato di Benevento perché era indipendente dal regno longobardo.
Carlo magno perde solo una battaglia, avvenuta nel 768 contro gli arabi, nella battaglia di Roncisvalle, questa battaglia è importante perché queste gesta verranno narrate in molti testi.
Carlo Magno e il sacro romano impero
Carlo Magno viene incoronato imperatore dal papa leone III, il papa si inginocchia ai piedi di carlo, questo gesto è molto importante perché questo ricorda come l’impero sia sottomesso alla chiesa.
La struttura feudale sotto Carlo Magno
Con Carlo Magno nasce il Sacro Romano Impero. Impero perché ha una grande estensione e perché ha un imperatore, romano perché simile all’Impero Romano in quanto i territori sono simili, sacro perché consacrato dalla religione cristiana. In questo impero ci sarà una divisione dei vari territori.
L'impero di Bisanzio avrà un'imperatrice donna perché rimasta vedova e nominata imperatrice, lei doveva sposarsi con carlo magno ma non fu così per una congiura del cugino di lei.
Il Sacro Romano Impero non aveva una vera e propria capitale.
Carlo magno suddivide l’impero in circa 700 piccole contee controllate dai conti.
I conti sono coloro che riscuotono le tasse, controllano la loro contea e il conte nomina i suoi collaboratori chiamati visconti. I conti sono persone fidate di carlo magno, persone capaci delle quali lui si fida. La carica di conte era revocabile e non ereditaria.
I missi dominici, erano persone che controllavano che i conti facessero bene il loro lavoro, i missi dominici erano 2 uno laico e uno ecclesiastico.
La marca è un feudo di confine, affidato a persone più abili nella guerra, i marchesi, quindi persone brave nel difendere il confine.
Con Carlo Magno nasce il feudalesimo, cioè il territorio di Carlo Magno viene diviso in feudi, da qui il nome feudalesimo. L'unico sovrano è Carlo Magno, però ha una serie di figure a lui fidate e quasi sicure che sono i conti e i marchesi. I conti e i marchesi sono 2 nuove categorie, queste nomine nascono in questo periodo, Carlo Magno è il proprietario di questi terrieri che affida a un conte o a un marchese, per controllare i conti e i marchesi ci sono i missi dominici. I missi dominici hanno il compito di controllare che i conti e i marchesi facessero il loro compito e negli interessi dell'impero. Le contee si trovano nella parte centrale del regno mentre i marchesati nella parte del confine del regno, ciò vuol dire che i marchesi erano abili nella guerra ma erano anche meno importanti perché quelli che stavano bene ed erano più sicuri erano i conti, quindi nella gerarchia della nobiltà i conti erano più in alto dei marchesi. I conti avevano come subordinati i visconti mentre i marchesi avevano come subordinati i duchi.
Una volta che il feudatario moriva NON veniva dato il feudo al figlio ma a un’altra persona, però con l’arrivo dei grandi feudatari iniziano a richiedere l’ereditarietà del feudo. Molto più avanti i feudi minori diventano ereditari
Il feudo era basato sull’economia di sussistenza, ovvero che produce solo ciò che si deve consumare, con questo tipo di economia non appena c’è una carestia si muore di fame. Durante questo periodo si utilizzava la rotazione biennale, ovvero durante un anno solare si otteneva 1 raccolto, mentre dopo l’anno mille si iniziarono ad utilizzare nuove tecniche di coltivazione come la rotazione triennale che consisteva nel tenere un terzo del campo a riposo oppure coltivare sempre diversi cibi per non impoverire il terreno. Successivamente si iniziò ad utilizzare i buoi per arare, inizialmente si utilizzava un’imbragatura a strozzo che non permetteva agli animali di utilizzare tutta la loro forza in quanto più tiravano più si strozzavano, quindi con l’esperienza i contadini cambiarono l’imbragatura.
La curtis era composta da 2 parti: la prima è la pars dominica, la domus è il signore/padrone, all’interno di questa pars dominica c’era tutto quello che poteva essere utile, quindi all’interno del castello c’era il frantoio, il forno, il mulino, il maniscalco, ecc. e per poter utilizzare questi servizi chi li richiedeva doveva prestare un servizio lavorativo gratuito al signore che aveva la pars dominica. La seconda parte si chiama pars massaricia, questi territori erano affidati a dei casati (avevano una casa) o ai coloni, questi dovevano pagare un cens, cioè un affitto, e dovevano fare dei lavori per il feudatario chiamati corvè, questo lavoro era obbligatorio.
Nel momento in cui avviene la concessione del feudo al vassallo c’è una cerimonia chiamata atto di vassallaggio o cerimonia di investitura, in termini dello scambio consistono: da una parte Carlo magno che concede il feudo e in cambio riceve l’esercito dal vassallo, a volte il vassallo riceve anche l’immunità di non pagare le tasse. Questa cerimonia viene chiamata cerimonia di investitura, è un insieme di politica e religione, in questa cerimonia Carlo magno cede il territorio ad un feudatario in cambio quest’ultimo deve aiutarlo in caso di guerra e deve pagare una sorta di affitto, che poteva essere sia in denaro sia in natura. Durante l’investitura vengono dati alcuni oggetti simbolici che ricordano la sacralità della cerimonia: la spiga, simbolo del benessere e dello star bene, l’altro è un pezzo di terra. I feudatari erano i duchi o i marchesi.
Spesso i vassalli decidevano di dividere il feudo e di affidare le varie province del feudo ad alcune persone a lui fidate.
La successione e il trattato di Verdun
In quest’anno muore Carlo Magno. Carlo magno ha 3 figli maschi: Carlo (primo genito), Ludovico e Pipino. Magno aveva già deciso come dividere l’impero con Carlo che avrebbe ottenuto il regno dei franchi, Ludovico la Aquitania e Pipino l’Italia. Carlo e Pipino muoiono rispettivamente nel 811 e 810 così rimane solo Ludovico che diventa imperatore alla morte di Carlo magno e sarà l’unico imperatore fino al 840, lui scrive un capitolare (capitolare= legge dei franchi), che poi verrà chiamato il Pio, in questo capitolare afferma la natura sacra dell’imperatore, quindi secondo lui era imperatore per volere di Dio. Ludovico fa anche la costituzione romana, così si stabilisce che una persona non può diventare papa se non giura fedeltà all’imperatore, quindi con Ludovico si ha la completa sottomissione della chiesa all’impero.
Quindi per prima cosa rende sacro e quasi divino il ruolo di imperatore e seconda cosa crea la costituzione romana con cui sottomette la chiesa all’impero.
Ludovico regna fino al 840, qui incominciano ad esserci i problemi della successione, infatti, Ludovico ha 4 figli maschi:
-il maggiore si chiama Lotario, quindi secondo le regole dei franchi è l’imperatore
-Pipino, a lui viene affidata Aquitania ma muore prima del padre
-Ludovico detto il germanico, a lui viene affidata la Baviera
-Carlo il calvo, a lui viene affidata l’Alsazia, lui è nato da seconde nozze
Ci sono dei disordini interni, così Carlo e Ludovico si alleano e viene fatto il trattato di Verdun nel 843 (3 anni dopo la morte del padre), Carlo ottiene tutta la parte ovest del regno (l’attuale Francia) mentre Ludovico ottiene la parte est (l’attuale Germania), Lotario ottiene la parte centrale compresa l’Italia. Dopo il trattato muore Lotario (l’unico che ha il titolo di imperatore) e il suo territorio passa a Carlo che verrà anche incoronato imperatore. Carlo chiede l’appoggio dei grandi feudatari e in cambio dà il capitolare (legge carolingia) di Quiercy nel 877 firmato da Carlo il calvo, questa legge prevede l’ereditarietà dei feudi maggiori, così i grandi feudatari si avvantaggiano e continuano a prendere sempre più potere nel loro feudo, come se fosse loro e non il loro prestito, così i missi dominici perdono di significato. In seguito nel 1037, con l’imperatore(chiedere il nome) abbiamo un nuovo documento: il Constitutio de feudi (costituzione dei feudi minori), così anche quelli minori hanno la carica ereditaria. L'autonomia dei conti e dei marchesi prendono sempre più potere.
La dinastia capetingia e l'impero germanico
Nel 881 c’è l’ultimo sovrano carolingio, ovvero Carlo il grosso, ci saranno delle guerre interne a causa delle leggi della successione, fino alla fine del secolo. Nel 987 inizia la dinastia dei Capetingi, perché il suo primo sovrano, Ugo Capeto. La dinastia Capetingia finirà con la Rivoluzione francese con Luigi XVI, quindi è durata circa 800 anni, e la regola dell’ereditarietà ha funzionato. I Capetingi sono situati nell’attuale Francia, con questa dinastia si ha la nascita della Francia.
La parte tedesca, di Ludovico, è divisa in 5 grandi ducati: Sassonia, Franconia, Svevia, Baviera e Lotaringia, questi ducati sono ereditari, questo è l’impero e per eleggere l’imperatore i feudatari votano, nel 936 Ottone primo, il duca di Sassonia, viene eletto anche re di Germania e re d’Italia, riesce a combattere anche gli Ungari. Ottone nel 962 viene incoronato imperatore del sacro romano impero germanico. Sacro perché c’è la benedizione del papa, impero perché vasto, romano perché l’unico grande impero europeo è stato quello romano, quindi riprendere questo nome deva all’impero una grande importanza, germanico perché situato in Germania. Nell'impero ogni ducato è un po' a sé, questo non accade in Francia. Ottone primo, quindi, avrà 3 corone: la corona di re tedesco (in argento), la corona ferrea (per l’Italia) e la corona d’oro a simboleggiare il titolo di imperatore. Ottone primo scrive una legge molto importante: privilegio di ottone, questa legge afferma che il potere del papa è solo ed esclusivamente limitato alla città di Roma, quindi il potere temporale del papa riguarda solo la città di Roma e per essere eletto il papa deve giurare l’imperatore.
Ottone trova una soluzione per diminuire il potere dei feudatari instituendo il vescovo-conte, perché il vescovo non può avere figli così quando muore il feudo torna all’imperatore. A questo punto sorge un problema: il vescovo lo elegge il papa o l’imperatore?
Domande da interrogazione
- Chi è stato il primo re dei Franchi e quale fu il suo contributo significativo?
- Quali furono i principali successi di Carlo Magno durante il suo regno?
- Come avveniva la successione dei feudi sotto il regno di Carlo Magno?
- Quali furono le conseguenze del Trattato di Verdun del 843?
- Quali furono le innovazioni agricole introdotte dopo l'anno mille?
Il primo re dei Franchi è stato Clodoveo, che unificò i Franchi e stabilì la capitale a Parigi. Sconfisse i Visigoti e si convertì al cattolicesimo, instaurando buoni rapporti con l'impero bizantino.
Carlo Magno espanse notevolmente il suo impero, sconfisse i Longobardi e fu incoronato imperatore dal papa Leone III, fondando il Sacro Romano Impero. Divise l'impero in contee e marche, introducendo il sistema feudale.
I feudi non erano ereditari e venivano assegnati a persone fidate. Tuttavia, con il tempo, i grandi feudatari iniziarono a richiedere l'ereditarietà dei feudi, portando a un aumento del loro potere.
Il Trattato di Verdun divise l'impero carolingio tra i figli di Ludovico il Pio: Carlo il Calvo ottenne la parte occidentale, Ludovico il Germanico la parte orientale, e Lotario la parte centrale, compresa l'Italia.
Dopo l'anno mille, furono introdotte nuove tecniche agricole come la rotazione triennale e l'uso di buoi con imbragature migliorate, aumentando la produttività e riducendo il rischio di carestie.