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Concetti Chiave

  • La caduta dell'Impero Romano portò a una frammentazione politica ed economica, con un drastico calo demografico e uno spopolamento delle città.
  • L'economia medievale si spostò verso l'agricoltura, con un declino del commercio e un aumento delle terre incolte, boschi e paludi.
  • La curtis medievale era divisa in pars dominica e pars massaricia, con contadini che pagavano affitti in denaro o lavoro gratuito.
  • Il feudalesimo si sviluppò sotto i Franchi, con rapporti di vassallaggio formati attraverso cerimonie di omaggio e investitura.
  • Carlo Magno organizzò il territorio in contee e marche, controllate da conti e marchesi, supervisionati dai missi Dominica.
Questo appunto di Storia Medievale riguarda lo sviluppo del feudalesimo come fenomeno che interessa soprattutto l'alto medioevo e che ha cambiato profondamente la storia di quel periodo.
L'evoluzione del feudalesimo nell'alto medioevo e l'impatto di Carlo Magno articolo

Indice

  1. La situazione economica del periodo precedente: fine dell’Impero Romano, crisi
  2. La curtis: sviluppo, organizzazione, gestione
  3. Lo sviluppo del feudalesimo: i Franchi, la cerimonia, l’organizzazione

La situazione economica del periodo precedente: fine dell’Impero Romano, crisi

Con la caduta dell’Impero Romano ci fu non solo una trasformazione politica, ma anche la frammentazione del mondo romano e la nascita dei regni romano barbarici, che provocarono dei profondi cambiamenti anche dal punto di vista economico.

Tuttavia, sono poche le fonti su cui ci possiamo basare per analizzare gli eventi di questo periodo. Sappiamo però che le guerre, le carestie e le epidemie fecero diminuire notevolmente la popolazione. L'evidente calo demografico non fu compensato dall'arrivo e dall'insediamento delle tribù barbariche perché queste ultime erano composte solo da poche decine di migliaia di individui. L'incresciosa situazione portò allo spopolamento delle città che di conseguenza si svuotarono e cambiarono il loro aspetto, anche se rimasero sempre il centro della vita amministrativa e la sede del vescovo; ad esempio, la popolazione di Roma in questo secolo si ridusse a circa 20.000 abitanti. Alla crisi demografica conseguì una drastica riduzione degli scambi commerciali che era stata accelerata dalla fine dell'impero, motore principale di tutta l'economia romana. Perché c'era sempre stato un ingente acquisto di merci. L'impero era stato anche l'organismo che aveva garantito la costruzione e il mantenimento della rete stradale e che permetteva alle merci di viaggiare in totale sicurezza. Con la fine dell'impero le strade caddero sempre più in rovina e le rotte marine tornarono ad essere minacciate dalla pirateria.
A causa del ridimensionamento del commercio, l'economia medievale cominciò a basarsi essenzialmente sulla produzione agricola, che tuttavia diminuì. Il calo della popolazione non fece altro che condurre all'abbandono di molte terre coltivate e portare allo sviluppo:

  • dell’incolto, ossia dei terreni non coltivati
  • dei boschi
  • delle paludi

Le tecniche agricole persero le innovazioni che avevano acquisito fino a quel momento e contemporaneamente ci fu un peggioramento climatico, ossia si alternarono stagioni molto umide a stagioni molto secche, che ridussero la produttività dei terreni.

La curtis: sviluppo, organizzazione, gestione

Negli ultimi due secoli dell’Impero Romano d'occidente, le grandi proprietà terriere non erano più organizzate in latifondi, ossia in grandi estensioni di terre lavorate da schiavi e destinate a poche colture, ma si era affermato il modello della villa in cui:

  • una parte dei terreni era a conduzione diretta = gestita dal proprietario
  • un'altra parte era a conduzione indiretta = divisa in poderi affidati a famiglie di contadini

Erano proprio i coloni a dover garantire al proprietario il pagamento di un affitto in denaro oppure in natura, ossia cedendo parte dei prodotti coltivati. Nel corso del Medioevo le stesse caratteristiche della Villa si mantennero anche in un altro tipo di organismo, la Curtis, una tenuta agricola formata da campi ed edifici adibiti alla vita e al lavoro. La Curtis era divisa sostanzialmente in due parti:

  • La pars dominica = Costituita dalle terre del Signore a conduzione diretta
  • La pars massaricia = Costituita dall'insieme di terre date in affitto ai Massari o coloni

Nella Curtis, i contadini dovevano garantire oltre all'affitto anche un certo numero di giornate di lavoro gratuito – chiamate corvée - nelle terre del Signore, soprattutto in occasione della semina e della vendemmia. Questo sistema fu introdotto proprio perché, a causa del calo demografico c'era sempre meno manodopera disponibile e il signore, chiaramente, trovava conveniente riscuotere il proprio canone di affitto anche in giornate di lavoro gratuito.
Nella Curtis c'erano anche spazi di uso comune, come ad esempio i pascoli per il bestiame e i boschi e le paludi. In particolare, i boschi erano molto importanti perché in essi:

  1. Si raccoglieva la legna per le abitazioni e per il riscaldamento di esse
  2. C'erano molti frutti ed erbe spontanee e il miele
  3. Si poteva cacciare
  4. Si potevano allevare i maiali grazie della grande disponibilità di ghiande

Le Curtis potevano essere di proprietà del sovrano oppure essere private e laiche, ma in alcune proprietà era presente come capo il vescovo di una diocesi o un monastero.
L'evoluzione del feudalesimo nell'alto medioevo e l'impatto di Carlo Magno articolo

Lo sviluppo del feudalesimo: i Franchi, la cerimonia, l’organizzazione

Con l'arrivo dei franchi e in particolare con l'affermazione dell'imperatore Carlo Magno, si sviluppò in tutto e per tutto il sistema feudale, anche attraverso la creazione di rapporti di vassallaggio. Il feudalesimo non sarà un fenomeno solo europeo, perché March Bloch, nel suo saggio “La società feudale”, ne troverà traccia anche in Giappone.
Secondo una precisa cerimonia, che veniva chiamata omaggio, un uomo libero diventava Vassallo di un signore e gli giurava fedeltà e impegno a combattere per lui. Contemporaneamente il signore assicurava al Vassallo il mantenimento, che solitamente consisteva in alcune terre da poter sfruttare, che venivano chiamate benefici. Le terre non diventavano proprietà del Vassallo, ma rimanevano al signore che poteva riprendersele nel caso in cui il Vassallo non avesse rispettato il vincolo di fedeltà e le avrebbe riottenute alla sua morte. Il beneficio era comunque un possesso temporaneo di terre concesse. La cerimonia con cui il Signore attribuiva questo beneficio era chiamata investitura.
Nell'omaggio il Vassallo doveva inginocchiarsi congiungere le mani e metterle tra quelle del Signore con il gesto simbolico che abbiamo appena descritto, gli consegnava la sua forza. In seguito doveva essere pronunciato un giuramento di fedeltà, toccando o il Vangelo o le reliquie di un Santo. Infine, il Vassallo doveva baciare il signore sulla bocca, impegnandosi a non tradire e insultare mai. con l'investitura, il signore dava al vassallo un beneficio e gli consegnava un oggetto simbolico, come una spiga di grano o una zolla di terra. Nel Regno franco, i rapporti di vassallaggio erano diffusi a tutti i livelli, perchè il signore non era necessariamente un re, ma poteva essere un qualsiasi uomo potente. Inoltre, ogni vassallo poteva avere a sua volta altre figure analoghe, come valvassini e valvassori. Si creava così una fitta rete di relazioni, che vennero tenute in vita sia con la dinastia merovingia che con quella carolingia. Con Carlo Magno, cambiò un po' l'assetto del territorio, in quanto venne diviso in contee e marche, proprio per delegare la gestione di una parte dei territori, lasciandola al controllo di conti e marchesi, che, a loro volta, erano controllati dai missi Dominica, ossia inviati dal signore, per evitare casi di strapotere o mala gestione. Di solito erano due, uno laico e uno ecclesiastico.
Per ulteriori approfondimenti sul feudalesimo vedi anche qua

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le conseguenze economiche della caduta dell'Impero Romano?
  2. La caduta dell'Impero Romano portò a una frammentazione politica ed economica, con un calo demografico dovuto a guerre, carestie ed epidemie. Questo causò lo spopolamento delle città e una drastica riduzione degli scambi commerciali, portando l'economia a basarsi principalmente sulla produzione agricola.

  3. Come era organizzata la curtis durante il Medioevo?
  4. La curtis era divisa in due parti: la pars dominica, gestita direttamente dal signore, e la pars massaricia, data in affitto ai coloni. I contadini dovevano pagare l'affitto e fornire giornate di lavoro gratuito, chiamate corvée, nelle terre del signore.

  5. Qual era il ruolo dei boschi nella curtis medievale?
  6. I boschi erano importanti per raccogliere legna, frutti ed erbe spontanee, cacciare e allevare maiali grazie alla disponibilità di ghiande. Erano spazi di uso comune essenziali per la vita nella curtis.

  7. Come si sviluppò il sistema feudale sotto i Franchi?
  8. Con l'arrivo dei Franchi e l'imperatore Carlo Magno, il sistema feudale si sviluppò attraverso rapporti di vassallaggio. Un uomo libero diventava vassallo di un signore tramite una cerimonia di omaggio, ricevendo terre da sfruttare in cambio di fedeltà e supporto militare.

  9. Qual era la struttura del vassallaggio nel Regno franco?
  10. Nel Regno franco, il vassallaggio era diffuso a tutti i livelli, con il signore che poteva essere un qualsiasi uomo potente. Ogni vassallo poteva avere valvassini e valvassori, creando una rete di relazioni mantenuta dalle dinastie merovingia e carolingia.

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